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Cuore, grinta e storia: i numeri parlano di questo

Il Bologna vince contro l’Atalanta con cinismo: meno possesso ma più concretezza. Ecco come i rossoblù di Italiano entrano nella storia.

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Santiago Castro in #BFCMonaco (© Damiano Fiorentini), acquisto del calciomercato di gennaio
Santiago Castro in #BFCMonaco (© Damiano Fiorentini),

Ci sono notti che restano impresse nella memoria dei tifosi, istanti che si trasformano in leggenda. La notte di Bergamo, quella del 4 febbraio 2025, è una di quelle. Il Bologna, con il cuore e con la grinta, ha battuto al Gewiss Stadium l’Atalanta per 1-0 e conquistando una semifinale di Coppa Italia che mancava da ben 26 anni. L’eroe di giornata è Santiago Castro, il giovane argentino che all’80’ ha fatto esplodere di gioia un’intera città.

Atalanta-Bologna: in campo vince il carattere

Non è stata una partita facile. L’Atalanta, squadra abituata a dominare e a imporre il proprio gioco, ha tenuto il possesso palla per il 55% del tempo, cercando di scardinare la difesa rossoblù. Ma il Bologna di Vincenzo Italiano è stato semplicemente perfetto: compatto, organizzato e pronto a sfruttare ogni occasione.

Le statistiche parlano chiaro: i felsinei hanno saputo gestire la gara con intelligenza. Se da un lato i tiri totali sono stati pari (13 a testa), il Bologna ha saputo difendersi con ordine e sfruttare al massimo le proprie opportunità, creando due grandi occasioni contro l’unica degli avversari. In area, i rossoblù hanno avuto 19 tocchi contro i 25 dell’Atalanta, ma la differenza l’ha fatta la precisione: meno sprechi, più concretezza.

La difesa regge, e Skorupski decisivo

Dietro, il Bologna ha mostrato i muscoli. Con 55 recuperi, più dei 47 dell’Atalanta, e il 60% dei contrasti vinti, i rossoblù hanno costruito un muro invalicabile. A guidare la retroguardia, un Lukasz Skorupski in stato di grazia: 5 parate, di cui una decisiva, che hanno negato all’Atalanta anche il minimo spiraglio di speranza. L’Atalanta ha provato a sfondare con più tocchi in area e più calci d’angolo (4 a 3), ma il Bologna non ha mai vacillato.

Castro, il volto di un sogno che si avvera

Quando la partita sembrava avviarsi verso i supplementari, ecco l’episodio che ha cambiato tutto. Minuto 80: il Bologna riparte in velocità, il pallone arriva sui piedi di Santiago Castro, su assist di Lykogiannis. L’attaccante argentino non ci pensa due volte e fulmina il portiere avversario. Gol. Esplosione di gioia. Il Bologna vede la storia materializzarsi davanti ai propri occhi.

Gli ultimi dieci minuti sono stati di pura sofferenza, con l’Atalanta all’arrembaggio, ma il Bologna ha stretto i denti e ha portato a casa un successo che significa tutto.

Dopo Atalanta-Bologna, un sogno che continua

Dopo 26 anni, il Bologna torna tra le prime quattro della Coppa Italia. Un traguardo che racconta di una squadra che non si arrende mai, di un gruppo che ha fame di vittorie e di un allenatore che ha saputo trasmettere mentalità e coraggio. Ora la semifinale è realtà, e il popolo rossoblù può sognare ancora più in grande. Perché quando giochi con il cuore, nulla è impossibile.

La notte di Bergamo resterà impressa nella storia. E chissà, forse è solo l’inizio di qualcosa di ancora più grande.

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