Bologna FCEuropa League
Allo Stadio Balaídos pioggia mista a commozione
Contro il Celta Vigo, la grinta e personalità del Bologna nel completare la remuntada è stata un piacere per gli occhi, ma soprattutto per il cuore.
Scendeva la pioggia ieri al Estadio Balaídos, una pioggia così fitta che ad un certo punto è stato impossibile stabilire se sotto quelle pesanti gocce non si nascondesse anche qualche lacrima di commozione.
Alle undici di ieri notte, il Bologna ha vinto contro il Celta Vigo 2-1, regalando una meravigliosa vittoria ai tifosi rossoblù presenti nella città galiziana e lo ha fatto con una prestazione da applausi.
Celta Vigo-Bologna: un gioco che delizia e commuove
Ormai si può dire con certezza: vedere il Bologna giocare è un piacere per gli occhi e… per il cuore. È impossibile non emozionarsi davanti alla foga di Castro e Rowe, alla lucidità di Pobega e di un super Moro che dopo tanti anni sotto le Due Torri sta ottenendo ciò che merita.
E poi… la voglia di incidere di Bernardeschi che, alle volte fa mettere le mani nei capelli, alle volte invece fa saltare di gioia e urlare di felicità.
Poi certo, qualche nome è stato tirato dopo che, in un dominio assoluto del pallone dei felsinei, al primo tentativo avversario arriva in porta… Zaragoza (quando si dice gli scherzi del destino).
I rossoblù hanno dominato anche senza “certezze”
Tuttavia, c’è poco da girarci attorno, a Vigo il Bologna ha dominato il Celta. Lo stesso Celta che qualche giorno fa ha battuto il Real Madrid al Bernabeu. Ha vinto senza certezze come Skorupski, Freuler, Lucumi e lasciando fino all’ultimo Ferguson e Odgaard in panchina.
È un Bologna che ha vinto creando movimento, sbagliando gol facili con Castro e Rowe, ma non le linee di gioco. Recuperando un’infinità di palloni sulla trequarti e insistendo fino a trovare il pareggio su rigore dopo l’annullamento del gol di Pobega per un fuorigioco di un’unghia di Bernardeschi. Ed è lo stesso numero 10 che poi ha trovato la grinta necessaria di chiudere la gara con la doppietta al 74’.
Celta Vigo-Bologna 1-2 (© Bologna FC 1909)
Un gruppo incredibile, guidato da un allenatore altrettanto incredibile
I rossoblù non hanno paura di nessuno e affrontano ogni squadra a testa alta. Qualche scivolone, è ovvio, c’è stato e ci sarà. Giocare ogni 72 ore richiede forze incredibili e forse, una rosa lunga il doppio. A questo Bologna si può rimproverare poco anche nelle giornate più complicate e storte, dove il pallone non entra neanche con le mani.
E se ora i rossoblù giocano così, il merito è di una grande società che ha costruito negli ultimi anni un gruppo formidabile. In primis, Vincenzo Italiano: ieri in conferenza ha detto che non poteva chiedere miglior regalo per il suo compleanno se non la vittoria. Ma la verità, è che il presente più bello lo ha regalato lui al Bologna.
Fonte: Ivan Zazzaroni – Stadio
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