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Bologna Femminile: Intervista a Marco Fida

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Domenica 28 Aprile è terminato il campionato del Bologna F.C. Femminile, arrivato quinto nel proprio girone di Serie C. La stagione non è andata malissimo, la formazione ha espresso un buon calcio e si sono viste giocatrici interessanti che possono essere un’ottima base di partenza per il futuro prossimo (e non solo), ma purtroppo l’obiettivo massimo societario, non è stato raggiunto… obiettivo invero decisamente ambizioso. Abbiamo quindi intervistato Marco Fida e Fabio Cino, allenatori delle ragazze rossoblù. Ecco lo scambio che abbiamo avuto con Mister Fida.

La società aveva ambizioni di promozione, purtroppo a fine stagione il divario in termini di punti con le prime della classe è stato però molto pesante, anche se in realtà sul campo non era così netto. Cos’è mancato a suo parere?

Effettivamente il divario in campo contro le prime della classe non si è notato troppo, evidentemente ci è mancata un po’ di esperienza e riuscire a mettere a frutto tutta la mole di gioco che abbiamo costruito. Abbiamo perso per nostri errori, abbiamo regalato rigori quasi ad ogni scontro diretto, e quindi abbiamo giustamente perso, ma la classifica è bugiarda, meritavamo qualcosa in più. Certo, non dico che meritassimo di essere promossi, ma abbiamo pagato troppo duramente i per nostri errori e sicuramente avremmo meritato una posizione più alta in classifica.

A fine stagione sono arrivate alcune prestazioni un po’ opache, quando ormai era impossibile riprendere il San Marino. Secondo lei sono solo mancate le motivazioni?

Si, è innegabile che un calo ci sia stato a fine stagione, però non penso si possa parlare di mancanza di motivazioni, perché abbiamo lavorato sempre al 100% e le ragazze in allenamento hanno dimostrato di essere sempre presenti sia fisicamente che mentalmente.
Abbiamo avuto qualche assenza importante, e quando ti mancano certe giocatrici è normale che si faccia un po’ più di fatica. Abbiamo approfittato delle assenze per dare spazio a chi aveva giocato meno, e chiaramente un po’ siamo calati, ma in realtà pur creando meno abbiamo fatto il nostro contro le formazioni meno quotate ed abbiamo dimostrato di giocarcela alla pari con quelle che alla fine ci sono arrivate davanti.

Sicuramente uno dei problemi stagionali è stato la fase di finalizzazione. E’ mancata solo una punta cinica da affiancare alla Mastrovincenzo, oppure c’è stato anche altro?

Si, in questa stagione non avevamo una vera prima punta. Sia Gaia che Zineb proteggono bene il pallone ed hanno fatto un grande lavoro, ma ci è mancata una giocatrice in grado di puntare la porta in modo più deciso, e trasformare in rete la mole di gioco creata. Abbiamo segnato molto poco, e questo è stato sicuramente uno dei problemi della stagione, soprattutto se si pensa che abbiamo sempre creato molte più occasioni delle nostre avversarie.

Mi ha stupito l’idea di alternanza tra i pali, con Bassi e Lauria di base entrambe titolari a rotazione. E’ una scelta particolare… da che ragionamento è scaturita?

Beh, in realtà non è stata sempre una scelta. Quando sono arrivato Lauria era infortunata per alcuni mesi e la Bassi ha disputato delle ottime prestazioni in sua assenza; così al rientro di Nicole le abbiamo dato dei minuti, alternandola però con la Bassi un po’ per via degli impegni avuti con gli stage in Nazionale ed un po’ perché Enrica si meritava di avere ancora spazio viste le belle prestazioni fatte. Diciamo che Lauria sarebbe la titolare, ma in una stagione in cui è mancata spesso per varie ragioni, la Bassi si è fatta trovare pronta e quindi si è venuta a creare questa alternanza.

Quali sono le cose che dovranno cambiare nella prossima stagione, per provare davvero a fare il salto di qualità?    

Non so chi sarà alla guida della squadra la prossima stagione, se io o qualcun altro, però questa rosa ha una base davvero solida e farà certamente bene. Bastano pochi innesti e davvero la vittoria del campionato e la promozione possono essere ad un passo.

Gli allenatori giustamente non amano mai parlare dei singoli, ma mi piacerebbe concludere l’articolo in modo un po’ più “scanzonato”, inserendo tre domande uguali per lei e Cino, a cui vorrei che rispondeste entrambi, per vedere se la pensate davvero sempre allo stesso modo:

Quale giocatrice l’ha stupita positivamente in modo particolare nel corso di questa stagione?

Come hai anticipato, non mi piace fare nomi, perché si rischia sempre di dimenticare qualcuno che invece andrebbe nominato, soprattutto in una stagione in cui davvero tutte le ragazze hanno lavorato sodo. Se però sono obbligato, mi sento di sottolineare che la Nozzi mi ha davvero stupito. Ha fatto una stagione in crescendo, facendo sempre il suo in difesa e segnando anche parecchi gol, unendo tutto con una grande professionalità. Però ribadisco, sono stato molto contento di tutto il gruppo.

Quale giocatrice pensa che, lavorando sodo, potrebbe mettere a frutto il proprio potenziale e fare la differenza nelle prossime stagioni?

Ci sono tante giocatrici promettenti in questa squadra… anche in questo caso pare limitante fare solo pochi nomi, però Simone e Pacella sono due ragazze su cui si dovrebbe puntare. La prima ha trovato più spazio in questa stagione, ma se continuano a lavorare così, sicuramente saranno importanti. Bisogna però sottolineare che sia loro due che le altre, devono ancora crescere parecchio.

Attenzione poi al settore giovanile, perché anche lì abbiamo delle giocatrici che lavorando sodo potrebbero avere il giusto potenziale. Alcune hanno già giocato con noi come Zanetti e Pallotta, ma il vivaio è davvero molto interessante sebbene ribadisco, c’è ancora da lavorare per farle essere davvero pronte.

Pur essendoci una gerarchia, siete in due all’interno dello spogliatoio: c’è un “poliziotto buono” ed uno “cattivo”? E se si, chi è chi?

Chi è il buono e chi il cattivo – ride – no, qui di cattivi non ce ne sono, cerchiamo sempre di fare le cose al meglio, nel modo più giusto che ci sia e soprattutto con coerenza.
Non è facile allenare in due, però con Fabio mi trovo bene e siamo quasi sempre d’accordo, vediamo le cose praticamente sempre allo stesso modo e se non fossimo così affiatati sarebbe davvero complicato.
Succede che magari uno smussi leggermente gli spigoli dell’altro, quindi alla fine sinceramente di cattivi non ce ne sono. Direi che in effetti siamo entrambi abbastanza buoni… poi chiaro anche noi a volte abbiamo perso la pazienza, ma è successo davvero poche volte.

Domani uscirà l’intervista a Fabio Cino, e vedremo se effettivamente i due allenatori hanno risposto nel medesimo modo…

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