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Bologna

Amarcord – 17 febbraio 2002, il Bologna di Guidolin e il sogno Champions

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Prosegue il sogno rossoblù. La squadra che sta stupendo l’Italia intera (e non solo) non si ferma neanche in occasione del match interno contro la Dea, colpita e affondata grazie alla rete di Ferguson nel finale. E adesso, per continuare a coltivare le ambizioni europee, mette nel mirino una nuova avversaria: l’Udinese.

E se i rossoblù stanno vivendo un torneo sulle ali dell’entusiasmo, stessa cosa non può dirsi per i bianconeri, protagonisti di un cammino decisamente al di sotto delle aspettative. Il confronto è quasi impietoso: 31 i punti dei felsinei, più del doppio rispetto ai soli 14 dei friulani, peraltro frutto di una gran serie di pareggi e di un’unica vittoria, centrata grazie allo 0-1 in casa milanista ormai quasi due mesi fa. I padroni di casa sono quindi costretti a rincorrere punti preziosissimi in ottica salvezza, col Cagliari posto appena una lunghezza sotto, mentre gli ospiti non vogliono sprecare l’occasione di consolidare la propria ottima posizione.

Per il nostro episodio di Amarcord, abbiamo scelto di riportarvi a più di vent’anni fa, quando i ragazzi allora allenati da Guidolin sbancavano il Friuli grazie alla rete decisiva dell’argentino Cruz.

Il 2001 delle due squadre

Ottima la stagione ’01-‘02 dei rossoblù. Complice anche il campionato estremamente combattuto ed equilibrato, infatti, al termine del girone d’andata ai felsinei bastano “solo” 27 punti per proiettarsi al sesto posto in classifica, a sole quattro lunghezze dalla Juventus quarta. Il girone di ritorno, invece, si apre con una vittoria, due pareggi e la sconfitta di Parma, a cui però fa seguito la splendida vittoria al Dall’Ara contro l’Inter, immediatamente prima del match contro i friulani, con la Champions che sembra davvero esser lì a portata di mano.

Non male anche l’annata bianconera. Nonostante il tragicomico esonero di Hodgson e l’arrivo (non troppo fortunato) di Ventura, i 21 punti racimolati al giro di boa permettono alla squadra di issarsi su un tranquillo decimo posto, anche se come detto le distanze sono corte e tutto può cambiare da un momento all’altro. Dopo un periodo di flessione, le due vittorie con Chievo e Milan ridanno un piccolo slancio ai padroni di casa, decisi nel portare a casa punti importanti contro il Bologna.

Le formazioni

Ventura schiera i suoi con un 3-5-2 dove a protezione di De Sanctis agiscono Manfredini, Kroldrup e Scarlato; i quinti sono Pieri e Martinez, con Helguera, Pizarro e Pinzi a far diga a centrocampo; in attacco, spazio al tandem Muzzi-Iaquinta.

Guidolin risponde con un più dinamico 3-4-1-2, a cui dinanzi a Pagliuca viene schierato il trio FalconeCastelliniZaccardo; quindi, Brighi e Olive sono gli interni in mediana, con Tarantino e Nervo ai lati; davanti, Pecchia ha il compito di inventare alle spalle di Cruz e Zauli.

La partita

Sono gli ospiti ad aprire le danze, dando subito l’impressione di essere più in partita degli avversari: siamo infatti solo al 7’ quando, su rimpallo da corner, il sinistro di Castellini viene deviato sul fondo da Scarlato.

Al 12’, Nervo effettua una buona percussione sulla destra e in qualche modo riesce a scaricare su Cruz; l’argentino controlla, si gira e fa partire un diagonale debolissimo, su cui però la mancata deviazione di Pecchia inganna De Sanctis, permettendo al pallone di insaccarsi lentamente all’angolino: 1-0, Bologna in vantaggio e quarto goal del numero 9 in campionato.

Prova a rispondere l’Udinese, approfittando dell’errore di Falcone in disimpegno, ma Muzzi si fa ipnotizzare da un ottimo Pagliuca in uscita. Tre minuti dopo, su calcio di punizione, proteste per una mano sospetta di Olive, ma Paparesta fa continuare.

Sempre su punizione, poco più tardi, ci riprova il colombiano Martinez, con Pagliuca chiamato a superarsi con i piedi, mentre i due tentativi del capitano friulano Muzzi – entrambi nel finale di primo tempo – non impensieriscono particolarmente il portiere felsineo.

La ripresa si apre con una bella conclusione, al 9’, da parte di Zauli, che però si spegne alla destra di De Sanctis. Cruz sfiora il raddoppio e la seconda gioia personale poco tempo dopo, con un’ottima girata di testa su cross di Nervo che esce di centimetri.

Provando a ravvivare in qualche modo l’attacco dei suoi, Ventura inserisce Di Michele, ma anche la maggior verve dell’attaccante ex Salernitana risulta poi vana sottoporta, con la retroguardia ospite che tiene abilmente per tutti i minuti a venire, rischiando solo in una combinazione tra l’italiano e l’altro sub Nomvethe.

La gara scorre senza particolari emozioni sino all’86’, quando i rossoblù rimangono in dieci per l’espulsione rimediata da Nervo, protagonista di un’ottima partita ma costretto al doppio giallo. Negli ultimissimi istanti, un buon guizzo del neo-entrato Jorgensen mette in apprensione Pagliuca, ma evitato anche questo ultimo pericolo può giungere finalmente il triplice fischio di Paparesta. Il Bologna vince, convince e – soprattutto – si proietta temporaneamente ad un incredibile quarto posto, in coabitazione con il Chievo.

Gli esiti della stagione

Sarà solo l’ultimissima, maledetta partita a non permettere ai rossoblù di staccare il pass per la Champions, quella incredibile contro il Brescia che – al contrario – permetterà proprio alle Rondinelle di Mazzone di salvarsi.

Ad ogni modo, alla trentaquattresima giornata arriverà un onorevolissimo settimo posto, con qualificazione per l’Intertoto annessa. L’Udinese, invece, si salverà per il rotto della cuffia, piazzandosi quattordicesimo a quota 40 punti, appena una lunghezza sopra al Verona quartultimo.

 

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