Bologna FC
Lo sapevi che… Bologna-Genoa può spezzare un incantesimo, con vista sull’Europa
Ultima giornata al Dall’Ara: il Bologna celebra l’Europa e prova a battere il Genoa in casa dopo un grande periodo di digiuno.

L’ultima giornata di campionato al Dall’Ara si presenta senza particolari ansie, anzi — perdonate il gioco di parole – con aria di festa. Il Bologna ha già scolpito il suo nome nella storia recente: la vittoria della Coppa Italia e l’accesso all’Europa League sono conquiste che danno senso a una stagione memorabile. Il Genoa, salvo da settimane, affronta il match come un’occasione per chiudere un percorso fatto di fatiche.
Una sfida che non cambia i destini, ma che ha ancora qualcosa da dire. Perché chiudere bene può dare un bel segnale per la stagione successiva. E anche nelle partite senza pressione, si può leggere la traiettoria di una squadra.
Bologna-Genoa: una maledizione da spezzare
Da febbraio 2018 il Bologna non batte il Genoa in casa in Serie A. Cinque partite al Dall’Ara senza vittorie: tre pareggi e due sconfitte. Una serie negativa che resiste da più di sei anni, seconda solo a quelle aperte contro Juventus (22 gare) e Napoli (6).
Eppure, il contesto odierno è ben diverso. Il Bologna arriva da un 2025 casalingo straordinario: imbattuto, con 7 vittorie e 3 pareggi, secondo solo alla Roma come rendimento interno nell’anno solare. Una vittoria aiuterebbe il Bologna a chiudere la stagione interrompendo il lungo digiuno casalingo contro il Genoa, in una giornata che ha il sapore della festa, ora che la classifica è solo uno sfondo.
Orsolini e il testimone di Di Vaio
Riccardo Orsolini è il volto offensivo di questo Bologna: 14 gol in campionato, due nelle ultime due gare. Una stagione da protagonista assoluto. Segnando ancora, Orsonaldo toccherebbe quota 15: nessun rossoblù ci riesce da quando Marco Di Vaio infiammava il Dall’Ara con 19 reti, nella stagione 2010/11.
L’attaccante rossoblù ha già vissuto una striscia di quattro gol consecutivi tra ottobre e novembre. Ora ha la possibilità di chiudere con tre di fila. Una cornice perfetta per chiudere un’annata da ricordare.
Genoa, finale in calando
Il Genoa, al contrario, arriva da un finale di stagione in picchiata. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e una sola vittoria nelle ultime sei. È una situazione che ricorda il cupo finale del 1991/92, quando i liguri persero le ultime sei giornate.
Il rendimento esterno è stato altrettanto deludente: 10 trasferte consecutive senza vittorie (5 pareggi, 5 sconfitte). Eppure, anche tra le ombre, ci sono luci. Andrea Pinamonti ha raggiunto quota 10 reti con la doppietta dell’ultima giornata. È stato lui a segnare l’unico gol da fuori area del Genoa in tutto il campionato — proprio contro il Bologna all’andata. Con un altro gol, diventerebbe il primo italiano a superare la doppia cifra in tre delle ultime quattro stagioni.
Bologna-Genoa: l’arte di chiudere bene
La sensazione è quella di un sipario che si abbassa lentamente. Per il Bologna sarà la partita dell’applauso, dell’orgoglio. Per il Genoa, la chiusura di un cammino che ha comunque raggiunto il traguardo salvezza.
Nessuno si gioca nulla, ma tutti hanno qualcosa da dire. Come spesso accade nel calcio, anche le partite “senza peso” possono essere piene di significato. E allora, se una vittoria dovesse finalmente arrivare contro il Genoa, sarebbe solo la conferma di un Bologna che ha imparato a vincere — non solo le comuni partite, ma più in generale, nella storia.
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