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Bologna, fatturato record: non si vince solo in campo

Grazie a cessioni onerose e alle coppe, il Bologna sta registrando un fatturato di oltre 200 milioni di euro, il più alto della sua storia.

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Joey Saputo (© Damiano Fiorentini)
Joey Saputo, presidente del Bologna FC (© Damiano Fiorentini)

Alcuni tifosi dopo venerdì sera hanno abbandonato il sogno Champions League. La sconfitta della prima sfida contro il Milan ha colpito non solo per il risultato, ma anche per come è arrivata. Questa stagione la squadra di Italiano ci ha abituato a vederla crescere nel corso della partita, ma a San Siro è successo tutto il contrario. Primo tempo di dominio rossoblù, ma dopo il vantaggio di Orsolini, il Bologna è scomparso. Anche se il quarto posto si allontana, non tutto è da buttare. Ai rossoneri manca quel tratto distintivo che, invece, i felsinei vantano: una dirigenza seria, capace ed anche esperta. La squadra dirigenziale del Bologna, con al vertice Joey Saputo, questa stagione ha registrato il più alto fatturato della storia della società. La cifra supera i 200 milioni di euro, che potrebbero salire ancora in caso di vittoria mercoledì contro il Milan.

Bologna, crescita costante del fatturato

La gestione Saputo ha dato i suoi frutti. Affiancato dalle intuizioni e dalla capacità amministrativa di Claudio Fenucci, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio,

Fenucci, Sartori e Saputo - ©Bologna Fc 1909

Giovanni Sartori con Claudio Fenucci e Joey Saputo (©Bologna FC 1909)

il presidente originario del Canada ha nuovamente fatto la storia del Bologna. È riuscito a superare di oltre il 70% i migliori bilanci passati, con la possibilità di aumentare ancora di più il divario vincendo la Coppa Italia. Se si guarda al bilancio precedente, per esempio, i ricavi ammontavano a 103,8 milioni. Da aggiungerci le plusvalenze delle cessioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori, circa 24 milioni. Se già quel risultato significava un miglioramento, quello di quest’anno significa un trionfo . La svolta è arrivata con la Champions League. Come poteva essere altrimenti. Gli introiti sono da suddividere in 35 milioni di diritti Uefa e 5 dal botteghino. In più, non sono da dimenticare cessioni come quelle di Calafiori e Zirkzee: nonostante le clausole sulla futura rivendita inserite da Basilea e Bayern Monaco, nelle tasche rossoblù sono entrate cifre cospicue. Il Bologna ha vinto molte partite nel rettangolo di gioco, ma ne ha stravinta una altrettanto importante fuori.

Guardare alla prossima stagione con ottimismo

È consentito per i tifosi avere dubbi sulla prossima stagione. Molto dipenderà dai risultati che otterrà in queste ultime partite, a partire da mercoledì. Ma vi si può guardare certamente con ottimismo. Anche se, alla fine, non dovesse essere centrato il quarto posto, l’Europa League garantirebbe lo stesso un appannaggio rilevante. A quest’ultima andranno sommati i proventi derivanti dalla Supercoppa. È stata infatti accettata la formula a quattro dagli holders arabi, i quali ospitano la competizione dal 2018.
Nella sfida economico tra club italiani, il Bologna punterà quindi sulle coppe e sulle plusvalenze, punto forte del binomio Sartori-Di Vaio.

Marco Di Vaio, uomo mercato del Bologna

Marco Di Vaio (fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it)

Squadre come Juventus, Inter, Milan e Napoli, rimangono al momento irraggiungibili, a differenza della Fiorentina, quest’anno dietro nei conti proprio ai felsinei. La base per puntare in alto c’è, gli uomini per arrivarci pure. Non rimane altro che aspettare.

Fonte – Bruno Bartolozzi, Stadio

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