Bologna FC
L’uomo della domenica – Il tifo Rossoblù
Una sconfitta resa più dolce da un tifo, quello per il Bologna, che anche ieri è stato encomiabile: d’altronde, tifare i colori Rossoblù vuol dire questo

Ancora, ancora e ancora. Non è una sconfitta a rovinare tutto, né due e nemmeno tre. Soprattutto per chi, per la quinta partita casalinga consecutiva, senza tornare troppo indietro, ha occupato ogni singolo posto. Per non parlare delle trasferte, dell’esodo nella Capitale, e ancora, ancora…
Oggi, l’uomo della domenica diventa al plurale: gli uomini della domenica, per questa ultima puntata stagionale, sono i tifosi del Bologna. Migliaia e migliaia, a cantare fino alla fine anche ieri. Lo si dice un po’ per tutti, ma al Dall’Ara viene visto per davvero: i tifosi non sono solo il cosiddetto “dodicesimo uomo”, fanno parte proprio di questo Bologna.
Il Bologna è una famiglia anche per chi la tifa
La finale di Coppa Italia è stata un po’ l’emblema di cosa significa essere tifosi del Bologna. È stata la foto ricordo di un amore che vive oggi la sua miglior storia, ma che ha passato momenti anche difficili. Rimembrare il passato, oggi, non serve, perché basta nominarlo per far capire quanto sia reale l’attaccamento a questa squadra, a questa maglia. Tutto corrisposto, dall’altro lato: non si può rimanere indifferenti a tutto il sostengo ricevuto ogni weekend, ma anche ogni giorno, ovunque per la città. E, proprio per questo, è quasi istinto naturale fare quel passo in più per chi non ti abbandona mai, per chi ti segue praticamente ovunque, ora anche per l’Europa. La famiglia del Bologna è tale anche per i suoi tifosi.

Il Bologna sotto i propri tifosi (© Damiano Fiorentini)
Non siamo tutti uguali, ma l’amore è lo stesso
Non siamo tutti uguali, no. Perché ogni tifoso ha il suo pensiero, come è giusto che sia. C’è chi, in una giornata come ieri, ne è uscito deluso, per una sconfitta, che lascia il Bologna al nono posto. C’è chi vede sempre il bicchiere mezzo pieno, e dopo la notte di Roma ha abbracciato lo slogan “va bene così”, con una Coppa vinta e una Europa League da disputare. È amore, in ogni caso, ed è dimostrato anche proprio da questa differenza di vedute, che lasciano qualcosa. Alla fine, ieri, è rimasta anche l’ennesima dimostrazione di cosa vuol dire tifare Bologna, per chiunque. Soprattutto, è rimasta una cartolina bellissima, di un Dall’Ara che non vorrebbe staccare mai la spina, ma è pronto a ripresentarsi col suo abito migliore: il tifo Rossoblù.
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