Bologna FC
Italiano, il tuo attacco è un’orchestra che fa tremare i teatri avversari
Con un gioco aggressivo e offensivo, il Bologna sta riscrivendo la sua storia. L’attacco di Italiano può essere una macchina da gol.

Sotto la guida di Vincenzo Italiano il Bologna sta confermando quanto di buono fatto nella scorsa annata e andando persino oltre le aspettative. Il suo calcio, fatto di pressing e verticalizzazione, sta conquistando i tifosi, regalando emozioni e successi. Non si tratta di un semplice exploit: per il secondo anno consecutivo, i rossoblù si trovano in una posizione di classifica da big. Ma cosa c’è dietro a questo andamento? Sicuramente un attacco che si dimostra efficiente.
Una stagione da record
Con 50 punti già in tasca e ancora 10 partite da disputare, il Bologna sta dimostrando una continuità di rendimento impressionante. Lo scorso anno, sotto la guida di Motta, erano arrivati 51 punti nello stesso periodo, ma questa volta c’è qualcosa di diverso: l’idea di gioco di Italiano ha dato un’identità chiara alla squadra, rendendola temibile per qualsiasi avversario. Inoltre, la Coppa Italia rappresenta un’opportunità storica per aggiungere un trofeo alla bacheca del club, un traguardo che renderebbe questa stagione ancora più memorabile.
Il segreto del Bologna? Organizzazione e pressing
Il merito di questi risultati va suddiviso tra dirigenza, staff tecnico e giocatori. Il Bologna è una squadra solida, ben organizzata, ma ciò che la rende pericolosa è il pressing alto imposto da Italiano. Un sistema di gioco che mette costantemente in difficoltà gli avversari e permette alla squadra di recuperare palla in zone avanzate, trasformando subito l’azione in una potenziale occasione da gol.
L’attacco del Bologna, poi, sta offrendo un contributo eccezionale. Con 44 gol segnati in 28 giornate, il Bologna ha una media di 1,57 reti a partita, un dato impressionante per una squadra che fino a qualche anno fa faticava a trovare continuità realizzativa. In classifica, i rossoblù sono appena dietro a Juventus, Inter e Napoli, un segnale di quanto questa squadra stia compiendo un vero e proprio salto di qualità.
Un attacco che non si vedeva da decenni
Per comprendere l’importanza di questo dato, basta guardare indietro nella storia del club: l’ultima volta che i rossoblù avevano segnato così tanto dopo 28 giornate risale addirittura alla stagione 1965-66. All’epoca, il Bologna chiuse il campionato con 60 reti all’attivo, spinti da un attacco formidabile composto da Haller, Perani e Bulgarelli. Oggi, 59 anni dopo, il Bologna potrebbe avvicinarsi a quel traguardo, dimostrando che il lavoro svolto da Italiano sta riportando la squadra ai livelli delle sue epoche migliori.
Negli ultimi 45 anni, il Bologna raramente ha superato i 40 gol in campionato: ci era riuscito solo in poche occasioni, come nel 2019-20 o nei tempi d’oro di Roberto Baggio. Il dato attuale sottolinea quindi una netta inversione di tendenza, con una squadra che non solo segna molto, ma lo fa attraverso un calcio vario e imprevedibile.
Il Bologna e l’arte di attaccare in ogni modo
Ciò che rende questo Bologna così efficace è la capacità di trovare il gol in tanti modi diversi. La squadra ha mostrato di saper colpire con cross dalla fascia, verticalizzazioni rapide, azioni manovrate e conclusioni dalla distanza: un attacco completo, frutto di un lavoro meticoloso fatto già dal ritiro estivo.
Ora l’obiettivo è continuare su questa strada e non fermarsi. La prossima sfida è contro la Lazio, un avversario ostico che all’andata è riuscito a resistere. Ma se c’è una cosa che questo Bologna ha dimostrato, è di saper crescere partita dopo partita. E da novembre in poi, il ritmo è stato da squadra da Europa.
Fonte: Davide Centonze, Stadio
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