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Bologna e il “teorema della Champions” (Più Stadio)

Il Bologna a Empoli dovrà confermare una statistica pesante sulle gare successive alla Champions, che sta diventando la legge di Italiano

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Emil Holm in Bologna-Borussia Dortmund
Emil Holm in Bologna-Borussia Dortmund (© Damiano Fiorentini)

I rossoblu possono fare il secondo passo in due anni proprio sul prato del Carlo Castellani. Mentre la maledizione, degna di un film di Indiana Jones, che impediva al Bologna di vincere ad Empoli è stata debellata nell’ultima stagione, ora è infatti il momento di fare un altro passo verso le big. Serve una dimostrazione di costanza, forza, precisione e killer instinct. Per nulla scontata visto che lo scalpo di lusso contro il Borussia potrebbe aver alleggerito qualche mente. Nulla sarebbe più sbagliato, però, perché è proprio questo il momento di premere sull’acceleratore e accumulare più punti possibili, sfruttando anche uno schema ricorrente, quasi matematico.

Il teorema della Champions

Nei precedenti sei match di A post coppa, i rossoblu hanno ottenuto ben 5 vittorie ed un solo pareggio. Una vera e propria legge in quel di Casteldebole, che non può essere interrotta proprio sul più bello, dopo la prima vittoria contro il Dortmund e una dimostrazione tangibile di come si reggono certe intensità. Cosa che non era affatto scontata a settembre, quando i ragazzi di Italiano mostravano difficoltà soprattutto fisiche contro certe avversarie.

La dimostrazione del Bologna

Ora, come tutti i matematici sanno, ogni teorema va dimostrato. Ed è qui che viene il bello, perché dopo lo 0-0 inaugurale contro lo Shakhtar c’è stata Monza-Bologna. Una gara che i rossoblu hanno saputo vincere 2-1 nonostante le difficoltà, perché il pareggio di Djuric nel finale di primo tempo aveva complicato le cose e non poco. Per fortuna ci ha pensato – come spesso succede- Castro, con un missile grintoso da fuori area.

Due settimane dopo, Orsolini e compagni sono andati in Inghilterra per affrontare il Liverpool, uscendo da Anfield senza punti ma con tantissimo orgoglio. Dopo quel match è arrivato l’unico stop, ma insufficiente per invalidare la legge: 0-0 ed un punto spartito, anche se amaro per la superiorità numerica, con il Parma.

Jens Odgaard (© Damiano Fiorentini)

Jens Odgaard (© Damiano Fiorentini)

Niente paura, però, perché subito dopo la “terza” contro il Villa, i ragazzi di Italiano si sono subito ripresi con un sonoro 2-0 sul Cagliari, arrivato “in ritardo” per il rinvio di Bologna-Milan. E, dopo Monaco e Lille, sono arrivate le massime gioie contro Roma (2-3) e Venezia (3-0).

I rischi del mestiere

Ora, la situazione è diversa. I rossoblu devono infatti affrontare l’Empoli con una notte storica, che potrebbe aver sviato i ragazzi, alle spalle. Perché quella contro il Dortmund era una gara inutile ai fini della classifica, ma, se vista nella sua interpretazione, ha dato i migliori segnali possibili. Per cui, adesso sarà fondamentale non sottovalutare la squadra di D’Aversa e mostrarsi, come contro il Borussia, una schiacciasassi potenziale.

 

Fonte: Più Stadio, Davide Centonze

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