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Shengelia: «Ho sentito tanto amore e supporto. Era difficile scrivere una storia migliore»

Le parole di Shengelia, presente in Comune durante i festeggiamenti assieme al Sindaco Lepore

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Storia-
Foto Virtus Segafredo

Nella giornata di ieri una delegazione della Virtus Segafredo Bologna è stata accolta in Comune dal Sindaco Matteo Lepore. Tra i presenti anche Toko Shengelia, giocatore che ha avuto un ruolo importantissimo nella conquista del 17esimo Scudetto della storia delle V Nere.

IL MESSAGGIO DI ADDIO.

Intervistato dalla stampa presente, il giocatore georgiano ha rilasciato una dichiarazione che ha fatto ben capire quello che sarà il suo futuro:

«Nel primo contratto firmato con la Virtus ero arrivato solo per sei mesi, ma il mio amico Sanikidze, che aveva giocato con le V Nere, mi disse che non dovevo commettere l’errore di andarmene. È difficile esprimere a parole le emozioni e tutto l’amore che ho sentito in questi anni. Sarebbe stato difficile scrivere una storia migliore. Ringrazio Zanetti, alla festa di Natale ci aveva chiesto la Coppa Italia: gli abbiamo portato lo Scudetto e speriamo sia meglio».

Shengelia ha giocato un ruolo chiave in Gara-5 dei Quarti di Finale, vinta in volata contro la Reyer Venezia:

«Quella sera è come se mi fosse scattato qualcosa. Non mi allenavo da quattro giorni, ed ero stato in panchina a sostenere i compagni nei primi trentacinque minutidi gara. Dusko ha avuto fiducia in me, ho sentito la responsabilità di dare alla città qualcosa in più che non un’eliminazione nei quarti di finale. Questa è la mia mentalità e grazie a Dio è successo quello che è successo, con quel tiro pazzo che alla fine è entrato, neanche so come».

Dopo aver vinto contro Venezia, la Virtus è riuscita ad avere la meglio anche su Milano e Brescia:

«Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza Dusko perché ha cambiato la nostra mentalità. Ci ha fatto di nuovo credere in noi stessi. Poi c’è stata Milano, dopo tre anni di sconfitte in finale ci siamo detti basta, volevamo batterli. Subito dopo Brescia, e quella Coppa Italia persa due anni fa ancora nei nostri pensieri, non volevamo farlo succedere di nuovo».

IN MISSIONE PER ACHILLE.

Per chiudere, si è parlato di Achille Polonara. Il numero 33 bianconero non ha potuto presenziare nelle ultime gare della stagione, e questa vittoria è stata dedicata anche a lui che non ha mai fatto mancare il supporto ai compagni di squadra:

«Lo scudetto è al 100% per Achille Polonara. La notizia ci ha abbattuto e allo stesso tempo ci ha uniti ancora di più per regalargli questo successo, nelle nostre teste non c’era alternativa. L’altro giorno siamo andati a trovarlo per dimostrargli quanto gli vogliamo bene e per portargli un po’ di energie positive. Se c’è una cosa che so di Achi è che è un lottatore e sono abbastanza sicuro che vincerà questo scudetto».

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