Bologna FC
Cagliari-Bologna (0-2): numeri senza fronzoli
La squadra di Italiano domina a Cagliari con personalità e… numeri. Due gol, tanto possesso e la sensazione di una crescita continua.
Il Bologna vince da squadra vera. Lo fa lontano da casa, in uno stadio caldo come l’Unipol Domus, con testa e con qualità. Ma sappiamo che, dopo ogni partita, i numeri sanno raccontarci molto, facendoci vedere la prestazione a Cagliari da una prospettiva differente, oltre il risultato.
Cagliari-Bologna: dominio silenzioso
Federico Bernardeschi, Bologna (© Damiano Fiorentini)
Già dai primi minuti il Bologna ha scritto il suo spartito: 58% di possesso palla, 436 passaggi completati con l’84% di precisione. Un controllo costante, volto a muovere l’avversario e trovare spazi in cui inserirsi. Il Cagliari, più reattivo che propositivo, ha cercato di spezzare il ritmo con 22 falli commessi e un pressing a tratti confuso.
Il primo segnale di maturità è arrivato al 31’: calcio d’angolo battuto da Bernardeschi, torre di Odgaard e inserimento perfetto di Emil Holm, che ha trasformato in oro una delle situazioni in cui il Bologna si era dimostrato più preparato: sette corner a favore, due dei quali hanno generato tiri puliti.
L’equilibrio tra estetica e concretezza
Remo Freuler (© Damiano Fiorentini)
La squadra di Italiano non ha mai smesso di tenere il baricentro alto. Ha concesso poco (solo 4 tiri totali del Cagliari, di cui appena uno in porta) e ha prodotto molto più di quanto dica il punteggio: 10 tiri complessivi, 7 nello specchio e un xG di 1.11, segno di occasioni costruite e non casuali.
Il Bologna ha vinto la battaglia tattica soprattutto nelle transizioni difensive. Con 39 recuperi palla, 16 contrasti vinti su 28 e una linea arretrata precisa nelle letture (10 intercetti, 26 chiusure difensive), i rossoblù emiliani hanno tolto profondità ai pochi tentativi di ripartenza del Cagliari. Holm e Miranda, sulle corsie, hanno garantito copertura, mentre Freuler e Ferguson hanno creato due basi fondamentali per questa sfida: ordine e densità.
Il colpo che sa di maturità: Orsolini c’entra anche in Cagliari-Bologna
Riccardo Orsolini crediti Bologna Fc 1909
La gara, sospesa tra controllo e attesa, si è accesa all’80’. Appena entrato, Riccardo Orsolini ha timbrato il cartellino: un sinistro all’incrocio, perfetto per coordinazione e precisione. Un colpo che potrebbe rappresentare la differenza tra le due squadre anche a livello mentale. Bologna concreto, che sfrutta le proprie occasioni (2 grandi occasioni create, 1 realizzata), contro un Cagliari generoso ma incapace di concretizzare la propria unica vera chance.
Bologna, la strada è quella giusta
Le cifre parlano di una partita sotto controllo tecnico e mentale: più duelli vinti (53%), più contrasti a terra e una migliore gestione del pressing avversario. Ma oltre ai numeri, si è vista la maturità tattica di un gruppo che gioca con una precisa idea di calcio: costruire dal basso, occupare razionalmente gli spazi e colpire per segnare.
Il Bologna esce dall’Unipol Domus con la sensazione di essere una squadra “grande” nel modo di stare in campo. Il 2-0, quindi, è quasi una dichiarazione: la filosofia Italiano ha dato i suoi primi frutti della stagione. E quando idee e risultati iniziano a coincidere, vuol dire che il progetto sta andando nella direzione giusta.
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Geronimo
20 Ottobre 2025 at 20:06
A vederli giocare cosi’ mi commuovo !!!!!