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A tu per tu con Gaia Ferri – 4 apr

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Gaia Ferri comincia la sua esperienza giornalistica alla Gazzetta di Modena, partendo dai campi di provincia. Passa poi al web e alla TV, seguendo Serie B e Serie A, in particolare Modena e Sassuolo. Ora è caporedattrice di TuttoModenaWeb, collabora con ModenaToday e con la TV locale Antenna 1.

Grazie della disponibilità, Gaia. Partiamo da un avvenimento che ha caratterizzato l’ultima giornata. L’arbitro Rizzoli, top level per Uefa e Fifa, designato per i Mondiali 2014, in Roma-Sassuolo ha gestito in maniera mediocre l’episodio del rigore: contatto Benatia-Sansone. Oltre al cambio di decisione ha fatto rimanere tutti perplessi il fatto che abbia chiesto a Sansone il suo punto di vista.
“Quello di domenica è stato un episodio veramente singolare. Chi era allo stadio ha vissuto cinque minuti quasi surreali. Al di là dei presupposti effettivi per assegnare il rigore, nel momento in cui l’arbitro di porta chiama il direttore di gara e quest’ultimo assegna il penalty, l’unica cosa da fare dovrebbe essere prendere la palla, metterla sul dischetto e tirare. Non dovrebbe esistere una situazione in cui l’arbitro dà ascolto alle proteste o chiede ai giocatori il punto di vista. In effetti era uno di quei casi in cui non sarebbe stata scandalosa nessuna decisione da parte di Rizzoli, ma è riuscito a sbagliare ugualmente”.

Chievo, Bologna, Livorno, Sassuolo e Catania … tutte ad un pugno di punti… con il Sassuolo che ha la peggior difesa (61 reti subite) e Catania e Bologna i peggiori attacchi (rispettivamente, 23 e 24 reti siglate). Chi è più a rischio?
“Credo che Sassuolo e Catania abbiano pochissime possibilità di salvarsi per due motivi: il primo è che sono rimaste ormai troppo indietro e il secondo è che non riescono a sfruttare le occasioni per conquistare qualche punto, entrando in quel tunnel in cui tutto va storto. Le altre hanno più o meno le stesse possibilità e alla fine la spunteranno le due che riusciranno a fare un errore in meno o che avranno un rimpallo fortunato in più. Alla fine potrebbe essere un pareggio di differenza a decidere la retrocessa. In realtà, però, penso che tutte le cinque squadre in lotta abbiano, per motivi diversi, un livello inadeguato alla Serie A”.

 

Due delle candidate alla “lotta salvezza”, Bologna e Chievo, paiono interessate al giovane talento austriaco Marcel Buchel. Centrocampista in prestito al Lanciano ma in comproprietà con il Siena, di cui la Juve vorrebbe riscattare il cartellino.
“È un buon centrocampista, più propenso ad impostare il gioco. Non so se ora sia pronto al salto di categoria, sicuramente in Serie B può fare la differenza”.

Nonostante il periodo nero, il Bologna ha confermato alla guida il tecnico Ballardini. Come giudichi questa scelta societaria?
“La sensazione è che Ballardini non abbia la squadra in mano e che non senta nemmeno il peso della situazione ereditata da Pioli quando già era critica. Cambiare ora, però, non avrebbe forse molto senso, dato che i valori della squadra sono ormai chiari e dare continuità, alla fine, potrebbe rivelarsi la mossa vincente”.

Tra sabato e domenica, due sfide delicatissime per le nostre squadre emiliane: Inter-Bologna e Atalanta-Sassuolo.

“Inter-Bologna è una partita delicata, in cui entrambe le formazioni devono riscattarsi e cercare di avvicinarsi al proprio obiettivo. Atalanta-Sassuolo,invece, sarà la tipica partita in cui una squadra giocherà leggera e spensierata, mentre l’altra avrà addosso un grande peso, quello della retrocessione sempre più vicina. Penso che entrambe siano aperte a vari risultati, ma se devo fare un pronostico secco dico Inter-Bologna 1-0 e Atalanta-Sassuolo 3-2. Nei neroverdi saranno assenti l’ex Bianco e Brighi, nell’Atalanta fuori Stendardo per squalifica, ma rientreranno Benalouane e Moralez”.

Oltre al Sassuolo, segui l’Atalanta. I bergamaschi sono entrati nella storia, centrando la sesta vittoria consecutiva proprio contro il Bologna (2-0): reti realizzate nella prima frazione di gioco in quattro minuti.
“Una delle emozioni più grandi nei 107 anni di storia del club nerazzurro… In questo momento è difficile per chiunque affrontare l’Atalanta. Spesso i nerazzurri, dopo grandi prestazioni, quando sembrava che potessero spiccare il volo, hanno risposto con partite deludenti, come se fossero pervasi da un senso di sazietà. Questa serie di vittorie, invece, ha dato consapevolezza e grande entusiasmo ad una squadra che arriva da una politica di continuità per quanto riguarda guida tecnica e ruoli cardine all’interno dello spogliatoio e in campo. Inoltre, tanti giocatori sono cresciuti in maniera esponenziale (come Bonaventura e Carmona) e altri sono stati inseriti con intelligenza all’interno di un gruppo piuttosto solido. Ora tutti i bergamaschi sono al settimo cielo e sotto le Orobie, il fattore ambientale, conta più che in ogni altra piazza”.

Da modenese, conosci perfettamente la “realtà Sassuolo”. Come mai i neroverdi, nonostante siano la squadra che si è maggiormente rinforzata nella sessione di mercato invernale, non riescono a trovare la giusta alchimia?
“Per rispondere a questa domanda bisognerebbe scrivere un trattato. Sono stati tanti gli errori commessi dalla società neroverde da giugno ad oggi, poi anche la sfortuna ha fatto la sua parte con i numerosi infortuni che non hanno mai permesso di schierare una formazione “tipo”. Infine, anche i rinforzi di gennaio, in tanti casi, si sono rivelati poco soddisfacenti e sono stati inseriti in un gruppo composto da una parte da giocatori storici e dall’altra da innesti estivi più o meno bocciati dopo la prima parte di campionato. In tutto ciò, è cambiato anche l’allenatore in quel periodo, destabilizzando completamente tutto l’ambiente. Ricostruire tutto non è semplice”.

Quanto è stato penalizzante il cambio di mister (Di Francesco-Malesani, ndr)?
“Il cambio è stato deleterio. Malesani non è riuscito a calarsi nella realtà “Sassuolo” e ha gestito un gruppo che probabilmente non conosceva e di cui non si era mai interessato prima di arrivare. L’allenatore veronese è stato preso poi come seconda scelta, quando Inzaghi è stato blindato dal Milan, e anche questo può dare l’idea della determinazione con cui può aver iniziato la sua avventura neroverde. Una svolta era necessaria, ma è stata fatta nel momento sbagliato (durante il mercato di gennaio) con la persona sbagliata ed è durata troppo”.

Dulcis in fundo, la notizia più bella della settimana. Floro Flores, papà di tre figli, ha chiesto di adottare Francesco Carmine, il neonato abbandonato nella stazione della Circumvesuviana di Baiano, lo scorso 16 maggio.
“Floro Flores è molto legato alla sua famiglia e ai suoi bambini. Questo gesto conferma la sua grande sensibilità e la sua umanità”.

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