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Bologna – Erick, Blerim: dove siete?

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Sono stati tanti i problemi del Bologna dall’inizio della stagione ad oggi, tra cui uno che ha pesato forse più degli altri: il rendimento dei leader. Se per Poli il discorso sembra essersi risolto, con l’ex Milan che nelle ultime partite ha giocato bene, segnando anche due gol (purtroppo inutili), per Dzemaili il problema va peggiorando partita dopo partita. Anche contro il Milan (partita più vuota del campionato) lo svizzero ha giocato l’ultima mezz’ora, sostituendo uno sfinito Svanberg, mettendo in campo una prestazione molto al di sotto delle sue possibilità. Appoggi sbagliati, posizionamenti errati, ripartenze sprecate, errori elementari sono solo alcune delle pecche che Blerim ha messo in mostra dal 60′ in poi di Bologna-Milan.
Dopo l’espulsione di Bakayoko (per doppio giallo), i rossoblù hanno provato anche a vincerla, con Inzaghi che, capendo il momento, ha deciso di inserire Orsolini davanti, per mettere in difficoltà gli stanchi difensori del Milan. Questo, seppure con compiti diversi, lo doveva fare anche Dzemaili, ma che dal punto di vista fisico sembrava allo stesso livello di giocatori che avevano iniziato la partita dall’inizio.

Oltre a lui, però, c’è un altro rosoblù che sta giocando molto al di sotto delle sue possibilità: Erick Pulgar. Il cileno l’anno scorso, e non dimentichiamocelo, era uno dei punti fermi della squadra di Donadoni, e per lunghi tratti della stagione è stato uno dei leader tecnici della squadra dopo, ovviamente, Simone Verdi. Pulgar giocava bene e soprattutto metteva in mostra una certa maturità calcistica, che nelle prime uscite in rossoblù sembrava molto lontana.
Ad oggi, però, Erick sembra essere tornato indietro. Invece che fare qualche passetto in avanti, le sue qualità e il suo modo di stare in campo è nettamente peggiorato, e la manovra rossoblù non può che risentirne.
Inzaghi ha sempre puntato molto su di lui, anche vedendo i match della passata stagione, ma le risposte ad oggi non sono arrivate. Risposte, di contro, che sono arrivate dal suo sostituto: Adam Nagy, che anche contro il Milan ha giocato una buona partita, smistando sempre ottimi palloni. Le uniche due vittorie contro Roma e Udinese sono arrivate con Adam in cabina di regia, e non può essere un caso visto l’apporto che da l’ungherese in confrontro a Pulgar, che da incedibile, è diventato cedibilissimo, anzi, forse quasi un problema.

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