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Bologna FC

Tra avari e prodighi, un Bologna verde e leggero

Il Bologna, per età dei giocatori e bilancio sul monte ingaggi, é un esempio da seguire in tutta Europa

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Verso la Coppa Italia (©Bologna FC 1909)
L'ingresso del Bologna a San Siro per Milan-Bologna (©Bologna FC 1909)

La gestione del patrimonio è un aspetto fondamentale delle nostre vite di tutti i giorni. Non tanto nello sport, quanto nella vita, un uso accorto dei propri risparmi può influenzare positivamente la qualità dell’esistenza. Saputo e la dirigenza del Bologna, consapevoli di ciò, hanno fondato il progetto rossoblu basandosi proprio su queste linee guida: il risultato è inevitabile.

La classifica degli stipendi: il Bologna guida tutti

Con l’undicesimo monte ingaggi del campionato, il Bologna sta sorprendendo tutti da due anni a questa parte. Il raggiungimento dell’ultima Champions League, poi, ha portato ad un aumento complessivo degli stipendi tra premi e nuovi arrivi “pretenziosi” economicamente: se già quest’anno i rossoblu hanno il miglior rapporto punti conquistati – soldi spesi, immaginate come si presentava la rosa durante la scorsa stagione.

I rapporti con la vetta

Ma come si piazzano nella speciale classifica dei versamenti agli atleti le squadre che lottano con il Bologna per un posto nelle competizioni europee? La società col secondo monte ingaggi più basso sarebbe la Dea di Gasperini, a quota 56 milioni di euro (19 in più dei felsinei), seguita da Fiorentina (58), Lazio (74) e Napoli (79). Poi, si arriva a quote veramente faraoniche, che superano i versamenti di Saputo di quote attorno al 300%. La Roma, appesantita da Dybala e Dovbyk, sborsa più di 91 milioni; mentre Milan (107), Juventus (113) e Inter (120) vengono aiutate nelle spese dalle competizioni internazionali: la finale di Champions di quest’anno frutterà ai nerazzurri, in questo senso, un tesoretto utile a premiare i tesserati.

L’undici più pagato dei rossoblu 

La gestione intelligente dei contratti è un dogma dell’era Saputo, e lo si può notare osservando l’undici più pagato della guida di italiano. Tra i pali, Skorupski, uno dei migliori interpreti del campionato, percepisce appena 1,7 milioni. Di Gregorio, per fare un paragone, guadagna quasi il triplo. Nel quartetto difensivo, poi, troviamo Beukema e Lucumi, entrambi appena sotto il milione di euro di stipendio, pur essendo una delle migliori coppie di centrali in circolazione. I terzini più remunerati sono poi Miranda (2,2) e Calabria (2,8 milioni di euro). Ancora una volta, la difesa a quattro della Lazio, che ha subito 5 gol in più dei rossoblu, percepisce quasi 9 milioni in più.

Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

Ora arriviamo al centrocampo, corpo delle idee di Italiano, guidato dai 3.7 milioni di Orsolini, seguito da Freuler (1,9), Ferguson (1,3) e il duo Odgaard/Ndoye (1,1). Il dato interessante riguarda questa volta il centrocampo della Juventus: il solo Locatelli riceve il doppio dell’intera mediana titolare rossoblu. Ma il bello viene in attacco, ruolo in cui il bomber Santiago Castro, vittima di un momento di difficoltà ma che resta uno dei realizzatori più temibili della A, viene pagato appena 0,9 milioni a stagione. Per fare un paragone, il Toto ha avuto le stesse goal contribuitons (gol + assist) di Dusan Vlahovic, che però ha un conto in banca che lievita di ben 22,2 milioni annui.

Remo Freuler, autore del gol del pareggio in Bologna-Juventus

Remo Freuler, autore del gol del pareggio in Bologna-Juventus (© Bologna FC)

Un futuro sostenibile

Da questa analisi, anzitutto, si evince come i nuovi arrivi, ad esempio Miranda e Calabria, abbiano stipendi più alti dei compagni, ma che restano comunque ben sotto alla media delle big. L’abbassamento globale dei versamenti ai calciatori permette anche a Sartori di poter rinforzare la squadra con fondi più consistenti e meno uscite, che rendono i rossoblu un’autentica “corazzata verde”, per età e bilancio. Se questa è la strada intrapresa, il futuro a Casteldebole sarà senz’altro brillante.

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