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Bologna, Patrick Zaki ospite rossoblù a Casteldebole

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È stata una giornata molto particolare oggi per il Bologna al Centro Tecnico Nicolò Galli di Castelbole. Verso le ore 11, in compagnia della prof.ssa Rita Monticelli, dell’assessora allo Sport del Comune di Bologna Roberta Li Calzi e la compagna Reny, è arrivato Patrick Zaki. Una giornata a tinte rossoblù per lo studente dell’Università di Bologna, recentemente “liberato”, dopo tre anni da incubo passati a combattere i farraginosi meccanismi della giustizia egiziana.

ZAKI A CASTELDEBOLE

Giornata piena di emozioni per Patrick che ha avuto l’onore e il piacere, dopo la serata a lui dedicata ieri in Piazza Maggiore, di essere invitato a Casteldebole. Per lui prima l’incontro con l’AD Fenucci, col quale già ieri si era trovato sul palco in Piazza, il responsabile della comunicazione Carlo Caliceti e il direttore marketing Christopher Winterling. Dopo le foto di rito, Zaki ha visitato l’intera struttura e gli spazi in cui vive l’anima del Bologna FC. Poi è giunto anche il momento dei saluti coi beniamini. Post allenamento la squadra e mister Thiago Motta hanno salutato Patrick e ha scambiato qualche chiacchiera con lui.

LA PASSIONE PER IL CALCIO E IL SOSTEGNO DI BOLOGNA

Poi, ai canali della società rossoblù, ecco qualche dichiarazione. La passione per il calcio è quel che ha spinto Zaki a seguire il Bologna da quando si è trasferito in Emilia. Nel 2019, racconta Patrick, che andava sempre al Dall’Ara per vedere le partite dei rossoblù. Una tradizione spezzata dalla prigionia in Egitto, ma anche dal covid, che a inizio del 2020 ha fermato il calcio e svuotato gli stadi. Oggi Patrick ha coronato un sogno: «Sono molto emozionato. Per me è un sogno che si avvera. Sognavo di poter salutare i calciatori e ora sono sono durante la preparazione a salutare tutta la squadra». Zaki, d’altronde, è un appassionato di calcio oltre che tifoso del Bologna: «Seguivo tutte le partite quando ero in carcere. Ora spero di poter tornare allo stadio a partire dalla partita contro il Milan». 

Patrick, d’altronde, ha sempre avuto grande sostegno da tutto il Dall’Ara durante gli anni della detenzione e del processo:  «Spero che il 21, in occasione della partita col Milan potrò ringraziare le persone di Bologna e tutti coloro che mi hanno mostrato vicinanza. Mi è stato detto che è apparso un banner con scritto ‘Giustizia per Zaki’: gesti che mi hanno permesso di resistere. Bologna ha mostrato una grande solidarietà». 

SCHERZI E SUGGERIMENTI

C’è spazio anche per qualche sorriso e qualche scherzo, in una giornata all’insegna della pura felicità. Parlando dell’incontro con Arnautovic, Zaki ha scherzato anche sul numero della maglia, 10, regalatagli dal Bologna e sul nuovo numero del centravanti rossoblù: «Ho cercato di nascondergli la maglia con il suo stesso numero, non volevo che si arrabbiasse – ha scherzato Zaki – Sono stato contento di incontrarlo».

Infine, c’è stato spazio anche per qualche suggerimento a Giovanni Sartori sul calciomercato: «So che in passato il Bologna è stato accostato anche a Ramadan Sobhi (talentuoso calciatore egiziano, ndr). Se dovessi suggerire qualcuno oggi direi Ibrahim Adel (esterno offensivo del Pyrimids, club egiziano, ndr), diventerà più forte di Salah». 

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