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Amarcord – Emilio Badini, primo rossoblù in Nazionale azzurra

Emilio Badini, soprannominato Fanfarillo, tra gloria e delusioni: la storia del primo rossoblù che vestì la maglia della Nazionale azzurra

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Amarcord - Emilio Badini (© 1000Cuorirossoblù)
Amarcord - Emilio Badini (© 1000Cuorirossoblù)

Correva l’anno 1920 quando il rosso e il blu, per la prima volta, incontravano l’Azzurro. È ormai mezzogiorno ad Anversa. L’Italia sta affrontando la Norvegia da ormai due ore nella sfida valida per definire secondo e terzo posto ai Giochi Olimpici. Il cronometro scorre implacabile nei tempi supplementari, mentre il punteggio è inchiodato sull’1-1. A fare la differenza è Emilio Badini: primo rossoblù a vestire la maglia della Nazionale e primo cuore bolognese a segnare per l’Italia. In questa puntata di Amarcord, ripercorriamo la sua storia.

Rosario-Bologna: andata senza ritorno

Badini II, fratello minore di Ángel, capostipite di una dinastia di calciatori che indossarono tutti la maglia del Bologna. Nato a Rosario, praticamente il meglio di Santa Fe: la ciudad del fútbol, di Lionel Messi ed Ernesto Guevara, ma soprattutto del Club Atlético Sparta. È nel club a strisce bianco-nere che Emilio cresce calcisticamente. Figlio di una coppia di bolognesi migrati in Sudamerica in cerca di fortuna, non passa molto tempo che Emilio e i suoi fratelli tornano in patria. Fuga o ritorno alle origini, questo non è dato saperlo, certo è che nel 1912 i fratelli Badini entrarono a far parte del progetto del Bologna.

Un club nato pochi anni prima, con l’ambizione di portare in alto il nome della città nel mondo del calcio. La strada era quella giusta, ma lo avrebbero scoperto solo una decina di anni dopo.

Amarcord – Emilio Badini, il primo di una lunga serie

Soprannominato Fanfarillo, Emilio spicca su tutti: la sua fisicità e le sue doti tecniche sono quelle tipiche del Sudamerica, mentre la sua potenza di tiro gli permette di tentare il colpaccio anche da calcio d’angolo. Ogni suo tiro era una sentenza e ben presto se ne accorgerà anche la Nazionale. Badini II è alla suo ottavo anno in rossoblù, ma terminate le prime due stagioni si trova a dover affrontare la sfida messa davanti a tutti i ragazzi italiani della sua età. Emilio parte per il fronte, dove assume il ruolo di Ufficiale dei Bersaglieri nella Grande Guerra. Chiusa la triste parentesi, ritorna in campo, persino più forte di prima.

Emilio Badini (© Wikipedia)

Emilio Badini (© Wikipedia)

Sono quelli i giorni della storica convocazione in maglia azzurra per i Giochi Olimpici di Anversa, nel 1920. È lui il primo calciatore del Bologna nella storia a giocare in Nazionale. Si registrano solo 2 presenze in maglia azzurra, contro Norvegia e Spagna, ma ad Emilio bastano per fare la differenza.

Fanfarillo, il campione che fu

Eppure, come spesso accade nell’epopea calcistica, il destino di Emilio Badini ha in serbo per lui un finale diverso dal lieto fine. Il 26 settembre 1920 la sua carriera incontra un ostacolo, rivelatosi poi insormontabile. Durante un’amichevole disputata a Padova, Emilio si scontra duramente con il terzino Lorenzo Modulo ed esce dal campo zoppicante. La diagnosi parla di una grave lesione al ginocchio, quasi irrimediabile nei lontani anni 20′. Come se non bastasse, l’anno successivo la vita gli presenta il conto, nuovamente: il fratello Angelo si ammala di setticemia e nel giro di poco tempo viene a mancare.

Una carriera stroncata sul più bello, seguita da un debole tentativo di rilancio col le maglie della SPAL poi della Virtus Verona. Un viaggio di andata senza ritorno: Emilio Badini appende le scarpette al chiodo all’età di appena 24 anni, ma riuscendo comunque a lasciare un segno indelebile nella storia rossoblù.

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