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Buona la prima! L’editoriale del lunedì sulla Virtus Segafredo

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foto Ciamillo Castoria/Virtus Pallacanestro


L’avvio, pur vittorioso, della Virtus Segafredo in campionato conserva un retrogusto dolceamaro, un po’ come quelle medicine che venivano date una volta su una zolletta di zucchero per riuscire ad ingerirle. Certo, la vittoria contro Cantù è stata netta, forse anche troppo, da lasciar pensare che gli avversari siano ancora troppo indietro nella stato di forma, visto che pure i bianconeri non sono di certo ancora al top; ma quell’atmosfera vagamente malinconica che avvolgeva la Segafredo Arena vuota per tre quarti non poteva che lasciare un po’ di amaro in bocca, acuito dall’infortunio a Santeodosic che parrebbe non essere niente di che, ma intanto mercoledì in Lituania il guru serbo non sarà della partita. Peraltro, lasciando da parte le malinconie, le considerazioni che si possono desumere dalla gara di ieri sono tendenzialmente positive: il trend sembra quello giusto, la squadra sta crescendo nel gioco e nell’amalgama generale. Tanti minuti sono stati lasciati a Josh Adams che ha finalmente confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, le sue potenzialità non solo spettacolari, benché anche queste ultime potranno rivelarsi assolutamente utili, per lo spettacolo, per caricare compagni e tifosi. Statistiche alla mano non è stato prodigioso (11 punti con solo 7 di valutazione dichiarano anche talune manchevolezze) ma è piaciuto per personalità, voglia di esserci e di rivelarsi utile alla causa, con una applicazione costante e funzionale sia in avanti che in difesa. Bella prova di Tessitori, top scorer in una squadra che distribuisce assai i punti fra tutti i suoi uomini, e questo è molto positivo. Così come i rimbalzi, 36, divisi fra 11 dei 12 giocatori scesi in campo. Compattezza, solidità le caratteristiche del muro contro cui si è infranta Cantù, con un Pajola sempre più Pajolic (fra l’altro 2 su 2 da tre punti), Alibegovic che si conferma ogni momento scelta azzeccatissima, così come Abass, che ha capito che qui non serve fare il fenomeno ma essere concreti, e lui sta dimostrando di riuscire ad esserlo, alla faccia di chi asseriva fosse un anarchico quasi ingestibile. Weems, Gamble, Hunter comunicano di aver preso il treno giusto, Deri ha saputo rispondere presente col carattere che gli si richiede, il solo Ricci è parso un po’ in ombra, alla ricerca di una sicurezza al tiro che tarda ad arrivare, presumibilmente perché le gambe non sono ancora quelle giuste. Come quelle di Markovic, che tuttavia sta migliorando e quando ci sarà veramente bisogno senz’altro sarà a posto. Teodosic infine si è fatto “malino” dopo un’incursione in area finita su uno stupido cordolo a bordo campo, se si è capito bene cosa sia successo. Il comunicato uscito oggi parrebbe sufficientemente rassicurante, speriamo bene. Intanto prepariamoci all’avventura europea con la speranza di riuscire a seguirla, mercoledì, alle 18, almeno in video, vista la contingenza del periodo. Se si tratta di un problema finanziario tra Eurocup ed Eurosport potrebbero anche essere dolori, almeno all’inizio, ma confidiamo che il tutto si risolva in fretta: la voglia di basket dei bolognesi non ha limiti.

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