Seguici su

Bologna FC

Cari tifosi vi scrivo…

Il trasporto di tutti i tifosi è stato encomiabile durante l’intera stagione: manca solo l’ultimo passo da fare con la squadra

Pubblicato

il

Vincenzo Italiano portato in trionfo dai giocatori del Bologna
Vincenzo Italiano portato in trionfo verso i tifosi rossoblu (© Bologna FC 1909)

Il passo più significativo è arrivato in una serata magica. Ma, come stupendo è stato il calcio proposto dai rossoblu, altrettanto meraviglioso è stato il trasporto dei tifosi che, da Roma e dai maxischermi a Bologna, hanno dominato la scena, surclassando canti e grida provenienti dalla curva rossonera.

Uno spogliatoio solido…

Si parla tanto dello spogliatoio dei ragazzi di Italiano. Dal ruolo fondamentale di De Silvestri alla leadership istrionica di Orsolini, le personalità presenti sono tutte diverse, ma si amalgamano alla perfezione. A Bologna si sta bene, e rinascono anche dei giocatori che non vedevano il campo da diversi mesi, come Pobega e Calabria. E di certo, visto il loro morale all’uscita da Milanello, il merito del Gruppo (sì, con la G maiuscola) è stato quello di accoglierli e dargli una nuova casa. In rossoblu, ogni frustrazione si calma, ogni problema viene affrontato assieme, dal primo dei giocatori all’ultimo membro dello staff. E tutto ciò è bellissimo.

…E dei tifosi devoti

Come la squadra, “Si muove la città“. E lo fa con un moto significativo, pacifico ma passionale, unito e sorridente. Ma anche grintoso e desideroso di seguire i propri donatori di sogni ovunque. L’esodo romano non è che l’ovvia conseguenza di un fenomeno che si sta espandendo giorno dopo giorno, a macchia d’olio, dall’ultima gestione Motta. Ma ora c’è qualcosa di più. Già allora lo spogliatoio sembrava la forza motrice di un pubblico estasiato, però era tutto troppo perfetto. Citando Animal House, “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare“, ed i rossoblu si sono dimostrati dei veri duri. Se sono sopravvissuti allo sbandamento iniziale, ripartendo più forte che mai, non è merito di venti persone, bensì di trentamila ogni settimana. Noi possiamo solo immaginare quale possa essere la sensazione di giocare una finale con un pubblico così rumoroso e passionale, ma gli undici di circostanza lo sanno bene. Anzi, lo sperimentano ogni settimana, e si vede come tutto questo trasporto gli dia energie ulteriori.

Lewis Ferguson festeggia con la Coppa Italia (© Bologna FC 1909)

Lewis Ferguson festeggia con la Coppa Italia (© Bologna FC 1909)

Ora manca solo l’ultimo passo, o meglio gli ultimi due. Italiano e i suoi hanno già suonato la carica, grintosi, ma alla città basta solo vederli lottare. Qualunque sia il piazzamento finale, la piazza è fiera e continuerà a sostenere “lo squadrone”. Che, in casa, gioca con un vantaggio incredibile: oltre al mondo, a tremare sono gli incursori nemici al Dall’Ara. Dove prima c’era moda, ora sono tutti tifosi, risucchiati in un vortice di passione.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *