Bologna FC
Bernardeschi e quella matta voglia di fare il 10
Federico Bernardeschi è tornato in Italia per chiudere un cerchio: questi giorni possono aiutarlo a entrare definitivamente nell’idea di calcio di mister Italiano
Non un inizio memorabile quello di Federico Bernardeschi al Bologna. Eppure, il talento originario di Carrara, era stato già inseguito due anni fa da Sartori e Di Vaio: l’affare non andò in porto ma le parti restarono in contatto. La scorsa estate, infine, l’approdo del numero 10 sotto le Due Torri con il benestare di proprietà, dirigenza e staff tecnico. La disponibilità – di Bernardeschi – ad abbassarsi considerevolmente lo stipendio e la voglia di tornare a giocare nel massimo campionato italiano hanno fatto sì che da un’idea nascesse un affare. Redditizio – si spera – per entrambe le parti.
Perché Bernardeschi?
La scelta è spiegabile sotto molteplici aspetti: prima di tutto l’esperienza di chi ha vinto tanto, a livello di club e di nazionale; secondariamente, la qualità che Bernardeschi può portare in campo e che al Bologna in alcuni frangenti, manca e mancava; ultimo motivo, ma non meno importante degli altri, la rotazione di spessore che permette alla squadra di poter affrontare serenamente partite e competizioni. Detto questo, i giorni di pausa per gli impegni delle nazionali, saranno propedeutici per il giocatore.
Serenità
Vincenzo Italiano lavorerà con il giocatore a Casteldebole, per permettergli di trovare la migliore condizione possibile. Se sul mancino non ci sono – e non ci sono mai stati – dubbi, la forma di queste prime partite ha lasciato qualche perplessità. Niente di definitivo o che puzza di bocciatura, specialmente per l’impegno con cui il fantasista ha approcciato le partite, sia da titolare che da subentrato. Chiaramente, le tre stagioni in Canada, possono aver influito sulla mancanza di ritmo. Il ritorno in Italia non è semplice, anzi: il nostro calcio viene spesso bistrattato, ma rimane uno dei campionati più difficili al mondo. E Bernardeschi questo lo sa: un ragazzo intelligente non solo con la palla tra i piedi. Ora vuole prendersi il Bologna, influenzando le scelte di Vincenzo Italiano: aggressività, alta intensità e scelte. Per i piedi e l’inventiva, chiedere ad altri, perché a Federico Bernardeschi, quelli di certo non mancano.
Fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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