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Virtus – Il ritorno in Segafredo Arena per sfatare il tabù Efes

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Foto Virtus Pallacanestro


Rientrata con altre due vittorie in cascina dalla doppia trasferta tra Villeurabanne e Napoli, la Virtus Segafredo Bologna sta in questi giorni preparandosi al ritorno in Segafredo Arena, dove, domani sera alle 20:30 accoglierà l’Anadolu Efes, per un match entusiasmante contro una delle squadre sulla carta meglio attrezzate dell’Eurolega. L’anno scorso i turchi si rivelarono una di quelle compagini tabù per i bianconeri, che persero sia in casa che a Istanbul contro Dunston e compagni. Il numero 42, approdato in estate sotto le due torri, incontrerà infatti per la prima volta da avversario la squadra con cui ha scritto pagine storiche della massima competizione europea, un’altro ex della gara è Achille Polonara che siederà ancora in tribuna contro i turchi. 

Fiducia e qualità 

Quella contro l’Asvel è stata una gara insidiosa, con i francesi che hanno provato in tutti i modi a rientrare in partita, trovando sempre un guardiano diverso pronto a difendere il vantaggio virtussino: Cordinier è stato l’mvp indiscusso della gara, ma giocatori come Belinelli, Mickey e l’mvp del mese di ottobre Shengelia, hanno creato un contorno importante per portare a casa la quarta vittoria di fila in Eurolega. Le gare dei bianconeri sono ormai caratterizzate da una costante imprescindibile, l’aggressività difensiva, questa la chiave che alza il ritmo nelle gambe dei ragazzi di Banchi che in attacco giocano una pallacanestro libera e moderna caratterizzata da continui dentro fuori che portano quasi sempre ad un tiro ad alta percentuale. Non a casa le Vu Nere possono vantare il quinto miglior attacco della competizione e il secondo miglior dato per assist effettuati (21 a partita) così come i bianconeri sono secondi per percentuale da 2pt (57.9%) e da tre punti (42.2%). Al momento non dobbiamo avere timore a parlare della Virtus come una delle squadre più informa d’Europa, che ha a roster due tra i giocatori al momento più dominanti (Shengelia e Cordinier) e una sicurezza nei propri mezzi che l’anno scorso non si era mai vista. 

I banchi di prova sono stati già tanti e diversi, con Belinelli e compagni che si sono trovati sia a gestire vantaggi importanti che a dover recuperare qualche svantaggio, e in tutti i casi sono riusciti a tenere il focus sulla propria pallacanestro, senza mai farsi portare sui binari delle avversarie, a dimostrazione di una solidità mentale che potrà essere la chiave di una stagione ad altissimi livelli. Le parole di Banchi dopo la vittoria a Napoli sono state però chiare, non bisogna cullarsi nelle vittorie ma capire quali sono, all’interno delle stesse, le lacune che potranno compromettere l’esito finale in futuro: le palle perse rimangono uno dei punti deboli delle Vu Nere (14.2 a partita in Eurolega, solo tre squadre fanno peggio), se si dovesse riuscire a scendere nel dato, mantenendo questa intensità di gioco, allora si potrebbe realmente pensare a qualcosa di più di un posto al play-in. 

Che squadra è l’Efes?

In estate c’è stata una rivoluzione quasi totale in quel di Istanbul, l’addio di Ergin Ataman ha aperto le porte al coach ex Turk Telekom, Erdem Can, classe 1980 e massimo esponente della nuova scuola di coach turchi con un futuro di alto livello. I cambiamenti ci sono stati anche all’interno del roster, con la partenza di Micic verso gli Usa e l’arrivo di Darius Thompson, gli addii di Singleton, M’Baye e lo stesso Dunston rimpiazzati da giocatori più giovani e inesperti per l’Eurolega come: Willis, Yilmaz e Tyrique Jones. La qualità è rimasta comunque altissima con le conferme di Larkin, Beaubois, Bryant, Clyburn, Pleiss e Zizic. L’avvio di stagione si conferma infatti il solito da Efes, record anonimo di 2-3, esattamente come lo scorso anno prima del sesto turno, che i turchi giocarono contro il Bayern Monacoin terra tedesca, dove rimediarono la quarta sconfitta per 81-78. La Virtus dovrà quindi approfittare del periodo di rodaggio dei ragazzi di Can per continuare il suo flusso di gioco ad altissima intensità e sopratutto qualità, il passaggio dal Paladozza alla Segafredo Arena non dovrà essere un minus, bensì la base da porre per creare un vero e proprio fortino casalingo dove tutta Europa dovrà avere timore di giocare. L’Efes rimane una squadra più fisica della Virtus con Pleiss (218cm) e Zizic (210cm) sotto le plance non sarà semplice tenere il controllo dell’area, Dunston però conosce bene i suoi ex compagni e siamo sicuri che potrà dargli del filo da torcere così come Mickey che sta crescendo anche in difesa. Ovviamente il ruolo di Shengelia rimane centrale e una mano ha dimostrato di poterla dare anche Cacok che contro Asvel ha messo in campo cinque minuti di buon livello, che se riproposti potranno dare fiato ai compagni, con l’augurio ovviamente che possano diventare anche di più salendo pian piano di livello. Le Vu Nere insomma dovranno tenere alto il ritmo della gara, i giocatori sul perimetro come Hackett, Pajola, Cordinier ma anche Belinelli, Smith e Lundberg hanno ampiamente le capacità per tenere testa alle bocche da fuoco che presenta l’Efes dai 6,75 ci si aspetta quindi una gara di altissimo livello con l’obiettivo di sfatare il tabù Anadolu, di fatto sarà il quinto scontro nella storia tra le due compagini, con la Virtus che nel 2002 vinse due volte, mentre i turchi come detto hanno pareggiato il conto con le due vittorie della scorsa stagione. 

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