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Basket

Virtus: un successo che dà morale – 29 Apr

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Ritorno al successo per la Segafredo. Pistoia battuta per 61-74 (parziali: 14-23; 32-45; 46-59)

 

FLEXX PT: Della Rosa, McGee 9, Barbon, Laquintana 6, Mian 6, Gaspardo 11, Del Chiaro n.e., Onuoha n.e., Bond 5, Magro, 5, Moore 2, Ivanov 17. All. Esposito.

SEGAFREDO BO: Nicoli n.e, Pajola 1, Baldi Rossi 7, Ndoja 6, Lafayette 15, Aradori 16, Gentile S. 7, Lawson 4, Slaughter 18, Wilson. All. Ramagli

 

Ci voleva una vittoria per uscire dal periodo negativo e puntualmente è arrivata. La Segafredo centra il successo in terra toscana al termine di una gara condotta sin dalle prime battute. La parità regge solo per i primi minuti, il tempo necessario alla Ramagli band per prendere le giuste contromisure ai padroni di casa. L’equilibrio viene spezzato dall’energia di Slaughter che scuote il canestro di Pistoia con una poderosa bimane. Aradori centra il bersaglio grosso dalla distanza, utile ai bianconeri per compiere il primo strappo di giornata. Il ritmo degli ospiti è forsennato, guidato dalla grinta difensiva del giovane Pajola e dalle giocate sull’asse Lafayette-Lawson che ampliano il gap. Di Gentile S. il layup vincente con cui si chiude la prima frazione sul 14-23 Virtus. I tanti errori in ambo le fasi abbassano il livello tecnico della contesa, il nervosismo sale ed il gioco viene spesso interrotto dai falli. Il ferro e la sorte beffano le conclusioni di un solido Gentile S., lasciando il divario sostanzialmente invariato. È il solito Aradori a rompere il digiuno bianconero, prima di essere costretto alla panchina causa terzo fallo personale. Capitan Ndoja si carica i compagni in spalla e con due bombe, tra le quali c’è spazio per il bel jumper di Baldi Rossi, porta la Segafredo sul massimo vantaggio (21-32 al 15’). Il tandem tricolore Laquintana-Mian cerca di rispondere ai colpi avversari, ma è ancora Baldi Rossi a respingere i colpi dei padroni di casa bruciando la retina da oltre l’arco, imitato a stretto giro da Lafayette. Alla pausa lunga Virtus in controllo sul 32-45.

 

Al rientro in campo il copione non sembra mutare. Nonostante i primi possessi non siano gestiti al meglio dagli ospiti, la Ramagli band riprende da dove aveva lasciato. Lafayette colpisce ancora da lontano, Pajola prima si traveste da assist man per Slaughter, che non sbaglia e ringrazia con un layup vincente, poi si prodiga come non mai in difesa, facendo salire vertiginosamente il volume dei supporters bianconeri presenti. Il gap sfiora i venti punti di margine, Bologna, forse, si rilassa troppo e offre il fianco a Pistoia che tenta di rientrare in corsa con McGee e Gaspardo. Di S. Gentile gli ultimi quattro punti in fila che lasciano, al 30’, un vantaggio piuttosto rassicurante. La sagra degli errori apre i battenti al PalaCarrara. Il parziale rimane invariato quasi per metà dell’ultima frazione, prima che Gaspardo ricordi a tutti qual è lo scopo del gioco, segnando una tripla fondamentale dall’angolo. Il timeout di coach Ramagli è d’obbligo, ma l’inerzia sembra voler prendere la via toscana. Ivanov riporta i suoi a -9, ma è ancora il tandem Lafayette-Slaugher a far tremare il ferro toscano con un ottimo gioco a due. Aradori è glaciale dalla linea della carità e la difesa bianconera fa il resto, nonostante un mini break degli uomini di coach Esposito che costringono Ramagli a parlarci su. Seguono altri due giri di lancette in cui le polveri sono decisamente bagnate su ambo i fronti, prima che la conclusione di un ottimo Lafayette chiuda i conti. La sirena finale sancisce il successo bianconero per 61-74.

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