Amarcord – Il Bologna e il numero 8

La maglia numero 8 per un tifoso del Bologna non è una maglia qualsiasi, è una casacca che si porta dietro una storia importante, ricca di emozioni forti e ben radicate. Forse non si può dire che porti con sé aspettative particolari, ma di certo porta una responsabilità. Per quanto ci riguarda è una maglia che merita una divagazione del nostro Amarcord, perchè si porta appresso delle storie rossolù, alcune decisamente importanti.

Il numero 8: simbologia e caratteristiche

Il numero 8 ha un numero impressionante di caratteristiche differenti a livello matematico e non solo. Ad esempio, si trova all’interno della successione di Fibonacci che è uno schema ritrovabile in natura dal microscopico al macroscopico.

Nei Tarocchi, il numero 8 rappresenta la Giustizia ed è un numero ritenuto importante a livello spirituale un po’ in tutte le culture mondiali. Ritenuto infatti il numero dell’equilibrio cosmico, ruotato di 45 gradi è anche il simbolo dell’infinito.

Ma non solo. L’ottagono è la forma dei templi buddisti, l’ottavo giorno nella cristianità rappresenta la trasfigurazione e annuncia l’eternità, le otto forze della natura solo il risultato dell’interazione cosmica di Ying e Yang.

Insomma, l’8 è un numero importante, che si porta dietro simbologie cariche di significato, come un po’ più prosaicamente è ricco di significati quell’otto in campo verde che vedete sotto, maglia raccontata anche in un nostro approfondimento sulla storia delle maglie del Bologna.

Il numero 8 sulle maglie del Bologna

Nella numerazione classica del calcio l’8 era il numero della mezzala destra o del centrocampista centrale. Va da sé che in passato questo numero sia stato indossato alternativamente da chi fosse schierato in quel ruolo.

In rossoblù quindi, quel numero è passato alternativamente sulle spalle, ad esempio, di calciatori come Mario Della Valle e Gino Cappello, come Helmut Haller ed Eraldo Pecci, come Adelmo Paris o Pierino Ghetti.

Poi sono arrivati i numeri personalizzati e come tutti gli altri anche l’8 è diventato prerogativa di un dato giocatore nell’arco della stagione. Giocatori come Nicola Mingazzini, Leonardo Colucci, Nicolas Dominguez e Saphir Taider, per fare quattro nomi del recente o recentissimo passato.

Chiaramente, è un numero che chiunque può scegliere ed è stato indossato da tantissimi calciatori. Se pensate che nella lista che abbiamo fatto sopra manchino alcuni nomi fondamentali non sbagliate. Adesso ci arriviamo.

Kals Ingesson (fonte immagine: pagina Facebook del Bologna FC 1909)

Cristiano Doni, Riccardo Orsolini e Klas Ingesson

Il numero 8 è finito sulla schiena anche di giocatori particolari. Nel momento in cui scriviamo, una delle bandiere rossoblù è certamente Riccardo Orsolini. L’attaccante ascolano è arrivato a Bologna nel 2018 e come primo numero ha scelto proprio l’8. Nonostante poi abbia legato il proprio cognome con il numero 7 del Bologna, non si può dimenticare che ha iniziato con una maglia differente, una maglia pesante.

Così come non si può dimenticare che nella stagione 1994/95, il numero 8 felsineo è stato (anche) sulle spalle di Cristiano Doni. Il giocatore che poi legherà il suo nome a quello dell’Atalanta, diventandone una bandiera, vanta un piccolo record anche con la maglia rossoblù. Un record che ce lo ha fatto definire come un vero e proprio Talismano Rossoblù, record che prese le mosse proprio da quella stagione.

C’è poi Klas Ingesson. Indimenticato ed indimenticabile torre svedese del Bologna di fine anni ’90. Nella mente di chi scrive, e non me ne vogliano tutti gli altri, il numero 8 rossoblù ha in realtà solo due grandi alfieri nel passato. Uno è proprio Ingesson, l’altro non è solo un numero 8, l’altro è IL numero 8: l’altro è ovviamente Giacomo Bulgarelli.

La gigantografia della maglia di Bulgarelli nella Curva a lui dedicata

Di 8 in 8: da Bulgarelli a Freuler

Per qualche anno una maglia gigante è stata ai piedi della Curva Nord del Dall’Ara, quella ora dedicata proprio a lui, Giacomo Bulgarelli. Inutile dire che, in quanto bandiera assoluta del Bologna, Bulgarelli è e sarà per sempre il numero 8 rossoblù per eccellenza.

Il calciatore col maggior numero di presenze ufficiali nella storia del club, 486, bolognese di Medicina, restò tutta la vita in rossoblù. Abnegazione, intelligenza, tecnica, umiltà, tutte caratteristiche che Giacomino impresse a fuoco in quel numero, già così pregno di significati a livello numerologico.

Qualità che, chi scrive, ha rivisto in Klas Ingesson, sebbene in forme differenti. E che, ancora in maniera differente perché ogni persona è diversa dalle altre, ha rivisto nel nostro ultimo numero 8: Remo Freuler.

Non ci sentiamo di esagerare nel dire che Remo Freuler è in tutto e per tutto il degno erede dei grandi numeri 8 rossoblù del passato. Gasperini all’Atalanta, Motta e Italiano al Bologna lo hanno sempre tenuto come uno dei punti di riferimento per le loro formazioni. Non è un caso.

La sua intelligenza tattica non è seconda a quella dei grandi top player che interpretano il suo ruolo. La sua serietà, umiltà e abnegazione sono senza dubbio degne del pesante paragone che abbiamo azzardato. Gli manca solo il gol, quello in effetti era più nelle corde di Bulgarelli e Ingesson. Ci sentiamo di potergli perdonare questo “difetto”.

Quindi, lunga vita a Remo Freuler in rossoblù. E se possiamo essere certi che Giacomino resterà sempre il nostro numero 8 per eccellenza, lo svizzero può comunque entrare nella storia del Bologna come uno dei suoi migliori eredi.

Bulgarelli, Ingesson e Freuler a oggi sono i mei tre numeri 8 preferiti della storia del Bologna; quali sono i vostri?

Remo Freuler stagione 2024/25 (© Damiano Fiorentini per 1000 Cuori Rossoblù)

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