Bologna FC
Il tabù non si sfata
Juventus vincente al Dall’Ara, il Bologna paga stanchezza ed episodi.
Il Bologna si ferma proprio sul più bello: al Dall’Ara cade ancora contro la Juventus e non spezza il tabù che dura da 27 anni. I bianconeri vincono 1-0 e operano il sorpasso al quinto posto, approfittando di una serata complicata per i rossoblù, appesantiti dalle fatiche europee e definitivamente colpiti dell’espulsione di Heggem nella ripresa.
Dall’Ara, il tabù che non si spezza
L’attesa era carica di aspettative come non accadeva da tempo. Classifica e momento sembravano finalmente favorevoli al Bologna, chiamato a sfidare la Juventus con la possibilità concreta di sfatare il tabù e con l’entusiasmo ancora vivo dopo l’impresa di Vigo. E invece la storia resta “immobile”: l’ultimo successo rossoblù in casa contro la Signora rimane quello del 29 novembre 1998. La squadra di Italiano paga energie mentali e fisiche, mostrando un volto meno brillante rispetto alle ultime settimane.
Una serata del Dall’Ara che premia la Juventus
I bianconeri di Luciano Spalletti si prendono la scena con una prova solida, fatta di intensità e qualità, e conquistano 3 punti pesanti che valgono il sorpasso in classifica: 26 punti contro i 25 del Bologna. Una prestazione convincente in ogni reparto, non scontata alla luce delle ultime due stagioni juventine, ma sufficiente per indirizzare il match.
Il gol che decide e l’episodio che chiude i conti
La partita si sblocca al 19′ della ripresa: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Yildiz disegna il cross giusto per Cabal, che di testa batte Ravaglia, sfruttando una marcatura persa da Zortea. Il Bologna accusa il colpo e cinque minuti più tardi resta in dieci: Heggem, già in affanno, perde il duello aereo con Openda su un rinvio lungo di Di Gregorio ed è costretto al fallo al limite dell’area. Massa non ha dubbi ed estrae il rosso, spegnendo le speranze di rimonta.
Massa in Bologna-Juventus (© Damiano Fiorentini)
Duelli e scelte: dove nasce il divario
La differenza emerge nei dettagli e nei confronti individuali. In difesa Kelly ha la meglio su un Dallinga poco incisivo; a centrocampo Locatelli e Thuram mostrano più freschezza rispetto a Pobega e Moro, con quest’ultimo che esce stremato; davanti, il talento di Yildiz e Conceição mette sotto pressione l’assetto rossoblù. L’unico a reggere con continuità è Lucumí, mentre Ferguson, schierato a sorpresa sulla traquarti al posto di Odgaard, fatica a incidere come di consueto.
Massa in Bologna-Juventus (© Damiano Fiorentini)
Occasioni, segnali e un finale controllato
Già in avvio la Juventus lascia intendere l’andamento della serata, con Yildiz che serve Conceição con un sinistro illuminante. Il Bologna prova a reagire affidandosi alle iniziative di Orsolini e Cambiaghi, ma senza continuità. Al 36′ il gol di David viene annullato per fuorigioco di McKennie. Prima dell’intervallo arriva uno snodo chiave: Orsolini libera Zortea, il cui tiro viene deviato sulla traversa da un grande intervento di Di Gregorio. Nella ripresa, dopo il vantaggio e l’espulsione, Italiano tenta di arginare inserendo Holm e De Silvestri, mentre Spalletti si copre con Bremer. Nel finale entra anche Bernardeschi, ma è ancora Openda ad andare vicino al raddoppio, trovando la risposta di Ravaglia.
É una vittoria che può pesare sulla corsa Champions, senza cancellare, però, quanto di straordinario ha fatto finora il Bologna. Una battuta d’arresto che pesa, ma che non ridimensiona una stagione fin qui praticamente perfetta.
Fonte: Il Resto del Carlino, Gianmarco Marchini
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