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Amarcord – Torino:Bologna – 26 nov

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Sabato 28 novembre è in programma la quattordicesima giornata del massimo campionato di calcio. Il Bologna è di scena, al Comunale di Torino, opposto ai granata del Torino.

Le due formazioni si sono incontrate innumerevoli volte tra di loro, le prime gare addirittura quando non esisteva ancora il campionato a girone unico. Per le statistiche vi consiglio di fare capo all’articolo dell’amico Simone Zanetti.

Dopo questo preambolo voglio passare a narrarvi l’ultima partita disputata al Campo Filadelfia tra il “Grande Torino” ed il Bologna.

Domenica 20 marzo 1949 la capolista del campionato ospitava il Bologna che stazionava al centro classifica in posizione neutra, senza possibilità di onori, ma anche senza rischi di grattacapi. Per i quotidiani sportivi dell’epoca la partita si prospettava ricca di reti, o quasi, da parte dei granata di capitan Valentino Mazzola.

Ma non avevano tenuto in considerazione la tattica che l’allenatore rossoblu Anton Cargnelli, ex allenatore del Torino negli anni ’20 e ‘30, avrebbe potuto mettere in pratica.

Infatti fin dalle prime battute dell’incontro apparve chiaro che la tattica degli ospiti era essenzialmente, per non dire esclusivamente, difensiva. Otto degli undici uomini della squadra, erano adibiti a compiti di arginamento e distruzione del gioco. In prima linea non rimanevano che le due ali, Mike e Tatti, ed il centroavanti Cappello, posti di avanscoperta, ma tagliati fuori completamente dal rimanente della compagine, e lasciati quasi a se stessi per puntate offensive che avevano carattere di avventure perditempo.

Una così completa rinuncia alle possibilità di costruzione del gioco, è difficile da immaginare ma, bisogna affermare che per poco il piano ostruzionistico del Bologna non ha avuto successo

Superato il primo quarto d’ora di lavoro duro ed affannoso, gli otto difensori rossoblu cominciarono a prendere animo, i loro interventi presero carattere di energia ed autorevolezza. Gli uomini formavano blocco e lo schieramento diventava uno sbarramento. Più passavano i minuti e più il Torino, ch’era partito forte secondo la sua consuetudine, doveva convincersi che lo sfondare, era cosa difficile nella giornata. Il corridoio entro cui infilarsi o lo spiraglio attraverso al quale piazzare vantaggiosamente un tiro non si presentava che molto raramente agli attaccanti granata. Quando si presentava, era sempre da fuori area o da lontano ed il dinoccolato portiere Glauco Vanz, aveva modo di piazzarsi e parare i tiri con relativa facilità.

Si giungeva all’intervallo, col punteggio in bianco.

Ad inizio della ripresa, la musica non cambiava. Anzi l’assedio del Torino al fortino petroniano si faceva più chiuso e più insistente, ma nessun pallone andava a finire in rete.

A metà della ripresa era la fortuna da una parte e la disdetta dall’altra, a metterci lo zampino. Prima la sorte volse le spalle ai petroniani. Secondo Ricci, anziano ma sempre valido terzino, a seguito di uno strappo muscolare fu confinato all’ala sinistra e la difesa perdette così il suo elemento più esperto ed ordinato. Subito dopo, 56’, riprendendo una punizione tirata da Sarosi, Taiti riusciva a sgusciare alla marcatura di Ballarin, convergeva diagonalmente al centro e, da breve distanza, batteva Bacigalupo. Ma l’arbitro annullava la rete, non si è mai appurato se per fuori gioco o per altri motivi.

Si giungeva così al 70’, quando la fortuna fece capolino sul campo da gioco, purtroppo a favore dei granata.

Un fortissimo tiro, appena dentro l’area di rigore, partito dal piede destro di Valentino Mazzola passò diagonalmente e miracolosamente in mezzo alla ressa di circa una quindicina di uomini ammucchiati nell’area bolognese senza toccare nessuno, incontrando, come primo ostacolo, il fondo della rete difesa da Vanz. I diciottomila spettatori salutarono con un grido di sollievo l’avvenuto vantaggio dei padroni di casa. Il piano del Bologna, che poggiava tutto sull’inviolabilità della propria rete, era fallito. Ai rossoblu, non rimaneva più nulla da fare.

Purtroppo, a seguito della tragedia di Superga, i ragazzi rossoblù non poterono avere la possibilità di rivincita l’anno seguente.

 

I tabellino della partita:

20 marzo 1949

TORINO-BOLOGNA 1-0

Rete: Mazzola 70’.

TORINO: Bacigalupo, Ballarin, Martelli, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti II, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola. – All. Lievesley.

BOLOGNA: Vanz, Ballacci, Ricci, Cingolani, Sarosi, Marchi, Mike, Bernicchi, Cappello, Tacconi, Taiti. – All. Cargnelli.

Arbitro: Camiolo di Milano

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