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Bologna

Alé Bulåggna – Fra Mudèst, an dvinté mai priòur

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. La frase di oggi ci ammonisce dall’essere troppo modesti e timidi

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Il dialetto (bolognese o meno) è sempre pronto ad attaccare il forte ed il potente essendo fondamentalmente la voce della parte più povera della popolazione. Solitamente quando si pensa a qualcuno che faccia il gradasso e cerchi di sembrare migliore di quanto è realmente, all’interno del nostro dialetto si parla di un ricco.

Ovviamente non è sempre vero, e chiunque può rivelarsi altezzoso e troppo pieno di sé. Così come vi sono eccezioni al fatto che le persone scarsamente modeste siano anche ricche o comunque agiate economicamente, anche il dialetto ci ricorda che non sempre mantenere un “basso profilo”, porti un vantaggio. A volte bisogna saper osare.

Fra Mudèst, an dvinté mai priòur

La frase che ripeschiamo oggi in italiano si traduce come “Frate Modesto non divenne mai Priore”, una chiara metafora ecclesiastica per dire che l’eccessiva modestia può frenare il successo, perché chi si atteggia troppo da modesto, può perdere delle occasioni.

Spostiamoci come sempre all’interno del Dall’Ara ed analizziamo la frase. Come si cala questo detto sul Bologna F.C. 1909? Quando una squadra ha paura e non rischia, spesso potrebbe non ottenere i risultati sperati. L’arrivo di Mihajlovic ad inizio 2019 ce lo ha insegnato: i giocatori non devono avere paura, ma essere intraprendenti e fidarsi di loro stessi… in poche parole “Fra Mudèst, an dvinté mai priòur”.

I calciatori che fanno giocate scolastiche, che si trattengono ed hanno paura di osare, non faranno mai risultati importanti in Serie A (e non solo), perché se è vero che così potrebbero evitare errori, è anche vero che come ben sa il petroniano forbito, “Fra Mudèst, an dvinté mai priòur”. Quando vediamo un giocatore del BFC in difficoltà, ancora di più se è giovane, ricordiamogli sempre che è giusto tenere i piedi per terra, ma anche che “Fra Mudèst, an dvinté mai priòur”!

Ed allo stesso modo, questa frase la ricordi la dirigenza, perché senza osare qualcosa e spendere un pizzico in più potrebbe non arrivare mai il salto di qualità, visto che “Fra Mudèst, an dvinté mai priòur”.

Se vi piace il dialetto e siete curiosi di conoscere altri modi di dire, non perdete le altre puntate di Alé Bulåggna.

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