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Bologna

A tu per tu con Giulia Di Camillo – 28 mar

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“Giada ed io giochiamo a calcio da circa 17 anni, sono tanti, sicuramente non troppi. Abbiamo il sogno di portare il nostro Chieti in serie A insieme alle nostre compagne, e sono convinta che siamo sulla giusta strada. Una volta approdate in serie A, l’appetito verrà mangiando e magari chissà, potrò tornare a vestire la maglia della Nazionale. E lei con me. – ci confida Giulia Di Camillo, calciatrice del Chieti Femminile – Per quanto concerne la vita extra-calcistica amiamo nutrirci di calcio a 360 gradi, Giada scrive tanto, io parlo tanto. Ci compensiamo. Entrambe studiamo, siamo prossime alla laurea e insieme abbiamo iniziato a condividere varie esperienze televisive e radiofoniche. Siamo giovani e dobbiamo fare ancora tanta esperienza, ma sicuramente adesso l’imperativo è divertirci, sempre con professionalità, e ci stiamo riuscendo”.

 

Tu e Giada, calciatrici del Chieti Femminile, in questo periodo siete sulla cresta dell’onda. Siete state ospiti nella trasmissione Sky “Speciale Calciomercato”, condotta da Alessandro Bonan e con la presenza fissa di Gianluca Di Marzio e, sul portale di Di Marzio, avete creato la rubrica  “Donne nel pallone”.

“La rubrica “Donne nel Pallone” sul sito gianlucadimarzio.com è un’idea che invece di rimanere in un “cassetto” è stata concretizzata e cerca di dare una panoramica più curiosa del calcio femminile italiano e non. Gianluca Di Marzio è stato subito contento di condividere con me e mia sorella Giada questa metà del calcio, per molti ancora sconosciuta. La rubrica racconta storie, a volte diventa teatro di interviste doppie, svela notizie esclusive, insomma “Donne nel Pallone” punta sull’originalità, e fino ad ora soprattutto grazie al nostro “maestro” Gianluca Di Marzio, ci stiamo riuscendo”. 

Raccontaci la vostra trafila calcistica …

“Io avevo 14 anni, Giada 15. Siamo approdate all’Ariete Calcio, compagine di Serie B. Poi siamo andate due anni a Perugia in A2, e successivamente due anni a Siena sempre in A2. È proprio a Siena che abbiamo conquistato una grande vittoria, la promozione in serie A. Campionato mai fatto perché il Siena Calcio Femminile ha dichiarato fallimento nella stagione successiva. Dopo questa “batosta” ci siamo armate di coraggio e abbiamo deciso di tornare a Chieti. Nella nostra città. Per inseguire la serie A. Ancora una volta insieme. Con il Chieti siamo in serie B, anche se fino alla stagione precedente il Campionato prendeva il nome di A2. La riforma ha cambiato solo il nome del Campionato, ma è lo stesso! Entrambe, sia io che Giada, abbiamo avuto varie convocazioni con le Nazionali Giovanili U17 e U19”.


Il mister del Chieti è vostro padre. Pro e contro? 

“Sono contenta di essere allenata da mio padre. Soprattutto perché è molto preparato e studia sempre per migliorarsi. Tra i pro sicuramente metto l’entusiasmo di esultare insieme a lui, lavorarci insieme e avere la sua fiducia. Perché un papà non può non avere fiducia della propria figlia. Tra i contro metto l’essere sempre sotto pressione, è molto esigente. Pretende molto da me. Anche da Giada ovviamente”.

 Un mister che sogneresti di avere?

“Mi piacerebbe essere allenata da Marcello Lippi. Durante un ritiro con la Nazionale U19 è venuto a farci visita. Ci ha parlato. Mi ha letteralmente conquistata quando ci ha raccontato del bel rapporto che instaura con la squadra che allena. Credo sia fondamentale l’intesa tra Mister e giocatori. Un’arma vincente”.

Cos’è il calcio per te? 

Il calcio è il mio stile di vita. Il mio pane quotidiano. Ringrazio mio padre, perché senza di lui, forse, non mi sarei mai avvicinata a questo sport. E poi, un famoso spot dice che il calcio è di chi lo ama, quindi è anche mio”.

Sei ferrata a tutto tondo sul mondo del calcio, parliamo del Bologna. Gianni Morandi, dopo aver assistito alla vittoria dei rossoblù sul Cagliari, si è sfogato su Facebook: “Sabato c’è stata una contestazione nei confronti del presidente Guaraldi e di tutta la dirigenza della squadra. Circa duemila tifosi a gridare fuori dal Bologna, coro indirizzato anche verso di me. Posso rispondere che, quando la squadra si salverà, e di questo sono sicuro, mi dimetterò dalla carica di presidente onorario”.

“Le contestazioni dei tifosi non sono ne giuste, ne sbagliate. Fanno parte della realtà calcistica e a volte fanno anche bene alla società. Bologna è una città che tiene molto al calcio e soprattutto i tifosi vogliono che la loro squadra resti in Serie A. Adesso molti vedono Guaraldi e tutta la dirigenza come nemici, alcuni criticano anche Morandi. Il mio consiglio è quello di usare tutta la voce per tifare la squadra, non lasciarla mai e crederci. Il Bologna ha tutte le carte per potersi salvare. E i tifosi lo sanno”

Mercoledì la pesante sconfitta col Chievo, ma non dimentichiamo la vittoria importantissima per il morale, ma soprattutto per la classifica, grazie al rigore realizzato al 78′ da Christodoulopoulos, domenica scorso con il Cagliari. Queste le statistiche del confronto:

BOL                             CAG

46.6% possesso palla 53.4% 
1             gol                        0

1             gol in area            0

0             gol da fuori area   0

3              tiri respinti            4

0          pali e traverse         0

4           fuorigioco               1

7             corner                  6

30          cross                   17

356        passaggi             428

254     passaggi utili          306

17         contrasti                  16

12       contrasti vinti             12

 2         ammonizioni              3 

 0          espulsioni                 1 

“Una partita fondamentale per entrambe le squadre. Il Bologna ha avuto la meglio e sinceramente lo ha anche meritato. La compagine rossoblù ha messo tutto: intensità, ritmo e tanto tanto cuore. In un clima che non era dei più calmi. Anzi, non lo era per niente. 
Dalle statistiche si nota un maggiore possesso palla da parte del Cagliari, ma nel calcio vince chi concretizza più occasioni. E soprattutto in questo sport viene premiata l’audacia, chi ci prova al massimo. Il Bologna segna una rete. Il Cagliari non fa goal. E le partite le vince chi mette la palla dentro”.

Ballardini ha il merito di aver rigenerato Lazaros, ma per il resto c’è ancora da migliorare, e parecchio. Fossi al posto del tecnico rossoblù, quali modulo attueresti e quale sarebbe il tuo 11 ideale?

 “Adesso è molto importante la serenità della squadra. Saranno partite difficili, ognuna di esse può essere considerata una finale. La rosa non è delle migliori, ma lavorando bene può ottenere risultati positivi in questo finale di stagione. Modulo 4-3-1-2 : Curci; Sorensen Natali Antonsson Morleo; Perez, Krhin Pazienza; Konè; Cristaldo Bianchi. Possibili alternative: difesa (Garics al posto di Sorensen ), centrocampo (Lazaros al posto di Konè ), attacco (Acquafresca al posto di Cristaldo)”. 

Prima di Bologna-Cagliari, ai microfoni Sky, Garics: “Sarà una gara difficile, ma sono state dette troppe parole. Siamo in una situazione delicata, quanto fatto finora non basta. Oggi serve la vittoria, possiamo riscattarci perché vogliamo restare in Serie A. Abbiamo due mesi decisivi di fronte a noi, vogliamo dimostrare di meritare la permanenza nella massima serie. Faccio da portavoce della squadra, da ora in poi non parlerà più nessuno fino al termine della stagione. Saremo in silenzio stampa, per noi parleranno il campo e i risultati”. Condividi questa scelta societaria?

“È una scelta. Non è giusta, ma nemmeno sbagliata. Sono due mesi decisivi per il Bologna, magari in questo caso fare meno parole e più fatti potrebbe essere un’arma vincente. La squadra come ho già detto deve essere serena, solo così può riscattarsi”.

Si fa sempre più vicina l’ipotesi di trasferimento del centrocampista classe ’98, Julian Baumgartner, dall’Fk Senica al Bologna…

“Lo conosco grazie a Gianluca Di Marzio. Essendo costantemente a leggere il suo sito ho potuto percepire che il centrocampista slovacco sia tecnicamente che tatticamente è molto interessante. Era addirittura nel mirino della Juventus, quindi sicuramente ha delle buone doti. E non dimentichiamo che è un classe 1998, quindi può crescere ancora tantissimo”.

Quali sono, a tuo avviso, le squadre più accreditate per la retrocessione in  B? 

Sassuolo, Catania e Livorno. 

Dulcis in fundo, tante emozioni e gol nel “Clasico” Real Madrid- Barcellona. Resterà solo un sogno o si potranno, in futuro, vedere anche in Italia? 

“In Italia vedremo spettacoli di quel livello quando torneremo a far giocare a calcio i nostri giovani. Adesso si punta molto sulla fisicità, troppo. Stare bene fisicamente è importante, ma quello che può darti la tecnica è un qualcosa di impressionante. Ormai qui in Italia improntiamo quasi tutto sulla quantità, tralasciando spesso la qualità. Dovrebbe essere il contrario. Più classe e meno sportellate. Più gioco e meno lanci lunghi. Possiamo arrivare ai livelli della Spagna, ma per arrivarci dobbiamo agire innanzitutto sui settori giovanili. Sono loro il futuro. In Italia abbiamo tanti talenti, facciamoli crescere”.

 

Vi lasciamo con una bellissima galleria di immagini di Giulia Di Camillo

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