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Ronci: «Il primo posto conquistato è frutto di un lungo lavoro di squadra»
Le parole del Direttore Generale di Virtus Segafredo Bologna, Paolo Ronci, che ha parlato a tutto tondo delle V Nere

La Virtus Segafredo Bologna, terminata la Regular Season al primo posto della classifica, si è guadagnata la possibilità di godere del vantaggio del fattore campo per tutti i Play-Off di LBA. Le V Nere, a partire da domenica prossima, saranno impegnate nella serie dei Quarti di Finale e dovranno affrontare la Reyer Venezia.
LE PAROLE DI RONCI.
A pochi giorni dall’inizio dei Play-Off ha parlato a Sport Club su E-Tv il Direttore Generale bianconero, Paolo Ronci:
«Il primo posto in Regular Season è arrivato dopo 30 partite e premia un lavoro di otto mesi. Siamo felici del traguardo raggiunto in questa prima parte di stagione. Abbiamo avuto una certa continuità in campionato e chiuderla con una bellissima partita come quella di ieri, in una cornice di pubblico da tutto esaurito e una avversaria forte come Trapani, è stato il traguardo temporaneo che dà merito al lavoro di tutti, da Banchi a Ivanovic, compresi tutti i giocatori che hanno faticato in questi mesi».
«I giocatori hanno grande carattere, personalità e spirito competitivo. Quando si fa l’Eurolega è necessario un roster lungo, ma è anche vero che i giocatori vogliono giocare e quindi, finita l’avventura in Eurolega, abbiamo voluto ricalibrare le responsabilità tra i nostri leader storici. Ci sono giocatori che possono e devono assumersi la responsabilità delle sorti della stagione in questi mesi, e il recente passato ha dimostrato che sono riusciti a farlo avvicinandosi alla mentalità di coach Ivanovic».
LA QUESTIONE SHENGELIA, L’IMPATTO DI CLYBURN E LE CONDIZIONI DI PAJOLA.
«Sulla questione di Toko Shengelia vorrei astenermi dal dare risposte che nascono da situazioni che mi lasciano perplesso. A me piacerebbe usare questo tempo per parlare di cose positive e lasciare perdere il resto. Dico solo che ci vediamo tutti i giorni con Shengelia ed anche con il suo agente che è venuto qua durante la stagione. E’ un giocatore importante, lui sa la storia della Virtus e sa quanto abbiamo fatto insieme. E’ normale che abbia attenzioni da parte di grandi club, ma lo siamo anche noi e non è vero che non c’è comunicazione. Quello che ha detto l’agente è inequivocabile».
«Io mi diverto ogni giorno a vedere Will in allenamento, ha grande classe. Le persone devono avere la calma per poter esprimere il proprio potenziale, non dimentichiamo che sono persone e non solo giocatori. Questo è un discorso che vale per qualsiasi professione: accettiamo i giudizi, ma quello che Will sta facendo adesso è quanto da lui ci si attendeva. Non dimentichiamo che ha avuto un infortunio lungo, come Shengelia, e questo ha rallentato il nostro percorso alla ricerca di un equilibrio. Io, ad ottobre, non mi metterei a dare giudizi trancianti sul lavoro di nessuno, qualsiasi sia il settore, senza averli mai visti o frequentati, o aver studiato la loro storia».
«Pajola ha subito una distorsione alla caviglia, vedremo le sue reali condizioni al ritorno in allenamento di domani. I medici faranno le loro valutazioni e da lì si vedrà il programma dei prossimi giorni».
EUROLEGA E VIRTUS DEL FUTURO.
«Abbiamo dialogato spesso con i vertici di EuroLega. Loro non gradiscono che si parli di offerte e contro offerte, non fa parte della loro filosofia. Quello che conta dire è che la Virtus è ritenuta una realtà importante, i dialoghi sono stati sempre aperti, in questi tre anni abbiamo dimostrato di saper fare cose buone e non solo sul campo – perchè ci sono risultati come la percentuale di riempimento dell’arena, e come il pubblico abbia risposto presente anche quando non avevamo più possibilità in classifica. Pensiamo a come eravamo pochi anni fa, oggi la Virtus ha mostrato in Eurolega un volto che abbina il campo ad altri risultati importanti. Esserci e partecipare è qualcosa che dà la dimensione dell’attuale struttura del club e di quanto venga costruito attorno all’evento partita».
«Dovremo essere fedeli a quello che sarà il budget, giocando in Eurolega dove ci sono club molto ricchi. Dovremo essere realisti per quelle che sono le nostre possibilità e il valore di chi affronteremo. In questo perimetro economico, che va rispettato, servirà una squadra che assomigli all’allenatore: quando Dusko ha potuto portare avanti le sue idee, specie l’identità difensiva, le cose sono cambiate. Per quanto più possibile la prossima squadra avrà bisogno di questo, oltre che di imprescindibili qualità atletiche a causa dei tanti impegni. Ma più la squadra sarà a somiglianza dell’allenatore, più sarà una squadra che avrà voglia di partire meglio delle passate stagioni».
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