Seguici su

Virtus Bologna

L’affascinante storia della Virtus Pallacanestro. Ventitreesima puntata.

Nel 1958/58 e 1959/60 per la Virtus altri due secondi posti con ancora più rammarico. Il talento di Silvio Lucev e il suo dono a Brunamonti.

Pubblicato

il

Virtus Pallacanestro Ventitreesima puntata. La Virtus 1958/59. In piedi: Rocchi, F. Johnson, Lombardi, Giovanelli, Calebotta, Alesini, Gambini, Zambonelli. Sotto: Gardini, Porcelli, Testoni, Tracuzzi, Pellanera, Lucev, Canna.
La Virtus 1958/59. In piedi: Rocchi, F. Johnson, Lombardi, Giovanelli, Calebotta, Alesini, Gambini, Zambonelli. Sotto: Gardini, Porcelli, Testoni, Tracuzzi, Pellanera, Lucev, Canna. (Foto Virtuspedia)

Nel 1958/59 ancora più rammarico. La Virtus diventa Oransoda col quintetto riconfermato e due primi cambi come Porcelli e un diciassettenne Lombardi. Simmenthal e Virtus arrivano a punteggio pieno allo scontro diretto della settima giornata. Le V nere dominano, vanno a +14 a 6 minuti dalla fine, Tracuzzi ormai certo del successo tolse i titolari, Milano rimontò e vinse al supplementare.

Tante occasioni perse dalla Virtus

Nella giornata successiva sconfitta casalinga dei milanesi contro la Stella Azzurra, ma anche i bolognesi cadono, a Varese. Il Simmenthal perde di un punto anche a Cantù e la Virtus, in quella stagione targata Oransoda, la raggiunge in vetta grazie al successo sulla Lazio Roma. Poi le due squadre riprendono il loro cammino vincente appaiate. Alla quinta di ritorno la squadra di Tracuzzi coglie una bella vittoria a Cantù, 68-70, ma nella giornata successiva perde il derby con la Motomorini, così Milano riprende il comando solitario. La giornata seguente diventa vitale, con l’Oransoda costretta a vincere a Milano per restare in corsa. I bolognesi non falliscono l’obiettivo, 66-73, con 20 punti di Fletcher Johnson e 23 di Lombardi. Riprende il cammino delle due compagini in lotta per il titolo. Si arriva così all’ultima giornata. Il Simmenthal passeggia contro Livorno, 94-31, mentre i bianconeri perdono a Pesaro 52-47, e niente spareggio.

Tre squadre bolognesi nei quartieri alti

Singolare classifica finale con le tre lombarde, Milano, Varese e Cantù, al primo, terzo e quinto posto, e le bolognesi Virtus, Motomorini e Gira a pedinarle nei posti pari, il secondo, quarto e sesto. Un quintetto Virtus (Alesini, Calebotta, Canna, Lombardi, Lucev) all’Europeo di Istanbul. Ormai lo scudetto diventa una maledizione, lotta serrata anche nella stagione 1959/60. Conti e Sardagna al posto di Lucev e Johnson. Silvio Lucev, deto Cina, era arrivato da Trieste per giocare nel Gira, poi approdò in Virtus. Fece appassionare il pubblico delle V nere per il suo gioco fantasioso, per la maniera sublime in cui passava il pallone, per quell’arte mirabile di trattare la sfera che ne faceva un precursore del gioco moderno. Rimase in Virtus solo due stagioni, due secondi posti, ma il suo contributo a uno scudetto, come abbiamo visto, lo aveva dato giocando nel Gira e battendo la Ginnastica Triestina nel 1955. Restò sempre affezionato alle V nere e le seguiva al Palazzo con tutta la famiglia.

Il regalo di Lucev a Brunamonti

Poco prima di morire, dopo un derby Virtus-Fortitudo con un Brunamonti meraviglioso, Lucev si recò negli spogliatoi. Si complimentò con il numero quattro bianconero e gli regalò il trofeo che aveva vinto con la nazionale al Trofeo Mairano. Una sorta di testamento sportivo. Nelle prime 19 giornate di quel 1959/60 la Virtus perde solo a Milano, nello scontro diretto, il Simmenthal resta imbattuto per 18 giornate, poi alla diciannovesima cede in casa a Varese. Siamo proprio alla vigilia della gara di ritorno e la Virtus, che ha appena battuto Stella Azzurra (ad assistere a quella vittoria c’è anche Canna con il gambone, per una frattura rimediata due giornate prima in casa contro Pesaro) può così raggiungere i milanesi. L’infortunio di Canna pesò, infatti al Palasport nello scontro decisivo contro l’Olimpia le V nere soccombono 76-79 e si ritrovano di nuovo seconde. Nella giornata successiva, sfiduciati, i bolognesi perdono nettamente a Varese e non possono approfittare della sconfitta dei rivali a Cantù. Nell’ultima giornata non può essere certo il Gira (penultimo, davanti al Sant’Agostino, la squadra di Porta Castiglione, che ha operato la fusione con la Motomorini) a impensierire il Simmenthal che si conferma ancora campione.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *