Bologna FC
Bologna-Friburgo (1-1): un pari di numeri amari
Un pari che lascia rimpianti? Capiamo meglio la partita tra Bologna e Friburgo attraverso i numeri…
Il Bologna torna dall’appuntamento europeo con un pareggio. Allo stadio Dall’Ara, davanti a un pubblico caldissimo, i rossoblù di Italiano hanno imposto ritmo al Friburgo, ma hanno raccolto soltanto un 1-1. Perché? Le statistiche parlano di una sfida complessa, dove il Bologna ha mostrato organizzazione e intensità, ma non sempre lucidità, soprattutto nei momenti decisivi.
Bologna-Friburgo, un primo tempo di coraggio e dominio
Orsolini al suo primo gol in Europa League (@Damiano Fiorentini)
La squadra è partita con l’atteggiamento giusto, spinta da un Dall’Ara pieno di entusiasmo. Il 55% di possesso palla testimonia la volontà di comandare il gioco, così come i 424 passaggi completati, ben più dei 349 del Friburgo. La precisione nei passaggi offensivi (64 nella metà campo avversaria contro i 40 tedeschi) ci racconta anche la propositività della squadra.
Il gol di Orsolini, infatti, non è stato casuale: è frutto della pressione alta, delle seconde palle conquistate e di un attacco che, pur non creando molte grandi occasioni (solo 1), ha saputo colpire al momento giusto. In quella fase il Bologna sembrava in pieno controllo: più duelli vinti aerei (61%), più contrasti efficaci, maggiore presenza nella trequarti rivale.
La ripresa: errori e sofferenza
Juan Miranda (© Damiano Fiorentini)
Ma dopo l’intervallo, la partita è cambiata. Le statistiche confermano: il Friburgo ha chiuso con 2.08 expected goals contro lo 0.79 del Bologna, segno di una produzione offensiva più pericolosa. I tedeschi hanno creato 3 grandi occasioni, sprecandone due, ma trovando il pari con Adamu dal dischetto.
In questa fase è emersa la fragilità difensiva dei rossoblù: 2 errori che hanno portato al tiro, uno trasformato in gol, con il fallo di mano di Castro. Anche Miranda ha vissuto un ingresso non brillante, con leggerezze che hanno rischiato di compromettere il risultato.
Se il Bologna non è crollato lo deve – ancora – a Skorupski, autore di 4 parate decisive, per un totale di 1.27 gol evitati: senza il portiere polacco, il risultato avrebbe preso una piega ben diversa.
Perché questo punto lascia l’amaro in bocca?
I numeri, visti nel loro insieme, ci raccontano una partita in bilico: Bologna più ordinato e propositivo, Friburgo più cinico e incisivo. I rossoblù hanno tirato meno (8 conclusioni contro 12) e centrato meno volte la porta (3 contro 6), ma hanno mostrato personalità nella costruzione.
Eppure, resta la sensazione di aver lasciato per strada qualcosa: la maggiore precisione nei dribbling (60%), la vittoria nei duelli aerei e l’aggressività a centrocampo non si sono tradotte in gol o occasioni pulite. Gli ingressi dalla panchina hanno dato energia ma non il guizzo decisivo.
Il Bologna gioca, entusiasma a tratti. Ma la strada per diventare una squadra europea matura passa da partite come questa, dove stare al passo fa la differenza.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
