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Auguri Rossoblù: Cristiano Lupatelli – 21 giu

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Un’icona di stile (sicuramente particolare il suo), un personaggio e una personalità davvero invidiabili e, per finire con ciò che è stato per anni il suo lavoro, un discreto portiere che ha saputo togliersi parecchie soddisfazioni nella sua carriera: una vita calcistica vissuta, nell’ultima parte, da classico Numero 12 (a Bologna era il secondo di Emiliano Viviano) quella di Cristiano Lupatelli, vero e proprio idolo di moltissimi amanti del pallone. Un era e propria icona per tutti quegli amanti del calcio nostalgico, quegli amanti del classico Calcio che non c’è più, quegli amanti di un personaggio dalle caratteristiche fisiche introvabili in qualsiasi angolo della Terra dove un pallone rotola; il Lupatelli che ho più voluto approfondire, oltre a quello di Bologna che sono riuscito a vivere, è quello di Verona, sponda Chievo: era un Cristiano giovane, alla prima vera esperienza in Serie A, padrone e guardiano di un fortino che verrà successivamente ribattezzato “Il Chievo dei Miracoli”, con i Mussi Volanti capaci di rimanere in testa al campionato fino a dicembre; squadra particolare quella, con tanti buoni giocatori (Eugenio Corini tra tutti, seguito da Eriberto poi Luciano,da Massimo Marazzina, da Salvatore Lanna e da Simone Perrotta, molti dei quali hanno vestito la casacca rossoblù) che in porta poteva schierare un marcantonio completamente pelato che faceva dei basettoni il suo marchio di fabbrica, avendoli tenuti con cura per tutta la carriera. Un’altra particolarità di quel portiere, e qua forse molti di voi rimarranno stupiti, è il numero che indossava sulla maglia: il 10, a testimonianza di come quella squadra fosse per certi versi una gabbia di matti, senza un minimo criterio logico riguardante certe cose: a fine stagione Cristiano fu decisamente uno dei migliori e le sue splendide prestazioni gli valsero la chiamata della Fiorentina, squadra per la quale attualmente svolge il ruolo di preparatore dei portieri. Oggi Cristiano compie 39 anni e questo è il mio modo per ricordare un’icona nostalgica del calcio di inizio secolo. Auguri Cristiano!

 

(foto gazzetta)

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