Bologna FC
4-2-3-1, ma non solo, tanti nuovi esperimenti nel laboratorio di Valles
Nuovi innesti, nuove idee ed anche nuovi moduli. Tra l’allenamento di ieri e l’amichevole di questo pomeriggio Vincenzo Italiano ha potuto dare spazio alla sua fantasia, testando nuove soluzioni che potremmo vedere nel corso della prossima stagione
8-0, si è conclusa così, poche ore fa, la prima uscita stagionale del Bologna che, come facilmente pronosticabile, batte senza problemi il Gitschberg Jochtal. Più una sgambata, a dir la verità, che una vera e propria amichevole, per i ragazzi in campo che, anche a causa della preparazione appena iniziata, non hanno spinto più di tanto sull’acceleratore. Tutt’altro, invece, ha fatto dalla panchina Vincenzo Italiano, che tra urla (tante) e indicazioni (ancor di più) ha avuto la possibilità di verificare in una partita vera e propria nuove soluzioni e, soprattutto, un possibile nuovo modulo per il suo Bologna.
Primo allenamento stagionale del Bologna (© Bologna FC 1909)
Un centrocampo più folto
Giocare di più con il centrocampo, in tutti i sensi. Tra le novità proposte in questi due giorni da Vincenzo Italiano grande interesse è stato posto proprio sulla parte più centrale del campo. Se in questi primi giorni di ritiro, infatti, l’intenzione di mister Italiano è stata fin da subito quella di riabituare i suoi ragazzi al pallone, come dimostrano l’allenamento di ieri pomeriggio e l’amichevole di oggi, grande merito è da attribuire alla nuova idea tattica del mister.
Non un cambio a livello di gioco, che, come abbiamo potuto notare, continuerà a svilupparsi principalmente sulle fasce, ma a livello di posizioni in campo. Al fianco dell’ormai consolidato 4-2-3-1, infatti, il tecnico italotedesco in questi giorni sta affiancando un 4-3-3 un po’ rivisitato. Non una variazione improvvisa insomma, considerando poi che il 4-2-3-1 altro non è che un 4-3-3 più offensivo, ma una disposizione in campo un po’ più equilibrata.
Giovanni Fabbian dopo la finale di Coppa Italia (@ Damiano Fiorentini)
Tra i protagonisti di questa nuova soluzione, almeno in questi primi due giorni, abbiamo potuto ammirare Fabbian ed El Azzouzi. Né trequartisti veri e propri, ognuno per un motivo diverso, né tantomeno mediani o registi, per i due giovani Rossoblù Vincenzo Italiano sta cucendo un ruolo ad hoc. Nel nuovo 4-3-3 del mister Rossoblù, infatti, i due centrocampisti andrebbero a ricoprire il posto di una delle due mezz’ali ai lati di Freuler, giocando tra le linee e, soprattutto, attaccando da una posizione più laterale la profondità alle spalle della punta.
Prove di 4-4-2 in amichevole, è questo il possibile nuovo modulo del Bologna?
Completamente diversa, invece, la soluzione provata nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo di oggi, quando Ebone, sostituendo Fabbian, è entrato al fianco di Ciro Immobile. Un 4-4-2 spregiudicatamente offensivo e, soprattutto, una novità per Italiano. Per la prima volta da quando è a Bologna, infatti, l’ex Fiorentina ha adottato uno schieramento con due punte di ruolo, sostenute da due linee da 4 uomini ciascuna.
Ciro Immobile ed Oussama El Azzouzi festeggiano il gol del centravanti rossoblù (© Bologna FC 1909)
Il più scolastico dei moduli sulla carta, ma non per Vincenzo Italiano. Nel poco tempo con cui il suo Bologna si è schierato così, infatti, si sono potuti notare due accorgimenti molto interessanti. Il primo, ancora una volta, riguarda il centrocampo che, diversamente dal “solito” ha visto i due mediani (in questo caso Freuler ed El Azzouzi) molto distanti tra loro, con lo svizzero in linea con i difensori centrali ed il marocchino quasi a ridosso delle punte.
Più prolifica, d’altra parte, la fase offensiva, in cui l’arrivo di Ebone ha liberato Immobile dai compiti dell’attaccante “di manovra”, permettendogli di fare con più facilità ciò che gli viene meglio: attaccare la profondità. Risultato? Gol della doppietta e pericolo costante da una parte, ma anche un senso di disorientamento, dovuto alla coabitazione a cui non è abituato, dall’altra. Insomma, concettualmente la soluzione c’è, ora però sta al mister cucirla al meglio sui suoi giocatori. Il lavoro nel laboratorio di Valles è appena iniziato.
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