Bologna FC
1vs1 – Milan-Bologna, atto primo
A San Siro si apre la 36esima giornata di Serie A con la sfida tra Milan e Bologna. Quello di oggi sarà con ogni probabilità un match di studio reciproco, in vista della finale di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo tra le stesse squadre.

La trentaseiesima giornata di campionato si apre con un big match, Milan-Bologna. Le due squadre prepareranno la partita in vista del secondo faccia a faccia di mercoledì prossimo, che presenta una posta in palio molto più alta. Il Milan stasera dovrebbe scegliere la via del turnover, per non rischiare troppi giocatori. Il Bologna, dal canto suo, non dovrà risparmiare energie stasera, se vuole rimanere agganciata al treno per il quarto posto. Vediamo chi potrà dare quel quid in più stasera a San Siro.
Domínguez-Pavlović, ci (ri)pensa l’argentino
Con l’assenza di Ndoye, toccherà nuovamente a Dominguez (avvantaggiato su Cambiaghi al momento). Non è la prima volta per l’argentino sulla corsia mancina, vedremo se si rivelerà all’altezza di un campo come il Giuseppe Meazza.
Di Dominguez abbiamo sempre notato la sua velocità e il dribbling (26 dribbling riusciti su 62 tentati), grazie al suo baricentro basso. In Serie A pochi vantano la possibilità di dire di aver bloccato l’argentino. Grazie alle sue qualità riesce ad insinuarsi nei blocchi avversari più compatti (2 assist).

Benjamin Dominguez (©Bologna FC 1909)
In questa partita, però, gli si presenta davanti un cliente piuttosto atipico per il calcio italiano. Pavlovic proviene da un calcio diverso da quello italiano, quello austriaco, dove predominano caratteristiche tecniche differenti rispetto alla Serie A. Oltre al fisico, Pavlovic dispone di un ottima atleticità e velocità, che sta tirando fuori in questo nuovo sistema di gioco usato da Conceiçao (41 palloni rubati e 102 duelli vinti). Stasera, per fermare Dominguez, dovrà stare al picco della forma.
Fabbian-Gabbia, nuova contro vecchia scuola
La visione progressista del gioco di Fabbian è sempre stata elogiata dai suoi allenatori, e Italiano non manca all’appello. Questa sera la prova del trequartista del Bologna sarà contro il difensore del Milan Matteo Gabbia, che di avversari come lui ne ha affrontati tanti in carriera.
Se dovessimo inserire il trequartista italiano in una categoria, sarebbe senza dubbio quella del centrocampista moderno. Senza posizione, incursore, ottima tecnica e capacità di raccordo con i mediani. Considerano le sole 8 presenze da titolare ed altre 15 da subentrante, 3 gol e 1 assist non sono pochi. Italiano punterà su di lui per arricchire le soluzioni offensive.

Giovanni Fabbian (©Damiano Fiorentini)
Sarà il fulcro dell’attacco felsineo, ma allo stesso tempo un ombra nell’area avversaria. Molto probabilmente, per impedirne le azioni, salirà Gabbia su di lui (come successo con Messias nell’ultima partita contro il Genoa). Gabbia, invece, è tutto l’opposto. È un centrale vecchia scuola, duro nei contrasti e che marca a uomo. 19 falli, 4 ammonizioni e 20 tackle che descrivono l’essenza del 46 rossonero. Ha un bagaglio d’esperienza molto grande, che saprà usare (forse) per fermare il gioiellino rossoblù.
Theo Hernandez-De Silvestri, treno in arrivo sulla corsia di destra
Se dovessimo scegliere un punto del campo dove si potrebbe decidere Milan-Bologna, sarebbe sicuramente la fascia sinistra del Milan. È risaputo come quest’ultimi facciano di quella fascia il loro punto di forza. De Silvestri può esultare per l’assenza di Leao, ma gli rimane pur sempre un certo Theo Hernandez da marcare.
Theo è una vera e propria forza della natura. Basterebbe lui per mettere in difficoltà un intera difesa. La sua fisicità è utile in fase difensiva, ma la sua atleticità gli permette di fare gol correndo da un’area di rigore all’altra come se fossero 10 metri.

Theo Hernandez durante l’allenamento (© acmilan.com)
Ha segnato 4 gol in campionato, arrivando al tiro per 46 volte, dribblando durante il tragitto qualche avversario (23 riusciti su 47 tentati). La velocità di Theo supera al suo picco i 35km/h, velocità che De Silvestri farà fatica a raggiungere. Per questo, quando il francese si presenterà dalle sue parti, dovrà giocare con l’esperienza e, se serve, anche con qualche cartellino (in 16 presenze, ne ha raccolta solo una). L’importante è non privarsi della possibilità di giocare la tanto attesa finale di mercoledì per colpa di un cartellino rosso (non ne ha ricevuti in questa Serie A).
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