Bologna FC
Bologna respira: la Uefa regala tempo al nuovo dall’ara
Euro 2032, arriva la prolunga: il progetto Dall’Ara guadagna tempo. In vista un vertice tra Casteldebole e Palazzo d’Accursio, si attendono segnali da Abodi
Matteo Lepore aveva fissato metà ottobre come termine per presentare una road map sui lavori del Dall’Ara, in vista della candidatura di Bologna a Euro 2032. La scadenza è però passata senza incontri tra Palazzo d’Accursio e Casteldebole, complici anche gli impegni del sindaco a Bruxelles negli ultimi giorni.
La UEFA concede più tempo: scadenza rinviata al 2026
La novità principale arriva dalla UEFA: la scadenza per le candidature degli stati italiani a Euro 2032 è stata spostata a metà luglio 2026.
Questo rinvio permette a Bologna di prendersi più tempo per definire il progetto di restyling, mentre altre piazze come Milano e Roma devono ancora chiudere accordi concreti con i rispettivi club. Milano ha già un’intesa per l’acquisizione di San Siro da parte di Milan e Inter, ma non dispone ancora di rendering. A Roma, invece, sono in corso incontri tra Comune e club giallorosso senza risultati definitivi.
In un contesto in cui l’Italia condividerà l’evento con la Turchia, la necessità di temporeggiare diventa evidente, nonostante l’appello del presidente FIFA, Gianni Infantino, a velocizzare i lavori infrastrutturali.
Finanziamenti da definire: il nodo principale
La Torre del Dall’Ara crediti Bologna Fc 1909
Bologna è, sulla carta, più avanti rispetto ad altre città, ma il progetto di restyling del Dall’Ara richiede ancora dai 50 agli 80 milioni di euro. Comune e società attendono rassicurazioni dal Governo e dal commissario, che verrà nominato. Il ministro dello Sport, Abodi, ha indicato Massimo Sessa come figura di riferimento per garantire tempi certi sui finanziamenti e ridurre, se possibile, le procedure burocratiche.
Convenienza e tempistiche: cosa resta da chiarire
Nonostante la proroga UEFA, la convenienza dell’intervento resta da valutare: i costi totali del restyling sono lievitati dagli iniziali 80 milioni a circa 220 milioni, includendo anche un impianto temporaneo in area Caab. Lepore ha dichiarato che il contributo comunale da 40 milioni non sarebbe obbligatorio, ma servono garanzie sui finanziatori privati. Non è quindi detto che un incontro tra Bologna e Comune sul tema stadio si tenga nei prossimi giorni o entro fine mese, anche se aggiornamenti saranno necessari, seppur non in tempi stretti secondo quanto filtra da Casteldebole.
La priorità per Bologna e Comune resta ottenere indicazioni precise su tempi e modalità dei finanziamenti, dei prestiti e dei rientri, mentre i contatti sono già in corso. Nel frattempo, la proroga concessa dalla UEFA offre il respiro necessario per valutare ogni decisione, soprattutto alla luce dei ritardi sulle infrastrutture in Italia.
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