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Virtus – Il carattere va forgiato ora e servirà per lo scudetto

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Marzo si sta rivelando in casa Virtus Segafredo Bologna, un mese dolce amaro. I lati positivi ci sono e non sono neanche di poco conto, la vittoria al Forum contro l’Olimpia per esempio ha regalato ai bianconeri il primato in solitaria nella classifica LBA. La notizia più importante però è arrivata con la presentazione del progetto riguardante la nuova Virtus Segafredo Arena, che sorgerà nell’attuale padiglione 35 della fiera di Bologna. Un’opera innovativa nel panorama cestistico italiano, che si livella agli standard delle altre top squadre d’Eurolega: 10mila posti a sedere ma soprattutto un luogo in cui vivere non solo i 40 minuti di gioco, ma un’esperienza a tutto tondo che possa partire da qualche ora prima del match, valorizzando così il prodotto Virtus anche agli occhi di Eca ed EuroLeague, che saranno portate nelle prossime settimane a decidere se concedere o meno una wild card alla società del dottor Zanetti. Sarà fondamentale in merito l’incontro odierno tra Luca Baraldi, Paolo Ronci e i vertici Glickman e Bodiroga, che si terrà, come anticipato settimana scorsa, a Barcellona.  L’impressione al momento è che una licenza possa arrivare, nonostante i risultati ottenuti in campo continentale nell’ultimo mese. 

Le Vu Nere hanno raccolto infatti cinque sconfitte in sei gare, con uno scarto medio subito di 20,4 punti. Le sconfitte sono arrivate tutte contro squadre che faranno alcune sicuramente (Real e Monaco) e altre molto probabilmente (Fener, Partizan e Maccabi) i playoff, mentre l’unica vittoria è stata ottenuta nella trasferta di Berlino, con un netto +22. 

Con l’ultima sconfitta arrivata a Tel Aviv, anche la matematica ha condannato i bianconeri che non faranno i playoff nella stagione del ritorno in Eurolega, era un obiettivo che la società si era posta, in maniera più o meno realistica in base al roster messo a disposizione di coach Scariolo. Ma gli obiettivi non sempre si possono raggiungere, sopratutto quando non sono poi così scontati, anzi. Quello che inizia ad essere preoccupante, è l’atteggiamento di molti degli individui cha stanno scendendo in campo. Se contro il Real, nonostante la sconfitta larga, c’è sempre stato un tentativo di rientrare nel match, o comunque di dare filo da torcere ai blancos, i quali con il loro talento ed un Hezonja ingiocabile hanno portato a casa la vittoria, nella partita di martedì si è vista una squadra priva di qualsiasi stimolo. Scesa in campo come vittima sacrificale di un’ottima squadra, che in casa da il meglio di se, ma che comunque all’andata le Vu Nere avevano sconfitto.Ora che non ci si sta più giocando niente in campo Europeo, la necessità non è vincere a tutti i costi, ma almeno scendere in campo con l’ambizione di provarci, perché entrare in una striscia emotiva di questo genere potrebbe essere dannoso anche per il proseguo della stagione nazionale, andando a danneggiare il carattere della squadra. 

Questa sera, come detto ieri da Ojeleye: “Vogliamo rifarci dalla pesante sconfitta a Tel-Aviv e dimostrare chi siamo” ci sarà già l’occasione di dimostrare un atteggiamento diverso in campo, l’Efes è ancora in corsa per un posto ai playoff e dovrà vincere obbligatoriamente, ma questo non impedisce ai bianconeri di mettere in campo la giusta determinazione per “Onorare la nostra partecipazione all’Eurolega e non c’è campo migliore che quello dei campioni in carica per fare ciò” parola di coach Scariolo. 

A livello tecnico, le sconfitte arrivano sempre per carenza di fisicità sotto le plance (questo dovuto anche al materiale di cui si dispone) e la poca pressione sull’arco che da’ la possibilità agli avversari di chiudere con il 47% (Maccabi) e il 50% (Real) da tre punti, complice anche l’incapacità di ruotare in maniera efficace sugli attaccanti avversari. Questo è dovuto anche all’assenza prolungata di due giocatori come Cordinier e Pajola (candidato miglior difensore della competizione). Questa sera oltre ai già citati e Milos Teodosic, impegnato in un percorso di terapie principalmente preventive, non sarà della partita Awudu Abass, che ha rimediato una lesione di primo grado all’adduttore lungo della coscia sinistra, che lo terrà lontano dal campo per almeno tre settimane. Certamente non una buona notizia quando si ha bisogno di giocatori che danno tutto in campo, sopratutto a livello d’intensità difensiva. 

Sul versante nazionale la situazione è diversa, con la vittoria interna ottenuta contro Pesaro e la sconfitta rimediata a Brescia dall’Olimpia Milano, le Vu Nere staccano a +4 in classifica. Certo nelle ultime due finali scudetto, il tricolore lo ha sempre conquistato chi arriva dietro, ma il fattore campo, anche questo poco rispettato dalle due compagini, è sempre meglio averlo a favore, in modo tale da non avere rimpianti di questo genere. Domenica, Belinelli e compagni affronteranno la terza trasferta di fila tra le due competizioni, scendendo in campo a Trieste che arriva da tre sconfitte di fila, ma è squadra insidiosa sopratutto per il talento che possono schierare nei due piccoli titolari, Davis e Bartley e l’innesto arrivato a gennaio nel reparto lunghi, Emanuel Terry. 

Una gara da non sottovalutare, alla quale ci auguriamo che si arrivi dopo una prestazione di carattere e livello, questa sera, sul campo dell’Efes.          

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