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Spalletti e la giocata che non basta: la descrizione del Bologna

Non più una giocata, ma una partita piena: le parole di Spalletti parlano del Bologna e del calcio di Vincenzo Italiano.

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Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)

Domani sera, alle 20:45, andrà in scena Bologna-Juventus, una sfida che potremmo definire uno scontro diretto. Il Bologna si troverà, in casa propria, a combattere contro la (nuova) Juve di Spalletti per uno stesso obiettivo. Un obiettivo che non riguarda solo i tre punti ma qualcosa di più grande: la stabilità momentanea nella parte alta della classifica di Serie A. Di questo e molto altro ha parlato il tecnico bianconero nella conferenza stampa pre partita.

Il messaggio nascosto

C’è un passaggio della conferenza che colpisce più di altri. Non riguarda moduli, né singoli, ma il concetto stesso di partita. Quando il nuovo allenatore bianconero parla di “personalità”, infatti, lo fa in modo diverso dal passato: non più la giocata rischiosa, l’estro, ma la capacità di restare dentro la gara per tutti i 90 minuti, occupare gli spazi, riempire la partita di continuità e presenza costante.

Un’idea di calcio moderno che, ascoltata oggi, sembra descrivere alla perfezione il Bologna di Vincenzo Italiano.

Spalletti, quando rischiare la giocata non basta più… Così avverte indirettamente la sua Juve

Una bella giocata può bastare per un buon voto in pagella, ma non per fare una grande partita. Per quella serve continuità, serve esserci sempre, indipendentemente dal guizzo momentaneo. Ed è proprio su questo terreno che il Bologna ha costruito e sta portando avanti la propria identità: una squadra che vive di intensità costante, pressione e partecipazione collettiva.

Il Bologna di Italiano “riempie” le partite. Lo fa con il lavoro senza palla, con i movimenti coordinati, con la capacità di stare alto o basso a seconda dei momenti, senza mai uscire mentalmente dalla gara. È una squadra che raramente vince per un colpo estemporaneo e che, allo stesso modo, difficilmente si spezza quando la partita si chiude. Proprio quel tipo di personalità che Spalletti indica come imprescindibile nel calcio di oggi.

Bologna-Juventus: una partita tra due filosofie

E allora Bologna-Juventus diventa anche questo: una sfida in cui le parole del tecnico bianconero sembrano trovare la loro applicazione pratica dall’altra parte del campo. Perché se è vero che “una giocata bella non basta più”, il Dall’Ara sarà il luogo ideale per verificarlo. Anche perché domani sera servirà tutto quello. Tutto ciò che il Bologna, ormai da tempo, sa fare molto bene.

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