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Bologna-Friburgo (1-1), Ferguson e compagni: «Le partite vanno chiuse prima. Stare attenti e lavorare, stop»

Le parole a caldo di Federico Bernardeschi: «Noi che siamo entrati dalla panchina avremmo dovuto fare meglio. Devo rientrare in forma, non è facile, ma ho la fiducia dei miei compagni»

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Lewis Ferguson dopo il match di Lecce (© Bologna FC 1909)
Lewis Ferguson (© Bologna FC 1909)

Mancanza di idee: così si potrebbe racchiudere, in queste poche parole, la prestazione del Bologna di ieri sera contro il Friburgo. Una prestazione che non delude, ma nemmeno convince, anche capitan Lewis Ferguson: «Siamo dispiaciuti» – racconta – «avevamo tre punti in mano».

Le parole del capitano Lewis Ferguson dopo Bologna-Friburgo

«Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi, nei primi minuti della ripresa non abbiamo fatto la nostra gara e abbiamo preso il pareggio» analizza lo scozzese. «Non so cosa sia successo ma, se vogliamo fare punti, dobbiamo migliorare: a maggior ragione in Europa League contro avversarie forti, le partite vanno chiuse prima».

Bernardeschi, Bologna ti aspetta

Il capitano non sa cosa sia successo, ma Bernardeschi si: la staffetta con Orsolini, che nel primo tempo ha bussato, non ha funzionato. Il “Berna” non ha ancora trovato il guizzo e lui stesso ne è consapevole: «Noi che siamo entrati dalla panchina avremmo dovuto fare meglio» – ammette – «dare vivacità alla gara e cambiarla, ma non è stato così. Tanti di noi sono arrivati quest’estate e, dobbiamo ambientarci, migliorare e metterci a disposizione del mister e dei compagni: ci stiamo provando e ci arriveremo. Sappiamo che non siamo questi, ma presto vedrete che verrà fuori il Bologna che conoscete». Parole umili e volenterose, meritevole, ma il ritmo ancora manca e indietro non si può tornare. «So che devo rientrare in forma, rimettermi il gioco a questi ritmi, so anche che non è facile, però ho la fiducia dei compagni e questo mi dà tranquillità».

Stare attenti e lavorare, stop

Sull’altra sponda, anche Lykogiannis avrebbe preferito un finale diverso: «Volevamo i tre punti, davanti ai nostri tifosi, ma non ci siamo riusciti e abbiamo perso un occasione» – dice il greco – «bisogna stare più attenti e lavorare, stop, anche perché domenica si torna in campionato». Serve la scossa, l’imprevedibilità, cose che in un quarto d’ora scarso ha provato a dare Rowe: «Pian piano mi sto ambientando, anche se non è stato facile. In Italia devi dare tanto lavoro anche in fase difensiva. Il mio compito? Quello che so fare meglio secondo le mie caratteristiche: spingere e puntare l’uomo. Ieri p stata dura, ma ora guardiamo avanti».

(Fonte: Giovanni Poggi, Il Resto del Carlino)

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