Bologna-Brann: quattro punti per non sbagliare

Ci sono quattro fattori da analizzare per Bologna-Brann. Punto primo: i rossoblu devono vincere. Se si vuole migliorare la propria fama e il proprio piazzamento internazionale, se si vuole sognare in grande, partite come queste non vanno sbagliate. Specialmente a livello di approccio, Parma docet. State sicuri, d’altro canto, che se la gestione Italiano ci ha fatto vedere qualcosa, quel qualcosa è una squadra che non commette mai lo stesso errore, specialmente in gare ravvicinate.

Castro dopo la doppietta al Parma (©Bologna FC 1909)

Punto secondo: le squadre nordiche sono ostiche.

Figlie di tatticismi e identità sconosciute al calcio dello stivale, non avviene raramente che una di queste società scandinave si schianti con vigore su una squadra italiana, anche di livello. Il ritmo differente, il calcio fisico e le condizioni particolari rendono queste rose degli autentici incubi pure per le big. Un esempio su tutti? Bodo-Roma, gara che tutti ricorderanno come la più grande umiliazione subita dai giallorossi di Mourinho.

Punto terzo: bisogna fare turnover.

Gestire le forze sarà fondamentale, anche perché domenica arriverà un Napoli ben più riposato dei ragazzi di Italiano (la gara di Champions si sta svolgendo oggi, dunque gli azzurri avranno quasi quarantotto ore in più per recuperare), e non si può perdere terreno contro i campioni d’Italia in carica. Poi, ci sarà la sosta per recuperare e riorganizzare le proprie truppe sarà un dovere.

Punto quarto: si gioca in casa.

I felsinei hanno spesso puntato tanto sul caldo sostegno del loro popolo che, come sempre, giovedì accorrerà numeroso. Ma non è solo una questione di atmosfera. Infatti, il vantaggio sarà anche a livello di condizioni fisiche e ambientali, con un clima favorevole e un campo, ovviamente, più familiare rispetto al sintetico del Bodo e meno aspro rispetto al Brann Stadion, che sorge sulle pendici di un monte.

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