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Verso Bologna-Monza, Italiano: «Mi auguro che questa sintonia con l’ambiente non finisca mai»

La conferenza stampa di mister Vincenzo Italiano alla vigilia di Bologna-Monza. L’allenatore ha anticipato qualcosa sulla formazione di domani

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Bologna, Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)
Vincenzo Italiano (© Damiano Fiorentini)

Siamo alla vigilia di Bologna-Monza, ventunesima giornata di campionato. Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa sul match di domani contro i brianzoli.

Bologna-Monza, la conferenza stampa di Vincenzo Italiano

A San Siro è come se fosse stata una vittoria. Contro il Monza è un pericolo ricordarsi della prestazione di mercoledì?

«Dobbiamo sfruttare questi momenti positivi, con le prestazioni che continuiamo a fare. Tutti sono dentro, si fanno trovare pronti. Noi dobbiamo valutare tutto ciò che non ci permette di vincere, ad esempio gli errori sui gol subiti. Ci alleniamo poco, giochiamo tanto. Dobbiamo prendere spunto e battagliare in partita.

In alcune partite vediamo meccanismi perfetti e in altre sviste ed errori sotto porta. Siamo passati dall’essere una squadra che non subiva gol ad un’altra che ne prende troppi. È importante essere se stessi, soprattutto allenandosi poco, e fare una buona prestazione individuale e collettiva. Giocare in casa è una cosa che dobbiamo sfruttare. Se avessimo commesso meno errori in casa avremmo potuto raggiungere qualcosa in più».

Ci racconta della difesa a cinque nel finale contro l’Inter?

«L’avevo già proposta. Quando ci sono certe avvisaglie… Giusto aggiungere un difensore. Negli ultimi minuti, con l’Inter che spinge, ci può stare. A fine partita serve pensare alla sostanza, non ci sono più regole, come abbiamo fatto a Milano».

Pausa Nazionali Bologna, niente Croazia per Martin Erlić (© Damiano Fiorentini)

Martin Erlić (© Damiano Fiorentini)

Come stanno gli acciaccati? Qual’è la condizione della squadra e di El Azzouzi e Cambiaghi?

«L’unica cosa che temo in queste partite ravvicinate è il recupero delle forze. Parlando anche con lo staff e i preparatori abbiamo compiuto uno sforzo disumano mercoledì. Giocare sabato alle 15 è difficoltoso. Il mio pensiero e di tutti è il recupero delle energie è mettere in campo giocatori che possano dare il 100%. Cambiaghi ed El Azzouzi stanno intensficando il loro recupero. Abbiamo iniziato a usarli nelle partitelle. Sono in ritardo e continueremo per alcune settimane in questo modo».

Lucumi come sta? Domani pensa di alternare Skorupski con Ravaglia?

«Jhon è un giocatore di grandissimo livello sotto l’aspetto delle gestione del pallone e nelle letture. Poi nessuno è perfetto. Lucumì deve mantenere la concentrazione per tutta la partita, non pensando che le partite siano in ghiaccio prima del fischio finale. Lui e Sam si stanno comportando bene. Dobbiamo diminuire gli errori, a ogni minimo errore pigliano palla e tirano. Meno tirano gli avversari meno rischiamo di subire gol o situazioni pericolose. Penso che domani giocherà Ravaglia».

Federico "Chicco"Ravaglia (© Bologna FC 1909)

Federico “Chicco” Ravaglia (© Bologna FC 1909)

Perdere punti nel finale è il prezzo da pagare del calcio di Italiano? 

«Sono cose che fanno parte di una partita di calcio. Ho guardato le statistiche delle rimonte che ho subito e quelle che ho completato, si equivalgono. Fossimo andati sul doppio vantaggio con la Roma avremmo evitato la rimonta. Contro il Lecce invece, nel finale abbiamo scardinato la loro difesa che si era ben comportata fino a quel momento. Sono situazioni che si ripetono in ogni partita. Per fare degli esempi, l’Inter in Supercoppa ha subito goal nel recupero. Quando giochi con squadre che non riesci a mettere sotto del tutto può succedere la qualsiasi.

In avanti tutti hanno qualità, se le partite rimangono vive devi stare molto attento. Queste situazioni fanno parte del cammino di una squadra. Parlando di me ne ho rimontate 18 e perse 19, o viceversa., siamo lì Negli ultimi quattro minuti con l’Inter siamo stati bravi e abbiamo portato via il pareggio meritatissimo. Con la Roma invece eravamo troppo vicini alla nostra area, troppi pericoli e se concedi la Roma ti fa goal.

Se hai la possibilità di chiudere le partite è meglio. Se puoi andare sul doppio vantaggio o stroncare la reazione dell’avversario, quella secondo me è una crescita. La crescita di una squadra che vuole portare a termine la partita senza pericoli nei minuti finali».

Cosa dice del movimento di Odgaard all’indietro sul pareggio dell’Inter?

«Quello che dico ai centrocampisti offensivi è che spesso si abbassano troppo a ricevere palla. A volte non dovrebbero farlo, perchè abbiamo già quattro difensori e due centrocampisti. Dalla panchina la mia sensazione è che fosse fallo. È vero che Bastoni prende la palla, ma osservando la dinamica sono convinto che se l’arbitro avesse visto sarebbe potuto intervenire.

Però in quei casi i trequartisti possono non abbassarsi. Non dovevamo commettere l’errore delle palle perse: è un dato che non mi piace, ne perdiamo troppe nella metà campo avversaria.

Detto questo, ho parlato con i trequartisti che ogni tanto devono farsi gli affari loro dentro la nostra metà campo. Quando hanno spazio alle spalle devono smarcarsi per darci una mano a far goal. Poi chiaramente non bisogna scoprire la palla, dare l’opportunità a Bastoni di sporcarla. Lì non bisogna perderla, perchè l’Inter parte in transizione e dopo è complicato. Questo è quello che ho detto ai ragazzi. Non dovevamo commettere quell’errore, lo avevamo detto».

Ha inasprito le pene per le espulsioni?

«Mi sono arrabbiato tantissimo, tra virgolette… Ormai deve essere un principio per ognuno di noi. Sto guardando anche un po’ di statistiche: dicono che in dieci non si riesce a fare meglio del pareggio e in quel caso è una manna dal cielo. La condotta errata di uno o due fa piangere un intero popolo, perchè si perdono le partite. Quello più inasprito sono io, al momento ci fermiamo a quello. Poi vedremo».

Tommaso Pobega (© Damiano Fiorentini)

Tommaso Pobega (© Damiano Fiorentini)

Il Bologna in campionato non ha mai vinto in casa con il Monza. Ha preparato diversamente la partita, visto che c’è Bocchetti e non Nesta? Che differenze ci sono?

«Ci siamo concentrati sul Monza di Bocchetti, che ha cambiato qualcosa. Abbiamo introdotto la partita con tutto il blocco squadra. Hanno un sistema di gioco un po’ diverso, sono un po’ più aggressivi, lo richiede la loro classifica. Non hanno abbandonato l’idea di ottenere l’obiettivo. Nella loro rosa hanno giocatori esperti con tanti campionati alle spalle.

Arrivano con entusiasmo e dobbiamo cercare di fare bene. È una squadra temibile. Il Maldini che ho visto nell’ultimo periodo, Caprari… Hanno qualche infortunato di troppo ma rimangono una squadra pericolosa. Vanno affrontati con attenzione».

Le è piaciuto Orsolini a San Siro?

«Sì, Orso mi è piaciuto, ha fatto anche assist. Rientra da un periodo di inattività, i problemi muscolari danno noia e rallentano. Prima era in uno stato di grazia incredibile, a ogni tiro faceva goal. Aveva appena segnato con il Monza in Coppa Italia, poi si è fatto male. Deve lavorare per tornare a essere quello di quel periodo. È necessario che limiti gli errori e cercare anche l’assist oltre che il tiro. Deve trovare la gioia di far gioire anche i compagni. L’ho visto cresciuto rispetto a Torino e contro la Roma. Sono convinto che tornerà l’Orso di prima».

La prima vittoria è stata con il Monza all’andata. Quanto è cambiato il Bologna da allora?

«Al di là degli aspetti tattici, cambiato l’approccio anche dei ragazzi. Ci siamo conosciuti per cinque mesi, io mi fido delle loro qualità, loro hanno capito che io e lo staff tutto vogliamo fuorchè il male loro e del Bologna. Quando prepariamo le partite c’è la massima attenzione, quando facciamo le sessioni video hanno gli occhi ben aperti. Non avendo tanti allenamenti è anche quello un allenamento. Questo è ciò che è cambiato».

Sul mercato i pilastri non sono cedibili?

«Dai, io non voglio entrare in questo discorso. Abbiamo detto “migliorabile”, mi fermo a quell’aggettivo. Sono andati via due ragazzi che meritavano più spazio. Siamo vigili da qui a fine mercato. È chiaro che non si possa pensare ad un Bologna peggiorato. L’intento è crescere e migliorare, anche nel girone di ritorno».

Dan Ndoye esulta per la doppietta Bologna-Venezia al Dall'Ara (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye contro il Venezia (©Bologna FC 1909)

È un allenatore felice?

«Sì, lo sono. Della società, dei giocatori e di tutto quello che ho attorno. Lo dico con onestà, mi piace il clima che c’è allo stadio. Mi piace quando andiamo a vincere dei duelli, quando la nostra pressione porta frutti, quando gestiamo la palla…mi piace. Vorrei sempre tutto così, è bellissimo e lo percepiscono anche i ragazzi. Mi auguro che questa sintonia non finisca mai.

Sono felicissimo di tutto quello che stiamo attraversando, non vedo motivi per mettere in pericolo ciò che stiamo costruendo. Questo lo percepivo da avversario, anche con il caro Sinisa e con Thiago. Dobbiamo tutelare l’atmosfera che c’è allo stadio. Deve contraddistinguere il nostro cammino».

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1 Commento

1 Commento

  1. Andrea

    17 Gennaio 2025 at 16:51

    Grande Vince!!! Anche tu sette giorni su sette con la maglia del Bologna!!! Bologna è una regola!!!

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