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Amarcord – 22 agosto 2021, Bologna-Salernitana 3-2

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bolognafc.it

Sarà impegnato ancora una volta fuori, il Bologna di Motta. Seconda trasferta di fila per i ragazzi in rossoblù, dopo la dura e controversa gara di Lecce, che ha lasciato sicuramente più di qualche strascico. Ma che non può – e non deve – alterare il focus europeo, un percorso che rimane assolutamente alla portata di Ferguson e compagni, supportato da un ambiente che non ha mai smesso di crederci.

La Salernitana, dal canto suo, non versa in ottime acque. La classifica recita solo otto punti e una posizione da fanalino di coda, con la vittoria sulla Lazio che non è bastata a scacciare i fantasmi, tornati puntualmente a ripresentarsi in occasione della debacle contro la Fiorentina.

In attesa di sapere come andrà domenica (appuntamento ore 18), ripercorriamo un frammento del passato con il nostro episodio di Amarcord, oggi incentrato sulla sfida andata in scena al Dall’Ara nella primissima giornata del campionato 2021-2022, quando il Bologna si impose per 3-2 grazie al goal di Arnautovic e alla doppietta di De Silvestri.

L’estate delle due squadre

La Salernitana si appresta a disputare il suo terzo campionato di Serie A, il primo dopo ventitré anni, a seguito del secondo posto conquistato l’anno prima in B. A capo della squadra viene confermato Castori, che qualche anno prima aveva firmato il miracolo Carpi. Lotito, non potendo mantenersi alla guida in quanto già proprietario della Lazio, decide di cedere il club dando via ad un periodo ricco di incertezze, che si concluderà solo a poche ore dal termine finale, il 31 dicembre, con l’acquisto da parte di Iervolino.

I primi ingressi del nuovo corso sono quelli di Obi e Strandberg. Arrivano quindi Fiorillo, Kechrida, Ruggeri e Zortea in prestito dall’Atalanta, e ancora Gagliolo, Ranieri e Coulibaly. Completano Kastanos, Bonazzoli, Gondo e infine Simy. Colpo di coda sensazionalistico, a mercato chiuso, l’ingaggio di Ribery.

Il Bologna, invece, viene dal dodicesimo posto finale della passata stagione, chiusa con un rendimento abbastanza costante, capace di rilanciare con buone aspettative l’annata ’21-’22. Vengono ingaggiati Bonifazi e qualche giorno dopo Van Hooijdonk, quindi Bardi, Barrow e Soumaoro. Il grande colpo di luglio si chiama Marko Arnautovic, mentre l’ultimo – a poche ore dal gong finale – Arthur Theate. Salutano invece Da Costa, Danilo e Palacio, in qualità di svincolati, e in un secondo momento anche Ravaglia, Juwara, Poli e Baldursson. A pochi minuti dalla chiusura ufficiale delle trattative, infine, arriva la cessione di Tomiyasu all’Arsenal, per la cifra record di 20 milioni di euro.

Le formazioni

Castori schiera i suoi con un 5-3-2, la cui (folta) linea difensiva conta della presenza di Ruggeri, Jaroszynski, Gyomber, Strandberg e Kechrida a protezione di Fiorillo; la linea mediana è composta invece dai due Coulibaly (Mamadou e Lassana) più Capezzi, mentre l’attacco è retto dalla coppia Djuric-Bonazzoli. 

Mihajlovic risponde con un 4-2-3-1 in cui figurano Hickey, Bonifazi, Medel e De Silvestri davanti a Skorupski; quindi Dominguez e Schouten a centrocampo, col compito di supportare il tridente offensivo composto da Barrow, Soriano e Orsolini; unica punta: Marko Arnautovic.

La partita

La prima occasione pericolosa la costruisce, da palla inattiva, la Salernitana: siamo al 19’; calcio di punizione dalla trequarti affidato a Bonazzoli, che trova la deviazione della barriera rossoblù: Skorupski è preso in controtempo, ma si fa trovare attento, riuscendo abilmente a respingere in angolo.

I padroni di casa rispondono dopo una decina di minuti: Soriano tenta la percussione per vie centrali servendo Arnautovic, che controlla, si gira e cerca il sinistro; Strandberg intercetta ma con il braccio: è secondo giallo ed espulsione per il norvegese, con la partita subito segnata da un episodio fondamentale. Sul corner appena successivo, Dominguez sfiora lo specchio su colpo di testa, rimandando l’appuntamento col goal dei suoi. Il primo tempo si chiude così, sullo 0-0, senza particolari sussulti.

La ripresa, invece, promette tutt’altro spettacolo: e tali promesse verranno mantenute. Siamo appena al 50’ quando la Salernitana conquista un calcio di rigore: manata di Soriano su Djuric, rivista al VAR da Rapuano e colpevole del penalty, oltre che del rosso al capitano. Dagli undici metri va Bonazzoli, che trasforma: 0-1 e Dall’Ara gelato.

Tuttavia, passano solo otto minuti e il Bologna la rimette in piedi: calcio d’angolo di Sansone battuto lungo sul secondo palo che trova la deviazione di De Silvestri; all’inizio Belec sembra respingere, ma poi la Goal Line Technology conferma all’arbitro che la palla è entrata: 1-1.

Sembra essere improvvisamente un altro Bologna, più reattivo, galvanizzato dalla rete del pareggio. E 120 secondi dopo è Arnautovic a sfiorare il goal, con un bel movimento la cui conclusione si spegne però debole tra le braccia di Belec. Ma neanche il tempo di riprovarci, e i padroni di casa subiscono il nuovo vantaggio granata: Ruggeri gode di ampie praterie sulla sinistra, e nulla gli nega di mettere in mezzo un pallone su cui – complice anche una deviazione – riesce a intervenire Mamadou Coulibaly; Skorupski fa il massimo sul colpo di testa del centrocampista senegalese, ma nulla può sulla sua conclusione a giro di qualche secondo dopo: mancano venti minuti alla fine e la Salernitana è di nuovo avanti.

Quando tutto sembra perso, però, esce fuori il cuore rossoblù (e la qualità di Marko Arnautovic): Vignato serve centralmente Schouten che – di prima intenzione – gira sull’austriaco; al 9 servono un paio di tocchi per spostarsi la palla sul destro e freddare Belec, che sul suo destro a fil di palo non può nulla: siamo al 74’ ed il risultato è di 2-2.

Tuttavia, la copertina del match è destinata ad esser presa da lui, l’uomo che non ti aspetti, Lorenzo De Silvestri. Perché circa due minuti più tardi, col Bologna che progressivamente sta alzando sempre più la pressione, su corner dalla destra impatta ancora il numero 29: questa volta, però, non c’è bisogno di tecnologia. La rete si gonfia ed è ben visibile da tutti i settori dello stadio, che esplode in un boato liberatorio. È anche quella che deciderà la partita, e che consegnerà i primi tre punti alla squadra di Mihajlovic.

Non basta neanche l’espulsione di Schouten a rovinare la festa, Lollo corre sotto la curva e questa resta l’immagine della domenica rossoblù. Per la Salernitana, invece, resta qualche rimpianto, ma anche una gara giocata battagliando fino all’ultimo. L’arbitro fischia la fine: 3-2 e vittoria per il Bologna, con il mese di agosto che si apre alla grandissima.

 

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