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Bologna

A tu per tu con Fabrizio Bertuzzi- 11 apr

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Fabrizio Bertuzzi è nato il 9 febbraio 1967 a Bologna, da genitori tifosissimi del Bologna. “La mia mamma Giovanna mi ha insegnato ad amare il calcio raccontandomi le grandi gesta del Bologna del ’64 ma anche del grande Brasile di Pelè. Così, dopo la laurea in scienze politiche e un lavoro da intermediario assicurativo, l’esplosione di internet mi permette di approfondire e sviluppare la mia passione con l’aiuto di mia moglie Alda, preziosissima archivista e scout. Da tre anni conduco insieme a Luca Baccolini “Buongiorno Rossoblù”, ora “Colazione dei Campioni” su Punto Radio e sonoo collaboratore del “Guerin Sportivo” dove, attraverso un’idea di Matteo Marani, pubblico sul blog del noto settimanale le recensioni in video dei più grandi talenti del calcio mondiale. Dall’inizio dell’anno sono l’esperto di Rai2 a “Quelli che il calcio” con Nicola Savino. Svolgo inoltre l’attività di consulente di mercato internazionale, avendo cooperazioni ormai consolidate con le più grandi Agenzie FIFA scandinave e dei Paesi Bassi, e relazioni come ospite in qualità di esponente qualificato dello “scouting tecnologico” attraverso l’utilizzo e lo studio dei più innovativi mezzi informatici”.

Fabrizio, ad oggi, Ballardini ha raccolto gli stessi punti di Pioli nel girone d’andata senza Diamanti e con Kone a metá servizio.

“Il cammino sin qui svolto dal Bologna è estremamente negativo come tutti possono appurare. Sorprendentemente deludente, l’approccio di Pioli che ha dato l’idea di non capire determinati giocatori come Lazaros per esempio, ma anche quello di Ballardini con scelte difficilmente comprensibili dai più come l’emarginazione di Cherubin, Mantovani utilizzato esterno o Ibson trequartista. Se il rischio di retrocessione è altissimo la responsabilità è da ascriversi alla dirigenza, dobbiamo sottolineare purtroppo anche la scarsa vena di forma in questa stagione di due tecnici preparatissimi e bravi come Pioli e Ballardini”.

 

Facciamo un passo indietro. Sabato sera, contro l’Inter, il Bologna ha iniziato timidamente, poi ha preso le misure dell’avversario giocando finalmente con un pizzico di spregiudicatezza e con maggior precisione ed attenzione. Inoltre, dopo 321 minuti, ha ritrovato la rete su azione… dettaglio non trascurabile.

“Si ero a San Siro è ho visto una squadra che ci ha creduto con un Lazaros superbo e un Garics leader. Non mi è piaciuta però l’estrema vulnerabilità e dico di non dare molto peso a questo pareggio perchè l’Inter vista sabato sera è una squadra in grave crisi completamente scollata dalla guida dell’allenatore. Si rischierebbe perciò di generare falsi ottimismi in seguito a un risultato ottenuto contro una squadra, l’Inter, a mio parere in versione “fantasma” e con grossi problemi di concentrazione e serenità”.

 

L’ex diesse rossoblù, Gabriele Oriali, ha affermato che, se ve ne fosse la possibilità, sarebbe disponibile a tornare al Bologna.

“Oriali mi ricorda tempi generosi ma quel periodo era accompagnato dalla presidenza Gazzoni che non aveva certo remore ad assicurarsi giocatori interessantissimi. Andersson e Kolyvanov di allora sarebbe come dire Palacio e Lloriente oggi, insomma altro contesto. Attualmente quella risorsa finanziaria non esiste, purtroppo, perciò punterei sullo studio e sull’informazione e per fare ciò non serve un grande nome come DS ma una bella rete di scouting che rende tantissimo e costa  poco, un decimo di uno stipendio di un grande dirigente”.

 

Voci di corridoio danno Bologna e Catania interessate al tecnico Massimo Drago che sta facendo bene con il Crotone.

“Non conosco l’esistenza della trattativa, posso dirti però che stimo moltissimo Drago. Il suo Crotone gioca col mio modulo prediletto, quel 433 che adoro dai tempi di Maifredi e Zeman, lui è uno tosto ma che ama il dialogo, studioso ma estremamente umile, soprattutto molto riservato, qualità oggi rara nei tecnici, con una gran gavetta alle spalle”.

Cagliari e Catania hanno esonerato i tecnici: Pulga al posto di Lopez e Pellegrino al posto di Maran. Cosa pensi di queste decisioni a poco più di un mese dal termine del campionato?

“Per il Catania direi che si tratta di una scelta dettata dalla pura disperazione, per quanto riguarda il Cagliari dalla paura di non rimanere invischiati nella lotta tremenda delle ultime giornate. Io sono favorevoli agli shock indotti per extrema ratio al fine di scuotere un ambiente rassegnato alla retrocessione o, come nel caso dei sardi, in crisi preoccupante di gioco”.

Domenica, a pranzo, il delicato derby Bologna-Parma. I gialloblù saranno privi di Parolo (squalificato), ritorna Amauri, in dubbio Cassano. Se fossi al posto di Ballardini che formazione schiereresti?

“Come dicevo io amo il 433 e visto che Ballardini lo sa fare bene mi piacerebbe un giorno vederlo anche perché, con la difesa a 3, contro il Parma a mio parere potrebbe essere pericoloso, quindi: Curci; Garics Antonsson Cherubin Morleo; Friberg Perez Krhin; Kone Cristaldo Lazaros. Dietro darei un turno di riposo a Natali contro gli scattanti avanti parmensi; nei tre di centrocampo spero nel recupero psicofisico di Perez e vorrei tanto vedere un trio d’attacco con Cristaldo falso nueve e i due greci ali con Panagiotis libero di accentrarsi dietro El Churry”.

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