Bologna FC
Bologna-Italiano: that’s Amore. Con la Dea per scrivere la storia
Il Bologna si prepara ai quarti di Coppa Italia contro l’Atalanta. La forza di questa squadra è l’interscambiabilità del gruppo

Alzi la mano chi, quando Vincenzo Italiano firmò al Bologna, avrebbe detto che la stagione alle porte sarebbe stata emozionante come quella appena passata. Anzi, alzi la mano chi, durante il ritiro a Valles, con mezza squadra infortunata, avrebbe pensato che il mister sarebbe riuscito a fare quello che ha in mano adesso: una squadra interscambiabile, duttile, composta non da riserve e titolari, ma solo giocatori in grado, in ogni circostanza, di fare la differenza. La prova? La sfida con Como, decisa da De Silvestri e Fabbian. Due che il campo non lo vedono spesso come altri, ma quando lo vedono, beh, incidono.

Lorenzo De Silvestri (© Bologna FC 1909)
Italiano e Bologna: that’s Amore
Non sono coincidenze, come potrebbe azzardare qualche scettico rimasto nei confronti di mister Italiano. La forza del Bologna viene dal gruppo, dove sono già 14 ad aver segnato. La lista aggiornata vede entrare anche De Silvestri, uno che di gol ha il curriculum pieno tra l’era Mihajlovic e quella Motta. Le vittorie di Juve e Fiorentina cambiano poco al Bologna, che viaggia sui binari dei 37 punti in 22 partite: mai così bene da quando la vittoria vale 3 punti, o meglio, dal 1966-’67, se si volesse pensare di assegnare comunque 3 punti ai vecchi tornei.
E adesso la Dea, un avversaria che è bene guardare con rispetto, ma soprattutto con la voglia di sorprendere. Anzi: sorpresa non sarebbe, visto che il Bologna sta rispettando le aspettative che c’erano su di lei da inizio anno. Quarti di Coppa Italia, una sfida emozionante dove chissà cosa salterà fuori dal cilindro di Gasperini e Italiano. Col Torino l’Atalanta non ha incantato come al solito, e la lista di infortunati (Carnesecchi, Kolasinac, Scalvini, Lookman, Scamacca e Kossounou) è particolarmente nutrita.
Non che al Bologna vada proprio meglio, sia chiaro. Fuori due pilastri come Orsolini e Ferguson, ma la forza di questa squadra sta proprio nella sua capacità di adattarsi come un materasso alla forma dell’avversario. Gasperini lo sa bene, con ancora negli occhi il bis di sconfitte subito dal Bologna di Motta nella stagione alle spalle e in quella prima ancora. Ogni partita è una storia a parte, lo sappiamo. Quella di martedì sera potrebbe essere un pezzo di storia per il Bologna.

Riccardo Orsolini, assente contro la Dea (© Damiano Fiorentini)
Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino
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