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Virtus Bologna

L’affascinante storia della Virtus Pallacanestro. Decima puntata.

I primi campionati di massima serie. La Virtus Bologna Sportiva. I tornei volanti

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Virtus Pallacanestro Decima puntata. La Virtus 1936/37: Marinelli, Vannini, Rossetti, Pirazzoli, Valvola, x, Paganelli
La Virtus 1936/37: Marinelli, Vannini, Rossetti, Pirazzoli, Valvola, x, Paganelli (Foto Virtuspedia)

Prima di parlare del primo campionato di massima serie, apriamo un’altra parentesi.

Nel 1984, in occasione della conquista della stella da parte della Virtus, uscì un libro di Tullio Lauro che celebrava i 50 anni della Virtus Pallacanestro. Lauro faceva risalire la nascita di questa sezione al campionato 1934 che sancì la promozione delle Vu nere in Divisione Nazionale. Il lavoro del noto giornalista, scomparso nel 2000, era anche confortato dal fatto che non esistevano dati né ufficiali, né ufficiosi, su un’attività precedente, se non qualche piccolo cenno dello storico della Virtus Renato Lemmi Gigli. Quest’ultimo, nel libro del centenario e in un libretto statistico del 1987, fece qualche riferimento all’attività iniziale della pallacanestro a Bologna in generale e alla Virtus in particolare. Lo stesso Lemmi Gigli, però, sapeva bene che il basket in Virtus aveva già una piccola storia prima di quel 1934. Mancavano, però, informazioni sui campionati, risultati, un po’ tutto. Ora finalmente abbiamo visto nel dettaglio i primi anni di vita della Virtus Pallacanestro. Tuffiamoci adesso quel primo massimo campionato, 1934/35.

I primi risultati della Virtus nei campionati di massima serie

Nel girone A la Virtus è seconda solo alla Ginnastica Roma. Nel girone finale a 4 giunge terza, davanti al GUF Bologna. Contro il GUF vince i due derby, i primi nel massimo campionato (il primo si gioca il 12 maggio e finisce 19-14). Vinto anche il Torneo invernale di Propaganda, è la prima volta. Questa stagione è anche quella dell’assorbimento della Bologna Sportiva, la polisportiva voluta da Leandro Arpinati, il gerarca che aveva convinto Mussolini dell’importanza dello sport come veicolo di propaganda. La Bologna Sportiva aveva raggruppato tutte le realtà sportive bolognesi, tranne il Bologna Calcio e la Virtus per i loro trascorsi gloriosi (furono Mario Negroni e Alberto Buriani a difendere l’indipendenza delle V nere come fece Baumann con Carducci).

La Virtus Bologna Sportiva

Arpinati fu tagliato fuori a Mussolini e così anche la Bologna Sportiva perse il punto di riferimento e venne integrata nella Virtus che prese il nome di Virtus Bologna Sportiva. Una testimonianza diretta di questa fusione l’abbiamo nel campionato allievi 1935. Vi parteciparono Virtus, Bologna Sportiva, Fortitudo, Salus, Pro Juventute e Dopolavoro Ferroviario, con gare di andata e ritorno. Il girone di andata si concluse il 31 marzo 1935, con la vittoria della Virtus sulla Fortitudo per 28 a 7 e la sconfitta della Bologna Sportiva contro il Dopolavoro Ferroviario. Dalla settimana dopo, quando era in programma la prima giornata di ritorno il 7 aprile 1935, la Virtus scese in campo con due squadre. Infatti Bologna Sportiva continuò il suo campionato come Virtus B. Per la cronaca quel campionato vide la vittoria della Virtus, davanti al Dopolavoro Ferroviario, terza la Fortitudo, quarta la Virtus B e infine la Pro Juventute (la Salus si ritirò nel corso del girone di ritorno).

I tornei volanti

Tornando alla squadra maggiore, si migliora nell’annata successiva. Dopo aver vinto il girone B a punteggio pieno giunge seconda in quello finale dietro il Borletti. Nel 1937 arriva seconda nel girone B, dietro la Filotecnica Milano, venendo così esclusa dalla finale tutta milanese, vinta dal Borletti. Si giocano in quegli anni anche tornei volanti a volte a vantaggi (con le squadre più deboli che partivano con un gruzzolo di punti). Questi tornei avevano una singolare prerogativa: il valore dei canestri dipendeva dalla categoria di appartenenza delle squadre. In quello che cominciò il 24 ottobre 1937 valevano 2 punti quelli di squadre di Divisione Nazionale, 3,5 per le compagini di Divisione Nazionale B, 4,5 per le squadre di I Divisione, 5,5 per le formazioni di II Divisione e 6 per quelle dell’Opera Nazionale Dopolavoro.

 

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