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Aston Villa-Bologna 1-0: il Bologna da 1 a 10

Sconfitti ma con onore: scopriamo i segreti della gara di Birmingham con le 10 stats chiave

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Copertina rubrica - Il Bologna da 1 a 10 (©: 1000cuorirossoblu)
Il Bologna da 1 a 10 (©: 1000cuorirossoblu)

Il Bologna di Italiano ha perso la prima gara stagionale di Europa League, è vero. Ma ci sono dei veri motivi per sperare in un futuro radioso nella competizione, tutti da scoprire. Per fortuna, ci vengono in aiuto le solite dieci statistiche chiave.

1- Il gol di McGinn

Vede Bologna e si infiamma il centrocampista scozzese. Proprio come in Champions, è lui a mettere il sigillo sulla vittoria dei Lions, che si confermano, nonostante le difficoltà, tra le squadre da battere.

2- I passaggi chiave di Bernardeschi

Il toscano porta un grande apporto alla manovra, specialmente in fase difensiva e di ripartenza. Sarà pure poco lucido in un paio di scelte, ma il suo rischiare la giocata non può dispiacere a nessuno. Anche perché, senza Orso, serve qualcuno che lo faccia. Meglio da esterno, comunque.

Lukasz Skorupski (© Bologna FC 1909)

Lukasz Skorupski (© Bologna FC 1909)

3- I salvataggi di Skorupski

Sempre più Benjamin Button, è Lukasz a tenere a galla i suoi. Inizialmente nel primo tempo, poi in occasione del rigore, impedisce al match di prendere una piega sgradevole, aiutando i suoi a mantenere vivo l’obiettivo del pareggio. Superlativo.

4- I cross di Freuler

Solita gara alla Feuler, con grande precisione diffensiva ma poca confidenza oltre la metà del campo. L’ultimo pallone del match è suo, ma il professore, pur sciupandolo, riesce sempre a portarsi a casa una sufficienza. Lentamente, sta ritrovando fiducia.

5- I rilanci di Lucumi

Il solito John che rischia, ma lo fa con cognizione di causa e, soprattutto, grande attenzione. Lascia poco, pochissimo all’attacco degli inglesi, concedendosi pure qualche allegra scampagnata delle sue. Cerca oro nella metà campo avversaria, senza sapere cosa troverà, proprio come un minatore giovane e energico. Ma, finché riesce a tornare sano e salvo a casa, perché dovremmo vederla come una scelta negativa?

6- Le palle perse di Holm

Bentrovato Emil! Dopo l’infortunio, anche lo svedese vede la luce in fondo al tunnel, grazie ad un rientro senza infamia e senza lode, tranne la nota di merito della convinzione che porta in campo. Infatti, per superare la prestazione di Zortea, basta proprio quella. La speranza è di averlo presto in forma, così da poter mantenere un’alternanza sana e stimolante tra i due. E non dimenticatevi di Lollo, che in campionato può ancora dire la sua.

Emil Holm alla fine della finale di Coppa Italia (@Damiano Fiorentini)

Emil Holm alla fine della finale di Coppa Italia (@Damiano Fiorentini per 1000cuorirossoblu)

7- Le palle perse da Cambiaghi

Il dato non sarà il più edificante di tutti, è vero, ma simboleggia tutta la grinta con cui l’italiano sa sistemare le cose quando si mettono male. Così è andata anche ieri sera quando, dopo un avvio bloccato, ha saputo dare non poco fastidio a Matty Cash, uscito dallo stadio con un’ammonizione e l’emicrania. Quel tunnel subito se lo ricorderà ancora per qualche giorno…

8- I duelli a terra (e aerei) di Vitik

Un esordio importante, quello europeo dell’ex Sparta. Martin ha messo in mostra tutto il suo valore in campo internazionale e tutta l’esperienza accumulata in Champions League contro un’avversaria aggressiva ed agguerrita, che non ha mai smesso di mordere il freno. Dopo delle gare buone, ma senza il più classico degli “wow” in Serie A, Vitik sembra pronto a prendersi un posto permanente da titolare. La competizione c’è, così come le due poltrone per quattro: chi la spunterà?

9- I duelli a terra di Castro

Solita gara di enorme sacrificio, con l’aggiunta di un passaggio in rovesciata futuristico, ma purtroppo senza reti. D’altronde, non si può segnare tutte le volte che si scende in campo, ma ciò che bisogna fare è onorare la maglia, sputando sangue fino all’ultimo pallone. Santi questo lo fa sempre, e gasa tutti.

10- I passaggi precisi di Rowe

Ancora non fa la differenza: si vede che manca la familiarità con gli schemi della squadra. Nonostante ciò, ha già mostrato uno sprazzo importante di talento, con una palla rasoiata dolcemente in favore di Orsolini che, purtroppo, non ha saputo sfruttare al meglio l’occasione. Arriverà anche il tempo di Jonathan: l’applicazione, prima o poi, viene sempre ripagata.

Fonte: Sofascore

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