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Dallinga, da dubbio a certezza

L’olandese cresce, fa giocare bene la squadra e sa essere decisivo.

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Thijs Dallinga (© Bologna FC 1909)
Thijs Dallinga (© Bologna FC 1909)

Santiago Castro lotta su ogni pallone senza tirarsi mai indietro; Thijs Dallinga, invece, lavora con e per la squadra, migliorando il gioco collettivo. E quando la prima punta riesce a far funzionare l’intero meccanismo, non è forse tutta la squadra a beneficiarne? È questo, dopotutto, il principio su cui Vincenzo Italiano si è sempre basato.

Italiano e la fiducia in Castro e Dallinga

Santiago Castro davanti ai tifosi rossoblù (© Damiano Fiorentini)

Santiago Castro davanti ai tifosi rossoblù (© Damiano Fiorentini)

Italiano ha sempre messo Castro e Dallinga sullo stesso piano, chiamandoli per nome, pur sapendo che l’olandese non ha il temperamento né il carattere del giovane argentino. Eppure, già prima che Dallinga diventasse decisivo in Europa League contro lo Steaua e prima del gol  contro il Napoli al Dall’Ara, la stima dell’allenatore nei suoi confronti era cresciuta. In Francia con il Tolosa faceva la differenza sia in Ligue 1 che nelle coppe europee, mentre in Italia ha faticato a ritrovarsi, come accaduto anche ad altri olandesi arrivati prima di lui.

Basta pensare a Sam Lammers: lo stesso Sartori lo portò all’Atalanta convinto che potesse raggiungere traguardi importanti per qualità tecniche e fisiche, e invece tornò in Eredivisie, al Twente, per risollevarsi dopo essere finito in un tunnel difficile da superare.

L’ombra di Lammers

Non sapremo mai se il responsabile dell’area tecnica del Bologna abbia davvero preso in considerazione Lammers – anche se fosse non lo ammetterebbe mai – ma resta il fatto che fosse un grande rimpianto, soprattutto dopo le difficoltà vissute da Dallinga l’anno scorso. Nonostante soffrisse e fosse in debito di condizione, è rimasto sempre disponibile e professionale. E non è stato un peso per il Bologna. Ora, però, Dallinga sta ripagando. A Casteldebole tutti riconoscono che ha ancora margini di crescita importanti, sia nei movimenti in area che nella gestione del gioco, come chiede Italiano.

Gol pesanti e responsabilità crescenti

Thijs Dallinga in Bologna-Napoli 2-0 (©Bologna FC 1909)

Thijs Dallinga esulta per il gol del momentaneo 1-0 in Bologna-Napoli (©Bologna FC 1909)

Il gol di Dallinga contro il Napoli è stato da vero attaccante. Un lampo che richiama quello segnato da Castro contro il Genoa: sarà un caso? Forse no. È significativo come entrambi abbiano fatto esattamente ciò che rappresenta il credo di Italiano. E poi c’è il lavoro “invisibile”: come se fosse un ordine da seguire, Dallinga rispetta ciò che Italiano vuole, così come Cambiaghi, che ha servito due palloni fondamentali, sapendo dove sarebbe arrivata la prima punta: prima per Castro, poi per Dallinga. E presto tornerà anche Immobile.

Dovrebbe preoccuparsi Italiano davanti a così tanta concorrenza?

La gestione della concorrenza

Italiano è stato il primo a volere tanti attaccanti, essendo a conoscenza di tutti gli impegni che il Bologna dovrà affrontare ed è consapevole di poterli gestire. Davanti c’è spazio anche per Immobile: l’attaccante che ha il gol come compagno fedele.

 

Fonte: Stadio, Claudio Beneforti

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