Bologna FC
Orsolini: «Avremo davanti una stagione difficile ma sognare non costa nulla»
Questo pomeriggio Orso ha parlato dalla sala stampa del campo sportivo di Valles, sede del ritiro estivo del Bologna
La seduta di allenamento pomeridiana del Bologna, impegnato fino al 26 luglio nel ritiro estivo di Valles, si apre con la conferenza stampa di Riccardo Orsolini. Ecco alcune dichiarazioni rilasciate dall’attaccante rossoblù, il quale ha parlato ai giornalisti presenti a Rio Pusteria.
Riccardo Orsolini in conferenza stampa: «La stagione sarà difficile ma potremo ancora toglierci qualche soddisfazione. Beukema? Ognuno fa le proprie scelte, gli auguro il meglio»
La stagione scorsa ti ha lanciato nel firmamento del Bologna e di questa città.
«L’anno scorso è stato incredibile sotto tutti i punti di vista, sia a livello di squadra che personale. Abbiamo riportato una coppa a Bologna che mancava da tantissimo tempo. Personalmente ho fatto 17 gol, è stata la mia stagione migliore finora: sono numeri importanti che all’inizio dell’anno non mi sarei aspettato di raggiungere. Sono molto contento perché sono riuscito anche a riconquistare la convocazione in Nazionale. In generale penso che possa essere un trampolino di lancio per arrivare a fare qualcosa di importante. Sia la società che i miei compagni sono consapevoli che possiamo fare bene».
Ti ritieni una bandiera di questa squadra?
«Oggi il calcio è sempre meno affezionato ai colori che si indossano: ognuno fa le proprie scelte, ognuno vuole il meglio per la propria carriera. Sono scelte personali dettate da tante situazioni quindi è difficile giudicare. Dal mio punto di vista sono molto contento del percorso che sto facendo qui e spero di continuare a fare bene con questi colori. Beukema? Auguro a Sam il meglio, è un bravissimo ragazzo e ci rivedremo sicuramente sui campi».
Cosa ti aspetti dai nuovi compagni Immobile e Bernardeschi?
«Sono molto contento dell’arrivo di Ciro perché ritrovo un vecchio compagno di Nazionale: è un ragazzo fantastico e una persona squisita, io avevo già a avuto la fortuna di incontrarlo a Coverciano. Sia lui che Federico sono due giocatori d’esperienza che potranno darci una grande mano. Sono sicuro che ci aiuteranno molto, i loro gol ci serviranno».
Pensi di aver fatto uno step in più con Vincenzo Italiano?
«Con il mister c’è stato subito feeling fin dal ritiro dello scorso anno. Mi ha fatto sentire importante, mi ha dato la fiducia che meritavo e mi ha dato consigli che mi sono tornati molto utili (come essere determinato in alcune giocate e dialogare di più con l’attaccante centrale). Insomma, tante piccole cose che mi hanno permesso di fare bene. Prima di conoscerlo avevo sentito solo cose positive su di lui quindi sono stato molto contento quando è arrivato. Spero di fare un passo in più ogni anno».
Italiano e Orsolini durante la festa cittadina per la Coppa Italia (© Bologna FC 1909)
E la fascia di capitano?
«La fascia di capitano è solo un pezzo di stoffa. Secondo me essere leader è essere altro: significa trascinare i tuoi compagni nei momenti di difficoltà, significa metterci la faccia e prenderti delle colpe, aiutare i più giovani a crescere e molto altro. Fa tutto parte di un percorso di crescita, poi è chiaro che a livello di immagine essere capitano del Bologna è sicuramente una bella cosa. In ogni caso ciò dipenderà dal mister, so che siamo in diversi a meritarci tale ruolo. Io penso solo a giocare, è l’unica cosa che voglio».
Il tuo sogno per la stagione imminente?
«Sognare non costa nulla. Abbiamo di fronte una stagione fitta di impegni e dovremo sempre lavorare per farci trovare pronti, però punteremo a fare una buona annata e ad arrivare in fondo a più competizioni possibili. Vogliamo toglierci qualche altra soddisfazione».
Hai già avuto modo di sentire il nuovo ct azzurro Gattuso?
«Sì, ci siamo sentiti telefonicamente e abbiamo parlato della situazione. Sono felice che mi abbia chiamato».
E quella coccarda sulla nuova maglia?
«Per molti di noi è stato il primo trofeo. Vincere la Coppa Italia è stato straordinario, siamo entrati anche noi nel libro del Bologna e siamo molto onorati di questa cosa».
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