Bologna FC
Amarcord – 96 anni fa il 2° Scudetto del Bologna
Lo spareggio tra Bologna e Torino in campo neutro che portò la bandiera rossoblù sul tetto dell’Italia per la seconda volta nella storia
È il 1929, sul finire dell’ultima edizione della Divisione Nazionale a gironi, quando il Bologna vince il suo secondo Scudetto nella storia. È l’alba di una squadra destinata a far tremare il mondo. Ripercorriamo il trionfo di 96 anni fa.
Stagione 1928/29: l’ultima Divisione Nazionale
Correva la stagione 1928/29. Era l’ultima di Divisione Nazionale a due gironi, competizione che l’anno successivo si sarebbe trasformata in Serie A. Due gironi interregionali, composti da 16 squadre ciascuno, le cui vincitrici si sarebbero scontrate nella finale per lo scudetto tra andata e ritorno. A trionfare nei rispettivi gironi furono Torino e Bologna: entrambe indiscutibilmente superiori agli avversari incontrati, supereranno con non molte difficoltà rispettivamente Milan e Juventus. Dunque, l’ultima finale nella storia del campionato italiano veniva disputata tra la squadra granata e il club felsineo.
La finale: Bologna-Torino tra andata e ritorno
Il 23 giugno 1929 al Littoriale di Bologna si gioca la gara d’andata. Il Capitano Giuseppe Dalla Valle e la doppietta di Angiolino Schiavio, chiamato anche Anzlen in dialetto bolognese, portano i rossoblù in cielo. Un perentorio 3-1 sancisce la vittoria del Bologna, che verrà però beffato nella gara d’andata. Una settimana dopo, infatti, cade allo Stadio Filadelfia di Torino, dove la rete di Libonatti rimanda tutti alla “bella”.
Amarcord: il 7 luglio di 96 anni fa il Bologna vince il suo secondo Scudetto
È il 7 luglio di 96 anni fa, quando allo Stadio Nazionale di Roma, al cospetto del Duce, Bologna e Torino scendono in campo neutro per giocarsi il tutto e per tutto. Dopo un primo tempo a reti inviolate, la partita si fa sempre più accesa: per il Bologna vengono espulsi Alfredo Pitto e Giuseppe Martelli, mentre per i granata esce dal campo Antonio Janni. «Le due squadre erano ancora alla pari» – scriveva La Stampa il giorno seguente – «Erano alla pari ed erano stremate. Non erano riuscite a segnare, e, a giudicare dalla fatica che le aveva ridotte sulle ginocchia, non erano in grado di segnare più per merito e virtù propria. L’una squadra giuocava con nove uomini e l’altra era ridotta a dieci elementi. Di tecnica e di ordine sul campo non se ne parlava più da molto e molto tempo».
Gli ultimi minuti di gara vengono giocati a perdifiato, quando all’82′ Angelo Schiavio orchestra l’azione decisiva: Giuseppe Muzzioli scaraventa in porta la palla del trionfo.
Il Bologna della stagione 1928/29 per il secondo Scudetto (© Bologna FC 1909)
Eppure, c’è tempo anche per un ultimo brivido: mancano appena due minuti alla fine della partita, quando il tiro di Baloncieri finisce appena sopra la traversa, tra il sollievo dei tifosi bolognesi. Finalmente i colori rossoblù sono di nuovo sul tetto d’Italia.
Giuseppe Muzzioli (© 1000cuorirossoblù)
Il reclamo del Torino
Tempo dopo, il Torino presenterà richiesta di annullamento dell’incontro per una presunta scorrettezza compiuta dal rossoblù Martelli. Durante l’ultima gara, infatti, dopo lo scontro con Janni che gli era costato l’espulsione, il giocatore era rientrato in campo per il tempo di un’azione, prima che l’arbitro se ne accorgesse e lo allontanasse dal campo. Il reclamo del Torino verrà respinto e il risultato dello spareggio verrà riconfermato.
Amarcord: la tournée del Bologna in Sud America e il “gatto magico”
Dopo la vittoria del secondo Scudetto, il Bologna parte per una lunga tournée in giro per il Sud America. La fama dello “squadrone che tremare il mondo fa” ha già superato i confini dell’Italia. Tutti vogliono veder giocare questo Bologna e dalla segreteria rossoblù vengono programmate 15 partite oltre Oceano. Dal 25 luglio al 14 settembre, con una media di due partite a settimana, i rossoblù giocano una serie di amichevoli a S. Paulo, Buenos Aires, La Plata e tante altre città ancora. Durante la tournée si distinguono soprattutto Mario Gianni, soprannominato “gatto magico” dai tifosi cariocas, e Costantino, portato sugli scudi dalla stampa locale.
La tournée del Bologna (© Comune di Bologna)
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