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Basket

Virtus: tutto facile con Chieti. Il finale è 91-71 – 09 Apr

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Vittoria convincente perla Segafredo. Chieti battuta per 91-71 (parziali: 35-21; 52-38; 78-58)

 

SEGAFREDO BO: Spissu 8, Umeh 22, Pajola 6, Spizzichini 2, Petrovic, Ndoja 14, Rosselli 9, Michelori 5, Oxilia 5, Penna 5, Lawson 15, Bruttini n.e. All. Ramagli.

PROGER CH: Golden 29, Mortellaro 9, Allegretti 4, Fallucca 3, Turel, Venucci 1, Piccoli 8, Zucca 2, Sergio 10, Davis 5. All. Bartocci.

 

Seconda vittoria in fila per la Virtus che bissa così il successo ottenuto una settimana fa in quel di Forlì. Prestazione convincente, frutto di una buona circolazione di palla in attacco che ha garantito una media al tiro (da tre punti in particolare) invidiabile. La difesa ha fatto il resto, facendo intravedere qualche soluzione interessante che potrebbe risultare vincente nella post season.

Il match si apre con le bombe di Spissu e Umeh, che già dopo pochi attimi di gioco mandano in visibilio i presenti. Chieti risponde con un immediato parziale di 0-5, a cui segue una nuova bomba del play bianconero sulla sirena dei 24”. Le corte rotazioni di coach Bartocci lo obbligano a schierare già nella prima frazione la difesa a zona 2-3, anche allungata, per mettere pressione ai portatori di palla bianconeri. Le Virtus mostra di essere in possesso di molteplici soluzioni per arginare la retroguardia ospite: con apparente facilità Rosselli dispensa assist ai compagni mentre la palla gira veloce. Ne deriva una pioggia di bombe (8/11 nel quarto) che tramortisce gli abruzzesi, costringendoli ad inseguire al 10’ sul punteggio di 35-21. I biancorossi tentano di rendere meno amaro il passivo realizzando un mini break di 0-4, continuando a schierare la difesa a zona sul fronte opposto. Probabilmente già paga del risultato, la Segafredo abbassa i giri del proprio motore, rallentando vistosamente la propria marcia. Coach Ramagli vuole parlarci su ed è costretto al timeout. La strigliata ottiene l’effetto desiderato ed in particolare è Oxilia a beneficiarne. Il contro parziale di 5-0 porta la sua firma e produce il massimo vantaggio per i padroni di casa (42-25). Il copione rimane pressoché invariato ed il solo Golden non basta agli ospiti per sperare nella rimonta. Alla pausa lunga Virtus ancora al comando delle operazioni sul 52-38.

Al rientro in campo un nuovo break bianconero sembra produrre l’allungo definitivo, ma Chieti non ci sta e ribatte colpo su colpo. L’asse Ndoja-Umeh è la vera spina nel fianco della difesa abruzzese che proprio non riesce ad impedire un nuovo bombardamento. L’esito è presto scritto: massimo vantaggio (70-50) e avversari che appaiono in netta difficoltà. Qualche passaggio a vuoto di Bologna regala buone opportunità agli ospiti che, con cinismo, ringraziano e trovano alcuni canestri in successione. I due jumper di capitan Michelori sul finire di frazione, sono i colpi che feriscono nuovamente la truppa di Bartocci che al 30’ si trova ancora a -20 (78-58). L’ultimo periodo è una frazione di sostanziale garbage time, in cui i valori in campo non vengono minimamente messi in discussione. A giochi praticamente chiusi, la Virtus appare in pieno controllo del match nonostante gli stoici, quanto vani, tentativi ospiti di ridurre il gap sotto le venti lunghezze di svantaggio. L’intensità della gara sale di tono, così come aumentano proporzionalmente confusione e palle perse su ambo i fronti. Pajola trova giocate importanti che gli consentono di realizzare ottimi canestri, a seguito di buone letture della difesa avversaria. Il buzzer beater da distanza siderale realizzato da Penna, sulla sirena di chiusura dell’incontro, è la giocata che definisce il punteggio finale. Virtus batte Chieti per 91-71.

 

Prestazione convincente quella offerta quest’oggi dalla Segafredo. Buone le risposte date sul campo dalla green line bianconera che certamente renderanno felice coach Ramagli. Lo stesso che non sarà contento delle tante perse, anche banalmente, a cui si aggiungono errori tecnico-tattici in relazione ad alcune nuove soluzioni (per ambo le fasi di gioco), emerse durante la gara. Se le medie, soprattutto nel tiro da fuori, rimarranno su valori così alti e precisi, i bianconeri potranno continuare a dormire sonni tranquilli. Ora vi saranno quattro giorni in cui non sarà semplice riposare, sapendo che venerdì prossimo, ore 20:30, si alzerà la palla due del derby n°105. Ai posteri l’ardua sentenza. 

 

(foto: ilrestodelcarlino.it)

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