Bologna, serve una reazione in attacco

L’avvio di stagione del Bologna non è sicuramente tra i più entusiasmanti degli ultimi anni. 1 gol fatto e 2 subiti in 3 partite, che confermano le difficoltà dei rossoblù in questo avvio di stagione. Italiano è alle prese soprattutto con i problemi difensivi, cercando di rigenerare un reparto solido e che subisca pochi gol. Ma non solo. Un altro problema evidente riguarda la fase offensiva. Questo è stato il peggior risultato dalla stagione 2018/19, quando i rossoblù chiusero le prime tre giornate di campionato senza toccare la casella dei gol fatti. Il tecnico ex-Fiorentina è chiamato a dare una scossa alla squadra, partendo dai due attaccanti a disposizione: Castro e Dallinga.

Confronto

Le difficoltà in fase realizzativa dei rossoblù non sono passati inosservati al suo allenatore. Fino ad oggi, l’unica gioia l’ha regalata il solito Riccardo Orsolini, con il suo sigillo nella sfida casalinga al Como di Fabregas. Contro Roma e Milan, invece, la squadra è rimasta a secco. Già nel 2024/25, Italiano riscontrò alcune difficoltà in fase realizzativa, durante l’avvio di stagione: contro Udinese, Napoli e Empoli 2 gol fatti e 5 subiti, per un totale di 2 punti conquistati e 18esimo posto in classifica (a sua difesa, era la prima stagione su questa panchina).

L’esultanza di Orsolini con i compagni contro il Como (© Damiano Fiorentini)

Andando ancora più indietro, nella stagione precedente (quella della qualificazione in Champions League), Thiago Motta riuscì a riscattare subito la sconfitta alla prima giornata contro il Milan (0-2) pareggiando in casa della Juventus 1-1 e superando il Cagliari 2-1. Ma anche il tecnico portoghese non ha avuto un avvio semplice sulla panchina del Bologna: nel 2022/23, 2 gol fatti e 5 subiti nei primi tre impegni di Serie A contro – in ordine cronologico – Lazio, Verona e Milan. Ma la miglior partenza dell’ultimo quinquennio è stata registrata nel 2021/22, sotto la guida di Siniša Mihajlović: 4 reti segnate e 2 gol subiti, entrambi nella stessa gara, per poi realizzare 2 clean-sheet consecutivi. Gli avversari (Salernitana, Atalanta e Verona) – sulla carta – erano meno impegnativi di quelli affrontati da questo Bologna, ma l’atteggiamento rimane sbagliato.

Bologna, serve un cambio di rotta da parte dell’attacco

Italiano è stato privato praticamente subito di Ciro Immobile e non potrà disporne fino a gennaio, almeno. A Roma, Castro è subentrato al posto dell’ex-Lazio, cercando di sporcare il fraseggio tra il terzetto di difesa e i due mediani. Italiano ha affidato le chiavi dell’attacco all’argentino, più avanti di condizione rispetto a Dallinga, ma i risultati non sono stati quelli sperati.

Santiago Castro in Roma-Bologna (© Bologna FC 1909)

Contro i giallorossi è andato vicino al gol, ma la traversa ha spento le speranze dell’attaccante rossoblù. Contro il Como ha fornito l’assist per il gol di Orsolini (deciso a ripetere i numeri dell’anno scorso), mentre a San Siro non è mai riuscito a rendersi pericoloso. Il fatto che il dato dei gol sia ancora fermo a 0, fa sicuramente preoccupare la tifoseria.

La mancanza di lucidità dei due attaccanti nel breve termine sta pesando molto sulla classifica, ma la Serie A è ancora lunga. Il Bologna, anche l’anno scorso con lo stesso Italiano, ha dimostrato un’ottima capacità di ripresa, lottando fino all’ultimo per un posto nelle competizioni europee. Fare pronostici per quest’anno rimane ancora difficile, ma per puntare ai primi posti è necessaria una ripresa prima di tutto da parte degli attaccanti (in attesa di Immobile).

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