116 anni fa la storia veniva scritta: la nascita del Bologna FC

116 anni fa la storia veniva scritta. Il viaggio dei rossoblù iniziò quando “quei matti che correvano dietro a un pallone” iniziarono a giocare nel nuovo club della città. Era il 3 ottobre 1909 quando Emilio Arstein fondava il Bologna Football Club tra le luci soffuse della Birreria Ronzani.

La nascita del Bologna Football Club

Tutti i giorni, un gruppetto di ragazzini giocava a calcio nella Piazza d’Armi dei Prati di Caprara, proprio dove qualche anno prima si era esibito il leggendario Buffalo Bill col suo tour Wild West in Europe. La gente del posto li chiamava “i màt chi corren dri a la bala“. Sempre con la palla tra i piedi, sempre in cerca di qualcuno che da quelle parti si interessasse del calcio.

Del resto, il 9 maggio 1891 proprio a Bologna si era disputata la prima partita dimostrativa di football in Italia, seppur in una forma completamente diversa da quella che conosciamo oggi, con regole molto più simili a quelle del rugby.

Di quei giovincelli dell’alta e media borghesia che si ritrovavano al Caffè delle Scienze, il primo vero leader era stato Benito Alvarez Buylla y Lozana, figlio dell’economista Adoldo, presidente dell’Ateneo di Madrid e collaboratore di Pierre de Coubertin, il padre delle Olimpiadi. Era lui l’animatore di quei pomeriggi i Prati di Caprara a correre dietro un pallone. Per lo più, non era nemmeno facile procurarsene uno: i negozi dovevano importarli dall’Inghilterra.

Ma Buylla non era l’unico. Al suo fianco c’erano anche Antonio Bernabeu, fratello di Santiago, destinato a diventare per trentacinque anni presidente del Real Madrid, ed Emilio Arstein, suddito dell’impero austro-ungarico che amava organizzare eventi di football. Furono proprio loro e quel gruppo di ragazzi pieni di passione, il 3 ottobre di 116 anni fa, a ritrovarsi alla Birreria Ronzani: volevano fondare un club e quella sera ci riusciranno. Nasce il Bologna Football Club, la cui sede era proprio lì, nella birreria di proprietà di Pilade Giugli.

Birreria Ronzani (© bibliotecasalaborsa.it)

Si ritrovarono in venticinque per eleggere le prime cariche: presidente Rauch, vice il quindicenne Della Valle, consiglieri Arnstein e Leone Vincenzi, segretario Enrico Penaglia. E il capitano? Arrigo Gradi, il più ferrato in fatto di tecnica, che dal Schönberg College, in Svizzera, portò anche i simbolici colori rossi e blu.

Da quel 3 ottobre 1909 sono cambiate tante cose. Nemmeno la Birreria Ronzani esiste più: rimane solo qualche foto ingiallita, perché quelle strade del Mercato di Mezzo non ci sono più. Eppure, camminando per il centro si percepisce ancora la poesia: chi l’avrebbe mai detto? Chissà se “i màt chi corren dri a la bala” si sarebbero mai immaginati tutto questo.

Fonte: Marco Tarozzi, Più Stadio)

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