Bologna FC
Amarcord – Le cinquine (o manite) della storia del Bologna
Amarcord – Storie di Triplette – Andiamo oltre alle triplette e parliamo delle cinquine (o manite) della storia del Bologna FC 1909
La nostra serie di articoli “Storie di Triplette” che racconta sotto differenti punti di vista la storia del Bologna ripercorrendo questi particolari avvenimenti, oggi si spinge oltre: oggi parliamo di cinquine, o manite come vengono chiamate recentemente. Un modo per raccontare altre storie rossoblù tramite un Amarcord legato al massimo delle reti segnate da un singolo giocatore in una gara del Bologna dal 1909 ad oggi.
Da tripletta a cinquina, passando per le quaterne
Angelo Schiavio è, e probabilmente resterà per sempre, il miglior marcatore del Bologna, ed è anche l’atleta che ha fatto registrare il maggior numero di triplette (22) e di quaterne (4). Altri nove rossoblù hanno segnato un poker, o quaterna se preferite, ma solo Schiavio ne ha segnate più di una.
Giusto per fare capire la difficoltà di segnare quattro reti nella medesima partita, l’ultimo che ci è riuscito con la maglia del Bologna è stato Luca Cecconi (Bologna-Massese 4-0), nella Serie C 1993/94. L’anno prima, era stato Turkyilmaz a farlo (Bologna-Udinese 4-2) nella Serie B 1992/93. Ma in Serie A, il poker, manca dal 1949/50, e fu opera di Istvan Mike Mayer (Bologna-Venezia 6-1).
Ma siamo qui per parlare di cinquine, di manite, non di quaterne/poker. E l’asticella, quindi, sale ancora di più.
Le cinquine (o manite) del Bologna
Dal 1909 ad oggi, e siamo abbastanza certi che questo dato rimarrà tale per parecchio, il Bologna ha visto realizzare cinque gol nella medesima partita solo da quattro giocatori. In ordine cronologico, sono stati Giuseppe Della Valle, Pietro Genovesi, Angelo Schiavio e Istvan Mike Mayer.
Quindi non esiste, e forse mai esisterà, qualcuno che abbia segnato più di una manita con la maglia del Bologna addosso. E tre delle quattro volte che questo è accaduto, è stato prima del 1930. Insomma, quando il calcio era qualcosa di completamente differente da quello moderno.
Divisione Nazionale 1928-29 – Schiavio a segno in Juventus-Bologna (© Wikipedia)
La cinquina di Angelo Schiavio
Questa volta andiamo in ordine sparso, e partiamo da Angelo Schiavio. La sua manita è una delle due arrivate in trasferta, ed è stata realizzata nella gara Reggiana-Bologna del Campionato di Divisione Nazionale del 1928/29. Sarà l’anno del secondo Scudetto, un anno in cui il Bologna si impone nel reggiano con un pesante 3-9.
La apre Schiavio al 6° minuto, e alla mezz’ora i padroni di casa pareggiano. Poi però altre due reti del più grande realizzatore rossoblù intervallate da una rete di Pozzi, fanno chiudere il primo tempo sul 4-1 per gli ospiti.
Nel secondo tempo Pozzi cala la sua doppietta, prima che la Reggiana segni due reti in cinque minuti. Sul risultato di 3-5, Schiavio completa la propria cinquina segnando due reti (66° e 77°) prima che Giuseppe Della Valle e Muzzioli chiudano il conto sul 3-9.
La doppia cinquina del 1922/23
Fa riflettere sul calcio di un tempo e di quanto potesse essere letale il Bologna in quegli anni, il fatto che nel Campionato di Prima Divisione 1922/23 il Bologna realizzò ben due cinquine. Quella stagione pose le basi per qualcosa di grande: l’anno dopo i rossoblù arriveranno in finale e in quella successiva vinceranno il loro primo Scudetto.
Ma veniamo alle cinquine. La prima manita personale della storia del Bologna la fa registrare Giuseppe Della Valle, che non a caso molti critici del passato hanno indicato come uno dei calciatori italiani più forti e completi della storia.
É il 5 novembre 1922 e Milan-Bologna finisce 0-8. Ovviamente il miglior risultato di sempre contro i rossoneri in terra lombarda. Le cinque reti di Della Valle sono accompagnate dalla tripletta di Cesare Alberti (altro grandissimo rossoblù), e la gara rientra in una di quelle in cui due calciatori rossoblù hanno segnato almeno una tripletta a testa.
Ma attenzione: c’è anche un piccolo contenzioso: alcune fonti attribuiscono a Della Valle addirittura sei reti. Sarebbe bello poterlo indicare come il solo ad aver realizzato sei reti in rossoblù, ma purtroppo non è così. Incrociando meglio i dati, utilizzando fonti più affidabili di Wikipedia, le reti risultano cinque.
L’altra cinquina la segna Pietro Genovesi il 25 marzo 1923, nella miglior vittoria di tutta la storia felsinea, quando Bologna-Udinese finisce 14-0. Anche in questo caso, siamo di fronte a una partita in cui vi sono due calciatori bolognesi a segnare almeno una tripletta. Ai cinque di Genovesi, infatti, si sommano i tre di Schiavio. E poi i due di Perin, le reti di Baldi, Pozzi e Rubini e, infine, l’autogol del friulano Schiffo.
Giuseppe Della Valle in una immagine del 1925 (© Wikipedia)
La cinquina di Istvan Mike Mayer
Ungherese di origine austriaca (natali a cui si deve il doppio cognome), Istvan Mike Mayer è purtroppo uno di quei giocatori che oggi pochi tifosi “giovani” del Bologna ricordano, ma che ha fatto la Storia rossoblù, con la esse maiuscola.
Non ebbe la fortuna di vincere qualcosa di prestigioso come altri, ma in un momento storico particolare, a cavallo della Seconda Guerra Mondiale e nell’immediato dopoguerra, fu un attaccante implacabile.
Veloce e tutto sommato agile nonostante la grande potenzia fisica e la mole, Istvan Mike Mayer è il solo attaccante del Bologna ad aver segnato una cinquina dopo gli anni ’30. E il solo ad aver segnato un poker in Serie A con la maglia rossoblù dopo la Seconda Guerra Mondiale. Non è poco.
La sua cinquina arrivò il 6 febbraio 1949, in Bologna-Livorno 6-2. Una delle cinque reti avvenne su rigore, unico dei calciatori rossoblù ad aver avuto nei cinque gol realizzati un calcio dagli undici metri. Assieme a lui per il Bologna segnò Bernicchi, mentre per il Livorno segnò una doppietta Stradella.
Istvan Mike Mayer
Mike Mayer e i figli d’arte… o quasi
Ultima nota di colore: dei sette figli che ebbe Istvan Mike Mayer, due divennero giocatori, ma non di calcio, bensì di football americano. Istvan finita la carriera anche da calciatore e dopo una brevissima parentesi come allenatore, si trasferì negli USA.
Negli States due suoi figli divennero giocatori di football professionisti. Uno di questi è Miklos Mike Mayer, conosciuto come Nick, nato a Bologna nel 1950. Questi, instradato dal padre al calcio, divenne poi kickers (come il fratello Istvan Junior noto come Steve) nella NFL venendo anche convocato al Pro Bowl del 1973. Insomma, un “bolognese austrungarico” in NFL..
I figli di Mike Mayer
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